CRONACA

Zagare, torna il sereno: paga Schilardi

Arriva l’annunciata anticipazione di parte del canone annuo per scongiurare il contenzioso con i titolari dell’immobile adibito ad edificio scolastico

Lo avevamo anticipato il mese scorso. Il Commissario Schilardi mantiene la parola e liquida al Comune di Casamicciola la metà del canone annuo concordato coi titolari dell’edificio “Le Zagare” che ospita parte delle classi dell’istituto scolastico Ibsen. Come si ricorderà, era diventata concreta la minaccia di una azione giudiziale da parte della società che detiene l’immobile: il Comune di Casamicciola aveva ricevuto verso la fine di ottobre una diffida per il pagamento della prima annualità pari a 77mila euro. Di qui la richiesta al Commissario per fornire almeno un acconto, pari a 38.500 euro, per scongiurare tale eventualità.

Schilardi si è attivato per soddisfare tale richiesta, anche in considerazione del paradossale ritardo da parte dell’Agenzia delle Entrate che da oltre un anno deve ancora rendere il parere di congruità sul canone concordato. Nell’estate del 2020 dopo una ricognizione eseguita dal Comune insieme alla Dirigenza dell’istituto scolastico Ibsen, il sindaco Castagna aveva trasmesso al Commissario una nota in cui veniva illustrata la necessità di reperire nuovi spazi per le attività didattiche. Dopo il varo di un apposito avviso pubblico da parte del Comune, erano stati ritenuti idonei allo scopo l’immobile di corso Luigi Manzi della ditta Polito, e l’immobile de Le Zagare. Raggiunta l’intesa col Commissario sul limite dei fondi a disposizione, era arrivato l’accordo coi titolari di quella che un tempo era nota come Casa della Vela. Subito dopo il Comune di Casamicciola aveva quindi provveduto a chiedere all’Agenza la “dichiarazione di congruità” del canone, ma da oltre quattordici mesi non è stato dato nessun seguito, né all’accordo con il Comune di Casamicciola né alla perizia documentale, poiché la stessa Agenzia delle Entrate aveva fatto presente la necessità di effettuare prima un cambio di destinazione d’uso degli immobili in questione: condizione che ovviamente non poteva essere condivisa né accettata dai proprietari, vista la provvisorietà della locazione, legata a una situazione d’emergenza in atto verificatasi a causa del sisma, temporaneità che non giustifica il cambio di destinazione d’uso degli immobili e i costi che ne deriverebbero. Di conseguenza, il commissario si era unito al Comune e alla Dirigenza dell’Ibsen per chiedere al Governo di intervenire nei confronti dell’Agenzia delle Entrate a livello centrale, che tuttavia non ha ancora reso il sospirato parere. Intanto, la liquidazione di metà dell’importo da parte del Commissario a vantaggio del Comune, che girerà la cifra ai titolari, consentirà di evitare un dannoso contenzioso per l’ente del Capricho.

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