Workcamp 2018, a Ischia la vacanza bella e utile in difesa dell’ambiente
Gianluca Castagna| Forio – Arrivano dalla Tunisia, dalla Germania, dall’Austria e da Bologna. Hanno dai 18 ai 65 anni. Sono i nuovi volontari della IV edizione del Workcamp dedicato alla riqualificazione del paesaggio e dell’ambiente; organizzato, ormai due volte all’anno, dalla sottosezione di Ischia e Procida del CAI, il Club Alpino Italiano, insieme all’IBO, l’associazione mondiale di volontariato che da anni contribuisce, coi suoi campi di lavoro, alla manutenzione dei sentieri, alla pulizia dei tracciati, a piccole opere di ingegneria naturalista e al rifacimento di muri a secco, le ben note ‘parracine’.
Un aiuto nel recupero dei luoghi di interesse naturale o culturale fin troppo trascurati in cambio di vitto e alloggio (all’Hotel Gattopardo di Forio), in una delle destinazioni turistiche comunque più ambite (malgrado qualche acciacco) dalla clientela internazionale. Ma un campo di lavoro come questo rappresenta anche un’esperienza di vita unica. Faticosa ma intensa, da cui si torna ricchi di nuovi amici, nuove emozioni e una maggiore consapevolezza sui temi ambientali e sociali.
Alla vigilia della 6° edizione di “Andar per sentieri” (25-30 aprile), dedicata soprattutto a chi predilige le escursioni nella natura, diventano indispensabili la ricognizione e gli interventi più urgenti di messa in sicurezza: per renderli infatti pienamente fruibili, è necessaria un’attività di manutenzione e ripulitura, oltre alla sistemazione di qualche staccionata assai malandata. Da lunedì al venerdì, cinque giorni in cui Tomaso, Michael, Eva Marie e Sahar, guidati dalle guide e volontari CAI si sono rimboccati le maniche e hanno dato un contributo concreto alla rinascita di territori bellissimi e sentieri unici, non solo perché dimora di specie animali e flora da custodire, ma anche perché custodi di piccole economie locali che si basano sul turismo ecosostenibile, sull’agricoltura e sulle nostre produzioni enogastronomiche di eccellenza.
Un esempio di sinergia positiva che bisognerebbe incrementare, malgrado il rischio che diventi un alibi per il disinteressamento delle nostre sei amministrazioni verso aree dove una manutenzione più strutturata richiede tempo e risorse maggiori. Grazie all’esperienza del Workcamp da un lato si favorisce la riqualificazione di aree boschiveche hanno bisogno di essere riqualificate, valorizzate e vissute; dall’altro si consente di far conoscere ai volontari provenienti da tutta Italia, come all’ospite straniero, straniero una realtà locale poco nota, magari esclusa dalle proposte turistiche prevalenti, ma oggi in forte crescita ed espansione.
«E’ stato grazie a mia madre che ho conosciuto l’esperienza dei campi di lavoro in ambito naturalistico», ci racconta Tomaso Vendemmiati da Bologna, appena diciottenne e il più giovane del gruppo. «E’ lei che mi ha iscritto al mio primo workcamp tre anni fa e da lì non ho più smesso. Conoscevo Ischia di nome, ma non c’ero mai stato: abbiamo ricostruito una staccionata, pulito sentieri invasi dalle erbacce, insomma un’esperienza anche faticosa ma ripagata da panorami fantastici come quelli che si possono ammirare dal bosco dei Frassitelli, l’area dove si è concentrata la maggior parte del nostro intervento. Se è un’esperienza da consigliare? Certo, soprattutto ai miei coetanei: si impara a socializzare ed è un’esperienza che, pur se breve, comunque ti segna la vita».
Sarah Bouslama viene invece dalla Tunisia, pur avendo studiato a lungo in Germania. «Ischia è un’isola meravigliosa, deve essere bello vivere qui e avere la possibilità di godere di due espetti completamente diversi di questo territorio, la dimensione montana e quella più legata al mare, alle spiagge, alle immersioni L’esperienza di campo? Faticosa il primo giorno, poi ci si abitua. E’ stato il mio primo workcamp, sono contenta di averlo fatto».
E se per Michael Zotz , 65 anni dalla Germania, «partecipare ad un workcamp in difesa della natura e dell’ambiente è un modo per misurarsi con se stessi e con altri volontari molto più giovani di me», per l’austriaca Eva Marie Shauer, da Salisburgo, «è stata una esperienza bellissima, abbiamo lavorato intensamente, ci siamo confrontati con culture e realtà diverse dalle nostre imparando molto. Questo è il mio secondo campo che faccio con IBO, il primo dieci anni fa e tanto tempo ho deciso di rifarlo ancora. Conoscevo Ischia, sono stata qui 17 anni fa e direi che oggi ho scoperto una maggiore attenzione alla natura e all’ambiente. C’è maggiore sensibilità. Consiglierei di visitare l’isola, con le sue acque termali stupefacenti, l’ottimo cibo e la guida spericolata degli automobilisti, forse i più bravi al mondo, proprio in questo periodo. Non fa troppo caldo, né freddo. E’ la stagione ideale anche per conoscere la natura e i paesaggi ischitani».
Appuntamento al prossimo ottobre, per un nuovo campo di lavoro con altri volontari, e l’isola come laboratorio di accoglienza e di integrazione, in chiave turistica, culturale e ambientalista. Una terra che, malgrado tutto, è ancora in grado di sperimentare azioni emblematiche fondate sul volontariato e dirette alla crescita ecosostenibile del territorio.
Alexandra Mattera, vice reggente Cai Ischia «Necessario un tavolo di concertazione tra i sindaci»
«Le sentieristica dell’isola d’Ischia compete a tutte le amministrazioni, poiché questi antichi e bellissimi percorsi naturalistici attraversano il territorio isolano interessando tutti i Comuni. Con i Workcamp e l’attività di tante associazioni che si occupano dell’ordinaria manutenzione, riusciamo a malapena a rendere fruibili i sentieri meno degradati. Altri, invece, non sono sufficientemente sicuri per cui resteranno fuori dalla prossima edizione di “Andar per sentieri”. L’intervento dei sei sindaci è, a questo punto, indifferibile. E’ ora di sedersi a un tavolo e progettare interventi che restituiscano ai residenti e agli ospiti una delle nostre più grandi ricchezze naturalistiche».
A dirlo è Alexandra Mattera, nuova vice reggente della sottosezione Cai dell’Isola Ischia. L’associazione ha di recente cambiato il direttivo. Nuovo Reggente è Giovannangelo De Angelis, i nuovi consiglieri sono Francesco Mattera (reggente uscente), Vito Forni, Denis Trani, Rosa Zavota.