CULTURA & SOCIETA'

“Vivara Experience”, la Riserva si racconta con IgersItalia

Tour guidato con focus ambientale organizzato insieme alle community più importanti del social per immagini: così l’isolotto si racconta agli occhi e agli obiettivi dei fotografi alla vigilia di una lunga estate di visite

Riflettori sulla fauna e sulla flora dell’isolotto, con un focus sulla sua geologia complessa. E, soprattutto, occhi ed obiettivi puntati sulla bellezza della Riserva Naturale di Stato Isola di Vivara, che ha aperto le sue porte a un nucleo selezionato di utenti Instagram per la prima edizione di “Vivara Experience”, la visita guidata ambientale organizzata insieme alle community di IgersItalia, IgersCampania, IgersNapoli e IgersProcida.

Una iniziativa volta a favorire l’opera di valorizzazione dell’isola, che custodisce preziose tracce di insediamenti riferibili all’età del Bronzo, quando era crocevia strategico nei traffici marittimi dalla Grecia di età micenea all’Occidente, ed è uno dei più straordinari hotspot di biodiversità per l’avifauna migratrice e numerose specie botaniche: con la sua riapertura, disposta lo scorso anno dal Comitato di Gestione della Riserva Naturale Statale Isola di Vivara, in piena armonia con la famiglia Diana, proprietaria dell’isolotto, si moltiplicano i progetti di fruizione, studio e tutela di un’area unica nel Mediterraneo.
Nel corso della visita, gli igers hanno apprezzato il racconto di Michele Scotto Di Cesare, coordinatore delle guide certificate, e restituito attraverso i loro scatti fotografici e le loro stories l’eterogenea bellezza del luogo, accompagnati dai rappresentanti della famiglia Diana, che hanno sottolineato: “E’ stata una giornata importante e piacevole, eventi di questo genere saranno sempre più frequenti e aiuteranno a divulgare le meraviglie di Vivara”.
La Riserva è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, ai percorsi di visita ambientale organizzati (alle 9.00 e alle 17.00), previa prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale (www.vivarariservanaturalestatale.it), con turni di un massimo di 25 persone per volta, una soluzione volta a preservare gli equilibri degli ecosistemi.  (FOTO ANTONELLO DE ROSA-PIETRO CONTALDO)

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