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“Viva il mare” la festa di fine estate per ripulire i fondali di Sant’Angelo

Serrara Fontana – Si è svolta domenica scorsa a Sant’Angelo la festa di fine estate “Viva il mare” e ha visto, anche quest’anno, appassionati di snorkeling, mare e isola d’Ischia impegnati, insieme, nella pulizia dei fondali del borgo di pescatori più amato dell’isola.  La manifestazione, organizzata dalle Associazioni Nemo e Amici di Sant’Angelo, ha visto anche un momento dedicato alla gastronomia con la festa della Lampuca, prodotto ittico locale che inizia a essere valorizzato sempre più dal punto di vista culinario. I volontari si sono radunati alle 10:00 presso la spiaggia Chiaia di Rose all’indomani di una delle feste più sentite dell’isola, la festa di San Michele Arcangelo. Ciascuno con muta da sub, pinne, maschera e boccaglio ha iniziato a ripulire una parte del fondale restituendolo alla natura più pulito che mai. «Ci dedichiamo alla pulizia dei fondali, soprattutto dopo le feste patronali. Mentre a terra ci si affretta a rimuovere il frutto della nostra incuria e inciviltà, a mare, come un tappeto dove la polvere può accumularsi, quasi mai si pensa alla rimozione dei rifiuti». Così scrivono sul proprio profilo Facebook i responsabili dell’Associazione Nemo; a corredo alcune fotografie davvero significative della giornata di pulizia. In poco più di un’ora, i 15 volontari hanno rimosso circa 5 kg di plastica e altrettanti di alluminio utilizzato per i fuochi pirotecnici della Festa di San Michele. É dal 2008 che all’aspetto conviviale della festa è stata aggiunta quest’importantissima iniziativa che lancia un messaggio di sensibilizzazione riguardo al concetto di tutela ambientale. «Il mare è tutto per un’isola, – scrivono ancora – per questo a fine stagione siamo orgogliosi di partecipare a “Viva il Mare”, evento si sensibilizzazione alla sostenibilità, ma soprattutto evento di ringraziamento che gli operatori del borgo di Sant’Angelo rivolgono al “loro” mare per tutto quanto esso offre». Tra loro anche Elena, allieva di sei anni, che già cosi piccola ha dimostrato una sensibilità nei confronti della natura che gli adulti non sempre hanno. «Il nostro grazie quest’anno va alla piccola Elena: siamo orgogliosi di te».

 

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