Violenza sessuale su minore, in Tribunale il racconto delle indagini
Nell’udienza di ieri mattina uno dei militari dell’Arma dei Carabinieri ha illustrato l’attività investigativa che portò all’arresto dei due imputati casamicciolesi, accusati del reato nei confronti di un minorenne ischitano
Nuova udienza ieri nell’ambito del processo ai due casamicciolesi, un 53enne e un 38enne, accusati violenza sessuale ai danni di un minore di quattordici anni. Davanti ai giudici della nona sezione penale, collegio A, è stato chiamato a deporre il luogotenente dei Carabinieri Sergio De Luca, che ha ripercorso le varie attività di indagine che portarono all’arresto dei due imputati, a partire da quando fu raccolta la querela, fino all’individuazione degli indagati tramite un fascicolo fotografico sottoposto alla persona offesa. Il militare ha illustrato i dettagli delle ispezioni e dei sopralluoghi eseguiti nella pineta dove sarebbe avvenuto l’incontro col minore, effettuando sul posto rilievi fotografici. Tutte attività prodromiche a quella di intercettazione delle parti coinvolte. Stavolta non ci si è addentrati nel contenuto delle intercettazioni, che è già nelle mani del collegio giudicante. Sostanzialmente è stato confermato e precisato il quadro che in una precedente udienza aveva delineato un altro militare, anch’egli parte attiva nell’attività investigativa.
Dopo la conclusione della testimonianza, il collegio ha fissato la prossima udienza all’11 giugno, quando dovranno essere ascoltati i testi indicati dalla difesa del 38enne imputato assistito dall’avvocato Castaldi. Per quanto riguarda l’altro imputato, la difesa sembra ritenere ormai piuttosto ben delineato il quadro, e dunque ha rinunciato all’ascolto di altri testimoni oltre quelli già sentiti. Non c’è ancora la certezza, ma sembra che il Tribunale voglia arrivare alla sentenza entro il prossimo mese di luglio.
A giugno saranno ascoltati i testi indicati dalla difesa di uno dei due imputati. Il verdetto del collegio A della Nona sezione potrebbe arrivare entro luglio
Le accuse nei confronti dei due imputati sono di prostituzione minorile e atti sessuali con minorenne in concorso, commessi nei confronti di un minore di 14 anni originario di Ischia. I fatti in questione risalgono alla parte finale del 2019 e culminarono nell’emissione di due provvedimenti restrittivi dopo un’attività d’indagine abbastanza celere, condotta dal Nucleo operativo e radiomobile della compagnia Carabinieri di Ischia e coordinata dalla IV sezione fasce deboli della Procura della Repubblica di Napoli, che permise di ricostruire l’intera vicenda. Le indagini si avvalsero di intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni, sequestri e consulenze tecniche.
Gli incontri sarebbero sovente avvenuti nella Pineta degli Atleti a Ischia, dove i due imputati secondo l’accusa si sarebbero appartati col minorenne, al quale venivano elargite piccole somme di denaro. L’attività investigativa scattò in seguito alla denuncia della madre della vittima, proprio a dicembre. La donna aveva intuito che c’era qualcosa che non andava nei comportamenti del figlio: le anomalie l’avevano poi spinta a controllare il contenuto dello smartphone del ragazzo. Alcuni messaggi confermarono i timori della madre. Durante le indagini si giunse anche ad eseguire alcune perquisizioni a carico dei due indagati, operazioni che portarono al sequestro dei loro cellulari. Tali sequestri, con l’ausilio di consulenze tecniche, fornirono ai militari ulteriori elementi di prova. In particolare, nello smartphone del 38enne, fu rinvenuto un ingente quantitativo di materiale pedopornografico, che è possibile quantificare in circa trenta video e ben seicento immagini, molte delle quali inviate dalla stessa vittima. Tale ritrovamento fece scattare inesorabilmente a carico del 38enne anche l’accusa di pornografia minorile e di detenzione di materiale pedopornografico. A quanto si apprese all’epoca dei fatti, il minorenne conosceva anche i familiari di quest’ultimo. Dunque, prima della pausa estiva potrebbe arrivare il verdetto.