Violenza sessuale su 14enne, è l’ora del Riesame
La difesa ha inoltrato l’istanza al Tribunale “della Libertà” contro la misura cautelare dei domiciliari per il 34enne isolano indagato
Si svolgerà a metà settimana l’udienza di discussione dinanzi al Riesame del ricorso inoltrato dal 34enne isolano accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di una minorenne, attualmente ristretto agli arresti domiciliari. Assistito dall’avvocato Michelangelo Morgera, l’indagato nei giorni scorsi era stato ascoltato dal Gip Luana Romano, senza avvalersi della facoltà di non rispondere, preferendo invece dare la propria versione dei fatti in relazione alle accuse, negando con decisione ogni addebito, e rispondendo a tutte le domande poste dal Gip, rigettando le accuse in relazione agli episodi che lo vedono indagato per i reati previsti dagli articoli 609 bis e 609 ter c. 1 n.1 e c. 2. Al termine dell’interrogatorio la difesa aveva chiesto la revoca della misura cautelare, o in subordine la sua sostituzione con altra meno gravosa. Il Gip si era riservata la decisione, inviando gli atti al pubblico ministero per il relativo parere.
Le possibilità di una mitigazione della misura sono legate anche alla natura degli atti contestati: da oltre vent’anni gli atti di libidine violenta sono stati legislativamente sussunti nella fattispecie del reato di violenza sessuale, pur se essi non si concretavano nella forma dello stupro. I quattro episodi di violenza sessuale contestati all’indagato sono collocati in un arco di tempo di oltre due anni, tra l’agosto 2017 e il novembre 2019. La prima volta, un tentativo di bacio in strada fallì grazie al divincolarsi della ragazzina, che sarebbe stato oggetto di un ulteriore tentativo nell’ottobre scorso, in un supermercato. Le accuse culminano col presunto doppio episodio del novembre scorso, quando la minore sarebbe stata oggetto delle violente attenzioni dell’indagato dapprima in un ristorante, poi nella stessa abitazione dell’accusato dove si sarebbe verificata l’aggressione più grave, con palpeggiamenti e baci sulla bocca dopo averla bloccata. La misura cautelare era stata decisa dopo le indagini dei Carabinieri della Stazione di Casamicciola: dopo aver raccolto la denuncia sporta dal padre della presunta vittima, le indagini hanno consentito di raccogliere testimonianze, consulenze tecniche, ma anche immagini video tratte da sistemi di sorveglianza tramite telecamere.