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Violazioni fiscali, sequestro per 1 milione alla Citara Mare Terme

Il decreto è stato emesso al termine di un’attività d’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Ischia: la società gestisce Sorriso Thermae Resort e il ristorante Oasis. I legali rappresentanti ritenuti responsabili di aver sistematicamente omesso di versare le ritenute d’imposta sulle retribuzioni dei dipendenti nel 2017 e 2018

La notizia è rimbalzata nella prima mattinata di ieri e ben presto si è diffusa a macchia d’olio sull’intero territorio isolano. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo per circa un milione di euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Napoli, nei confronti di una società operante nel settore alberghiero e della ristorazione di Forio d’Ischia, la Citara Mare Terme che cura la gestione del Sorriso Thermae Resort e del ristorante Oasis. Le indagini sono state condotte dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Ischia, guidata dal tenente Antonio Giglio, che hanno accertato come negli anni la società abbia sistematicamente omesso di versare le ritenute d’imposta sulle retribuzioni dei dipendenti.

Di qui il danno quasi milionario che è stato riscontrato dagli investigatori che hanno così iniziato a raccogliere una serie di riscontri. Grazie agli approfondimenti effettuati è stato possibile individuare anche i gestori di fatto della società, i quali hanno continuato ad operare anche dopo il decesso del titolare legale dell’azienda ed è per questo motivo che il provvedimento di sequestro è stato esteso proprio nei confronti dei gestori di fatto della società. Le indagini si sono sviluppate, mediante acquisizioni documentali, audizioni di persone informate sui fatti ed analisi della documentazione contabile e hanno consentito di dimostrare che le decisioni sulla conduzione dell’azienda, e quindi anche quelle di omettere il versamento delle imposte, erano state assunte dai gestori di fatto della società che si schermavano dietro la figura del titolare legale, anziano poi deceduto. Il sistema, pertanto, oltre al danno erariale, di fatto rischiava di rendere vana l’azione di contrasto, sia sotto il versante penale sia sotto quello fiscale. Quello dei finanzieri, come è facilmente intuibile, è stato un lavoro lungo, minuzioso e certosino, che però ha consentito di raccogliere elementi indiziari significativi per fare in modo che si arrivasse al decreto di sequestro preventivo.

Contestualmente l’operazione d sequestro e perquisizione ha di fatto rappresentato l’informazione di garanzia anche per Aniello Impagliazzo ed Antonio Impagliazzo indagati per la cosiddetta violazione di legge sui reati tributari “perché in concorso tra loro nella qualità di gestori di fatto della società Citara Mare Terme srl, con sede legale in Forio, esercente l’attività di albergo, ristorante, stabilimento termale e trattamenti di bellezza, e con Impagliazzo Francesco, all’epoca legale rappresentante della società ed ormai deceduto, con più atti esecutivi del medesimo disegno criminoso non versavano entro i termini previsti per la presentazione della dichiarazione annuale del sostituto d’imposta modello 700, le ritenute d’imposta operate sulle retribuzioni e sui compensi corrisposti per lavoro dipendente, assimilato e lavoro autonomo per l’anno d’imposta 2016, per un ammontare di euro 431.928,27”. Analogo reato sarebbe stato perpetrato per l’anno d’imposta 2017 per un totale complessivo di euro 396.809,22. Gli indagati hanno nominato come difensore di fiducia l’avvocato Giuseppe Di Meglio, nel decreto si leggono anche le motivazioni che hanno portato a disporre una serie di perquisizione.

Il pubblico ministero scrive: “Rilevato che occorre acquisire elementi e documentazione cartacea e/o informatica sulle modalità con cui la società Citara Mare Terme srl ha formato e inoltrato le proprie dichiarazioni, acquisire la documentazione per ricostruire le modalità con cui sono state formate dette certificazioni e individuare chi le ha redatte, acquisire elementi e documentazioni attinenti alla effettiva attività svolta da Impagliazzo Francesco nel periodo in cui è risultato essere formalmente l’amministratore della Citara Mare Terme srl e quella svolta da Impagliazzo Antonio, Impagliazzo Aniello e Impagliazzo Concetta… ritenuto che pertanto occorre acquisire telefoni cellulari, appunti, somme di denaro e altri valori, documentazione cartacea o informatica, documentazione fiscale e bancaria attinenti ai suindicati profili nonché rinvenire ogni ulteriore elemento utile al prosieguo delle indagini”.

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