Non si placa la tensione a Villa Mercede. Tuttavia, nelle ultime ore sembra essere scongiurata l’ipotesi di due nuovi licenziamenti tra i lavoratori che prestano la loro opera nella residenza sanitaria assistenziale di Serrara Fontana. Dunque, almeno per il momento, resta sospesa la ferale ipotesi di arrivare a quattro licenziamenti, dopo i due già verificatisi alcuni giorni fa. È questa la più rilevante evoluzione nell’estenuante vertenza che da mesi e anni tiene i lavoratori di Villa Mercede sospesi sotto molteplici spade di Damocle. Dopo le indagini della Guardia di Finanza, non ci sono novità sul fronte del saldo dei tantissimi stipendi arretrati, mentre, come abbiamo anticipato ieri, continua l’opera di riduzione unilaterale degli orari di lavoro.
I cuochi in servizio hanno subìto la più rilevante decurtazione, passando da 42 ore settimanali a 24, ma la riduzione ha riguardato anche altre categorie di lavoratori, come l’assistente sociale e la psicologa. Queste ultime si sono viste ridurre unilateralmente le ore di lavoro settimanali da 36 a 14 ore. Dunque, stop momentaneo ai licenziamenti, ma sempre meno ore di lavoro. Una decurtazione che viene definita come completamente illegittima dai sindacati che hanno promesso iniziative ufficiali di protesta per i prossimi giorni. Il tutto mentre i due lavoratori effettivamente licenziati sono già passati alle vie legali contro i rispettivi provvedimenti di allontanamento emessi con la motivazione della “giusta causa”, e mentre anche i lavoratori che si sono visti decurtare il monte-ore sono già in procinto di rivendicare i propri diritti in sede giudiziaria. Intanto, la struttura continua a soffrire per il rilevante numero di operai postisi in malattia, al punto da accentuare i disagi nella gestione dei servizi assistenziali minimi per i pazienti della residenza sanitaria.