Villa Mercede, in arrivo licenziamenti
Nonostante le peripezie degli ultimi mesi, non c’è pace per gli operatori della struttura sanitaria di Serrara che oltre a essere creditori di tre mensilità rischiano di perdere il posto di lavoro
Non c’è pace per i lavoratori di Villa Mercede. Dopo aver atteso per mesi il bonifico degli arretrati adesso per un quarto del personale si prospetta il licenziamento. Per 11 lavoratori, molto presto, potrebbe terminare la collaborazione nel fondamentale presidio sanitario che si prende cura delle decine di pazienti anziani. Tanti sono gli operatori che rischiano il posto di lavoro, dopo mesi e mesi di sacrifici causati dalla latitanza degli stipendi che comportò anche uno sciopero della fame pur di ottenere quanto spettava. E nonostante ciò mancano all’appello ancora tre mensilità.
La situazione precaria, oltre essere stata al centro di un acceso dibattito, tramutatasi poi in aperta polemica, tra il consigliere regionale Saiello del Movimento 5 Stelle e la consigliera isolana Maria Grazia Di Scala, è stata presa a cuore anche dall eurodeputato Giosi Ferrandino che rivolgendosi al presidente De Luca ha segnalato la situazione precaria dei 40 lavoratori dipendenti della Cooperativa Sociale Civitas, impegnati presso la Residenza Sanitaria Assistenziale Villa Mercede di Serrara Fontana.
Ancora una volta i lavoratori sono in credito di ben 2 mensilità arretrate, che a fine mese diventeranno 3. La situazione tuttavia non è preoccupante solo per questo; l’ASL Napoli 2 Nord, dalla quale dipende la struttura, ha annunciato la chiusura del servizio Centro Diurno Anziani presso Villa Mercede e la cooperativa che ha in gestione le attività ha già dichiarato che a breve dovrà procedere ad una pesante riduzione di personale con il licenziamento di 12 lavoratori. Questi lavoratori – sottolinea l’eurodeputato – ancora una volta stanno dando un esempio di professionalità e dedizione verso gli ospiti della struttura, anziani non autosufficienti ed affetti anche da patologie gravi. Bisogna agire con urgenza, insieme ai Sindaci dell’isola, affinché tale, inaccettabile eventualità possa essere scongiurata.