Villa confiscata al boss, nominata la commissione per assegnare la concessione
I quattro componenti dovranno individuare il soggetto che gestirà l’immobile per almeno quindici anni
Come molti ricorderanno, il Comune di Casamicciola ha aderito all’Avviso pubblico della Regione Campania a favore dei Comuni per “il finanziamento di progetti di riutilizzo di beni confiscati e azioni di start-up di innovazione ed economia sociale”. L’abitazione di via Spezieria confiscata tempo fa a un boss camorristico, è stata recentemente acquisita al patrimonio comunale, e l’ente del Capricho intende adesso mettere a frutto e valorizzare tale immobile, comprendente un appartamento in condominio, un terreno agricolo e un appezzamento con fabbricato rurale: il tutto ha un valore di cinque milioni di euro. Di conseguenza, il Comune con apposita determina del responsabile dell’area tecnica ha nominato la Commissione Giudicatrice ai fini della individuazione un soggetto gestore a cui assegnare in concessione a titolo gratuito, ai sensi dell’art. 48, comma 3 lettera c) del D. Lgsl. n. 159/2011 e ss.mm.ii., il bene confiscato per almeno quindici anni, sulla base di proposte progettuali relative ad ipotesi di riutilizzo del bene confiscato, finalizzate alla partecipazione all’Avviso regionale citato.
La commissione sarà presieduta dall’ingegner Baldino, gli altri componenti saranno l’architetto Maria Grazia Formisano, il dottor Cesare Mattera, in qualità di componenti, e il dottor Aniello Carcaterra, in qualità di componente e segretario verbalizzante. L’immobile in questione, situato a via Spezieria, nella parte alta di Casamicciola, fu sequestrato alcuni anni fa a un boss della criminalità organizzata dedito al contrabbando, Ciro Armento. Un anno fa la giunta capitanata dal sindaco Giovan Battista Castagna aveva varato una delibera con la quale l’ente del Capricho manifestava l’interesse a utilizzare lo stabile e le due porzioni di terreno che vennero sequestrati al boss nella storica strada casamicciolese, per finalità e progetti sociali. Le operazioni di sequestro risalgono all’autunno del 2005: la villa, intestata a una prestanome, era utilizzata da Armento come rifugio durante la sua latitanza nel Comune termale. Si tratta di una costruzione su tre piani di duecento metri quadri, circondata da una superficie di oltre duemila metri quadri. Una delle tante proprietà che il boss deteneva sull’isola verde. I suoi familiari risultavano infatti titolari addirittura di altre tre abitazioni, in località Mandra a Ischia, in via Ulisse, in via Champault e alla spiaggia dei Pescatori. Ora, il Comune di Casamicciola, che già in passato ha avuto parte attiva nella lotta alla criminalità organizzata, impegno concretizzatosi nell’acquisizione al proprio patrimonio di immobili oggetto di confisca, guarda alla villa di via Spezieria per garantire il prosieguo delle proprie attività sociali, destinandola a usi di pubblica utilità.