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Vie del mare, si riparte a “singhiozzo” dopo il lockdown

A partire da lunedì aumenteranno i collegamenti ma le compagnie di navigazione dovranno osservare una serie di protocolli: la capienza dei mezzi, ovviamente, sarà dimezzata

Le incertezze continueranno ad essere tante, forse troppe. E d’altronde se molti l’hanno ribattezzata scherzosamente (ma non troppo) “Fase 1 bis” un motivo di sarà pure. Ma in un ginepraio di normative che resta ancora in certo e in molti casi addirittura nebuloso cominciano ad emergere particolari interessanti soprattutto per gli isolani ossia per gli utenti delle vie del mare. Ad esempio la domanda che in molti si pongono da giorni è la seguente: come funzioneranno aliscafi e traghetti nella cosiddetta fase 2 della lotta al coronavirus, che inizierà lunedì prossimo 4 maggio? E’ possibile avere già un’idea di quelle che saranno le restrizioni e le limitazioni. La prima, i mezzi di trasporto viaggeranno con la metà della capienza rispetto a quella che attualmente è consentita dalle normative vigenti. A bordo i passeggeri dovranno indossare obbligatoriamente mascherine e guanti: la riduzione della capienza è conseguenza anche del fatto che la distanza tra i passeggeri dovrà essere almeno di un metro e mezzo. Su aliscafi e traghetti, poi, l’aria condizionata resterà spenta e questo potrebbe risultare un problema specialmente se la restrizione dovesse permanere in piena estate, quando i mezzi rischierebbero di diventare dei veri e propri forni. Ovviamente all’imbarco sarà controllata la temperatura corporea (con gli ormai arcinoti termo scanner), che se dovesse superare il livello di guardia impedirà al soggetto di poter effettuare il viaggio: insomma, si resta a terra, senza se e senza ma, per motivi facilmente comprensibili.

Tra tante restrizioni però ci sono naturalmente anche degli aspetti positivi che cominciano ad indicare il ritorno ad una parvenza di normalità. Le corse giornaliere da e per le isole di Ischia, Procida e Capri saranno intensificate rispetto ai collegamenti attuali che sono davvero ben poca cosa. Il costo del biglietto almeno in una fase iniziale non dovrebbe subire aumenti sebbene le compagnie di navigazione saranno per ovvi motivi costretti a poter occupare il 50 per cento dei posti disponibili. E’ chiaro che allo stato dell’arte parliamo di semplici indicazioni e indiscrezioni, perché a ufficializzare il tutto servirà un apposito decreto ministeriale. Che però dovrebbe essere questione di giorni, se non addirittura di ore, visto che il 4 maggio è dietro l’angolo.

Nel frattempo le compagnie di navigazione che operano nel Golfo di Napoli cominciano ad attrezzarsi in anticipo per quanto possibile, aspettando e confidando anche nel successivo step del 18 maggio, che dovrebbe portare ad un ulteriore allargamento delle restrizioni. Una cosa è certa: i mezzi di trasporto saranno dotati anche di una serie di accessori quali ad esempio guanti monouso e gel disinfettante: inoltre la sanificazione delle cabine occupate dai passeggeri sarà praticamente quotidiana e le renderà non occupabili per ventiquattro ore, il che lascia supporre anche un impiego maggiore di unità visto che sarà inevitabile una adeguata e soprattutto costante rotazione. Si spera che la ripresa sia pure parziale possa consentire di tornare al lavoro a parte del notevole personale marittimo che è stato temporaneamente posto in cassa integrazione.

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