“E’ una giornata importante per il comparto del mare – ha detto Luca Cascone presidente della IV commissione trasporti presiedendo giovedì scorso la riunione plenaria sui trasporti marittimi nel Golfo di Napoli- incontriamo tutti gli stakeholder, quindi le associazioni di utenti, i comuni, la capitaneria, le compagnie di navigazione, perché programmeremo quello che sarà il nuovo piano degli accosti e le nuove regole per affrontare i collegamenti via mare, sia per le isole sia per le costiere”. L’obiettivo è la definizione delle esigenze di servizio pubblico e dei servizi marittimi residuali previa interlocuzione proprio con i principali fruitori del servizio. Cascone in merito alle audizioni tenutesi presso la Regione Campania che hanno visto una ampia trattazione e partecipazione su quelle che sono le tematiche delle vie del mare ha poi aggiunto: “E’ l’inizio di un percorso importante che vedrà nel 2025 nuove regole. Ovviamente auspichiamo efficacia ed efficienza, miglioramento ulteriore dei servizi”. Dal canto loro gli esponenti delle categorie tra cui quelle isolane, Ischia, Procida e Capri al tavolo hanno portato specifiche richieste ma anche doglianze sulla Procedura di pianificazione di servizi di collegamento marittimo regionale e di affidamento dei servizi minimi di trasporto marittimo in ambito regionale che procede in attuazione della D.G.R. n. 337/2023 per i servizi minimi di trasporto pubblico locale.
All’incontro informativo ha partecipato, tra gli altri la NewAtec del Presidente Marco Galano: “Siamo molto soddisfatti dell’incontro avuto con Cascone e le parti- ci ha detto Galano- l’intento di fare bene c’è tutto, vedremo”. L’associazione ischitana di categoria nel corso della “Riunione plenaria informativa finalizzata alla comunicazione delle procedure attuative per la definizione delle esigenze di servizio pubblico nei collegamenti marittimi” ha fatto presente che tra qualche settimana raggiungere le isole, senza i dovuti correttivi sarà una chimera per tutti, residenti isolani e non, pendolari, turisti e soprattutto autotrasportatori, i trasporti speciali, alle prese con le esigenze di una popolazione e di una utenza da approvvigionare con sempre più crescenti risorse. Non è mancata la delegazione procidana,storicamente la più battagliera e pervicace sulle tematiche delle vie del mare, forse perché da sempre, prima di farsi Capitale della Cultura, ha patito i disagi peggiori rispetto ad altre realtà costiere.
Il porto di Napoli per determinate categorie di trasporto pesante resterà poco collegato, questo specie per il trasporto merci a cui sono dedicati pochi traghetti, se, poi, pensiamo al porto di Pozzuoli ormai in piena crisi bradisisimica, dove prima viaggiavano tutte le merci ed i corrieri, allora il quadro del dramma è chiaro. Giovedì attorno al tavolo di Acamir, l’agenzia regionale per i trasporti si è cercato il proficuo confronto. Sono molte le criticità che gli autotrasportatori ischitani,unitamente alle altre doglianze hanno portato. Come vi abbiamo raccontato ieri è stato chiesto di potenziare il quadro accosti dei traghetti su Napoli, di prevedere corse annuali e non semestrali con nuovi finanziamenti regionali alle compagnie e l’istituzione di corse serali da Pozzuoli per Ischia via Procida tra le 20 e le 20.30 e non fino alle 19.00. Questo evitando di tenere sul quadro orari, la partenza di ben tre navi traghetto in poco più di 30 minuti a cui fa da contraltare poi un vuoto di oltre tre ore. C’è poi anche il nodo delle corse notturne per il trasporto merci: la categoria ritiene che la sola partenza da Ischia alle 2.30 e il ritorno da Pozzuoli alle 4.10 non sia sufficiente a garantire un efficace approvvigionamento dell’isola e per questo motivo si chiede di istituire due nuovi collegamenti alle 3.30 (Ischia-Pozzuoli) e alle 5 (Pozzuoli-Ischia). A questo per i passeggeri si aggiunga il taglio delle corse dei mezzi veloci e la questione è più he chiara.
Una previsione in calo dei collegamenti che non può più essere per lafutura programmazione atteso che allo stato attuale, di fatto mete una seria ipoteca sul diritto alla continuità territoriale ed alla mobilità degli isolani sempre più isolati e non solo quanto il meteo si mostrerà inclemente portando alla necessaria o meno soppressione delle corse, a seconda delle decisioni dei comandi di bordo e delle società.