Vie del mare in crisi, il grido di dolore dei sindaci approda in Regione
Ieri il vertice sulla rimodulazione dei collegamenti marittimi con le isole: le necessità degli utenti si scontrano con le difficoltà di bilancio degli armatori
Continuità territoriale, ma nel caso delle isole del Golfo davvero tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Il logoro proverbio si adatta bene alla realtà che è stata confermata nell’attesa riunione svoltasi ieri mattina tra i sindaci o i loro delegati dei sei Comuni isolani e i rappresentanti della Regione, l’onorevole Luca Cascone presidente della Commissione trasporti, e la dottoressa Lorella Iasuozzo del Demanio.
Sul tavolo, la rimodulazione dei collegamenti marittimi: una questione spinosa, che contrappone gli interessi dell’utenza, cioè dei cittadini, e quelli degli armatori. Utenti rappresentati, anche nella riunione di ieri, dall’avvocato Lucia Capriello, presidente del Comitato civico per i Trasporti marittimi, la cui voce si era fatta sentire anche nei giorni scorsi, dopo la nota soppressione di alcune corse con aliscafi.
Da parte loro, le compagnie hanno espresso le proprie difficoltà nel far quadrare i bilanci. I sindaci hanno rappresentato con forza le difficoltà che i cittadini delle proprie comunità stanno incontrando a causa della compressione del quadro orario, soprattutto nei mesi invernali, che vede molti pendolari, residenti sulle isole, soffrire di vari disservizi.
«Abbiamo chiesto alle Compagnie di navigazione un’azione finalizzata a venire incontro alle esigenze dei cittadini», ha spiegato il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, «da coniugare con il generale aumento dei costi delle materie prime verificatosi durante il periodo di pandemia, a partire dai carburanti, un fenomeno che incide pesantemente sui bilanci già segnati dalla riduzione di flussi di passeggeri, proprio per i citati motivi sanitari. Elementi che stanno mettendo a repentaglio l’equilibrio esistenziale delle Compagnie che operano nel Golfo di Napoli, e che non godono di contributi o bonus».
Enzo Ferrandino: «Abbiamo chiesto alle Compagnie di navigazione un’azione finalizzata a venire incontro alle esigenze dei cittadini, da coniugare con l’aumento dei costi delle materie prime verificatosi durante il periodo di pandemia, che incide sui bilanci già segnati dalla riduzione di flussi di passeggeri»
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Un punto, quest’ultimo, che ha indotto le parti a chiedere alla Regione Campania un intervento, se non a vantaggio delle società, che sarebbe al di fuori dell’attuale quadro normativo, ma quantomeno di sostegno alle comunità isolane, a partire da coloro che sono costretti a viaggiare spesso per motivi legati a cure sanitarie. Dunque si invoca un intervento regionale che si faccia carico, in tutto o in parte, dell’onere sostenuto da costoro, evitando aumenti tariffari che i sindaci hanno fortemente osteggiato. L’incontro sarà seguito da una nuova riunione, che di massima dovrebbe svolgersi tra una decina di giorni, quando le parti in causa dovrebbero poter aver un quadro più chiaro in relazione agli elementi che ieri sono stati posti sul tavolo. Il Comune di Casamicciola Terme era rappresentato dall’assessore Stani Senese che a margine della riunione ha aggiunto: «Abbiamo chiesto con forza di mantenere inalterate le tariffe e costanti i servizi da garantire all’utenza. La continuità territoriale non può e non deve essere messa in discussione, ed ai nostri interlocutori abbiamo chiesto sostegno anche tramite gli strumenti normativi esistenti».
LE PROPOSTE DEL COMITATO
Si pensa a un intervento della Regione per coprire gli oneri di chi è costretto a viaggiare spesso per motivi di cure sanitarie, per scongiurare aumenti tariffari a cui i sindaci si sono fortemente opposti: nuova riunione a fine mese
Nei giorni scorsi, il Comitato civico dei trasporti marittimi aveva inviato una nota ai sindaci, dove veniva segnalato che il sabato e nei giorni festivi la Compagnia Alilauro ha limitato a sole tre corse da Ischia Porto al Beverello e altrettante in direzione opposta, senza effettuare le prime due corse del mattino, con prevedibile disagio per tutti i lavoratori pendolari, che necessitano di spostarsi in terraferma. Una situazione che ha spinto il Comitato a valutare una soluzione-tampone senza aggravio di costi per l’ente regionale, che consisterebbe nell’anticipare nei giorni di sabato e festivi la corsa delle 7.25 in partenza da Ischia alle ore 6.45, e di anticipare la corsa delle 7.30 da Napoli per Procida per consentire ai lavoratori pendolari (docenti, personale sanitario) di raggiungere l’isola con i tempi di percorrenza delle unità veloci. Per i giorni feriali ed estivi, il Comitato ha posto alcune necessità: introdurre una corsa serale Ischia Porto-Napoli Beverello in sostituzione della corsa Alilauro delle 19.10, soppressa, e posticipare l’orario della corsa delle 20.05 nella fascia tra le 20.20 e le 20.30. Si propone inoltre di introdurre una corsa pomeridiana Ischia-Beverello in sostituzione della corsa Alilauro soppressa delle 14.05 utilizzata da docenti, personale sanitario e della sezione distaccata del Tribunale. Un’altra richiesta è quella di coprire il vuoto orario creatosi tra le 14.45 e le 17.20 dal Beverello a Ischia Porto in seguito alla cancellazione della corsa delle 15.40 dell’Alilauro istituendo una corsa in tale fascia oraria con tariffa regionale. Infine, il Comitato propone l’introduzione di una corsa da Ischia per Calata Porta di Massa con traghetto orario immediatamente successivo alle prime corse mattutine per consentire ai pendolari di giungere sul luogo di lavoro anche in condizioni meteomarine avverse, cioè intorno alle ore 7.00-7.15.