Via il degrado all’ingresso del Cimitero di Barano

Con il piazzale antistante il cimitero, versa nel degrado anche la camera mortuaria. Sul finire di settembre, un ottantenne tedesco, ospite dell’Hotel Smeraldo, è deceduto per cause naturali: dopo il decesso la salma è stata trasportata, in attesa del rimpatrio, presso la sala morgue di Piedimonte. Un bigliettino da vista indecoroso come ci è stato sottolineato da diversi lettori

Al camposanto i defunti vengono regolarmente onorati, il complesso ripulito ed in ordine. La storia si fa anche dai cimiteri, dal rispetto e dalla cura di un luogo che custodisce la storia e gli uomini del paese. Da qualche anno, alla domanda di amici e conoscenti sul luogo della inumazione della salma, la risposta è: “A casa”. Dopo la cremazione,le ceneri sono state portate a casa, con non pochi disagi per il resto della famiglia e degli amici, che volentieri avrebbero desiderato portare un fiore o accendere un lumino sulla tomba del loro caro, recarsi con canoniche scadenze a portare il proprio personale saluto. Il motivo di questa scelta, in genere, è da ricercare, almeno in molti luoghi di sepoltura, nel fattore della praticità e della tutela dei resti mortali dei propri cari in cimiteri sempre più votati al degrado. Spesso si innesca il fattore economico e l’acquisto di spazi che costano tanto o non si trovano. Ma anche per evitare penosi iter e vedere costantemente abbandonati al degrado i propri amati. Insomma, passi che non sempre tutti possono permettere, soprattutto le famiglie più giovani, colpite da un lutto improvviso, ma qualcosa nel culto dei morti sta prendendo una brutta piega. In Campania ha radici antiche, ad Ischia è ben radicato,da sempre i nostri cimiteri sono frequentati, le tombe pulite e decorate, le benedizioni richieste, le Messe celebrate. Eppure, nonostante il sentire questa necessità di preservare la memoria, il grande afflusso di visitatori, la Costanzo è presenza nei cimiteri, accade che non poche volte che questi cimiteri siano in preda al degrado dentro e fuori. Erbacce, cumuli d’immondizie, ma soprattutto scarsa manutenzione di antiche cappelle, fosse e congreghe, ma anche camere mortuarie e quant’altro. A Barano d’Ischia, presso il cimitero di Piedimonte la storia si inverte: bello dentro ed in preda al degrado fuori.

La manutenzione, il cambio di destinazione, la trasformazione del Piazzale antistante il cimitero di Piedimonte, da area di stoccaggio ed all’occorrenza autoparco della Barano Multiservizi S.r.la degno e ingresso ed area di accoglienza urbana, proprio non riesce a rientrare nei pensieri, nei progetti e nelle spese dell’amministrazione comunale di Barano che continua a destinarla all’antingresso di una discarica piuttosto che al sacro luogo che custodisce dietro gli enormi scarrabbili e i rifiuti della NU.

Accade così che anche il luogo che custodisce la memoria del paese debba cavarsela da solo, se ci riesce bene, altrimenti muore. Sembra un paradosso; eppure, è la triste verità. Con il piazzale antistante il cimitero versa nel degrado anche la camera mortuaria, sporca e mal tenuta non è certo il biglietto da visita per un paese come Barano non è certo il luogo deputato al riposo eterno, all’accoglienza dei mortie di chi, magari, su malgrado è costretto a piangerli in questo luogo. Pessimo il servizio, pessimo il bigliettino da visita anche in termini turistici. È accaduto, infatti,che sul finire di settembre, un ottantenne tedesco, ospite dell’Hotel Smeraldo, sia deceduto per cause naturali, dopo il decesso la salma è stata trasportata, in attesa del rimpatrio, presso la sala morgue di Piedimonte. Uno squallore. Un luogo non manutenuto e sporco ha accolto quell’uomo un ospite, un amico di Barano che ha Barano ha trovato la morte, accolto e salutato dopo il trapasso nel peggiore dei modi.

Così volendo ritornare al cimitero, per quanto bello e ben tenuto dietro, l’esterno fa da contraltare e spesso spinge, unitamente, alle spese per i funerali, alla inumazione, esumazione e poi al trasferimento in loculo, alla decisione anche dolorosa e, spesso non del tutto opportuna – di tenere in casa l’urna con le ceneri dei propri cari. Nn un bene specie se lo si fa per evitare lo strazio di luoghi poco attenti al decoro ed al rispetto per le spoglie mortali. Resta il problema degli spazi degli esterni del camposanto di Barano trasformato in anticamera per una discarica e non all’accoglienza per chi giunge presso il Camposanto. Da tempo si è notata la costante deriva. Chi dovrebbe provvedere.? Situazioni come queste, viali è piazza li trasformati in siti di stoccaggio della NU non sono temporanee o pezze momentanee per un’emergenza, ma un fatto, un programma serio e a lungo termine a cui provvedere. Occorre pensare anche a questo. Al rispetto per chi non c’è più,per chi va a piangere chi non c’è più e ripristinare decoro e sicurezza. La situazione attuale non solo compromette il decoro del luogo, ma rappresenta un rischio per la sicurezza dei cittadini che si recano in visita ai propri cari defunti.

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