Vi racconto l’emozione della Staffetta Unicef
Una giovane studentessa della SMS Scotti di Ischia ripercorre le tappe che hanno caratterizzato la significativa manifestazione dedicata ai diritti dei bambini
DI GIADA FERRANDINI
Si è svolta nei giorni scorsi la terza edizione della staffetta/tour dell’Unicef che ha visto impegnate varie scuole campane. Le tappe che oggi prendiamo in considerazione sono le tre che si sono tenute in provincia di Napoli. La prima si è tenuta nella scuola media Giovanni Scotti ed ha visto la partecipazione di alunni dalla scuola elementare Onofrio Buonocore di Cartaromana e della scuola media Anna Baldino da Barano. Nel primo incontro la preside Patrizia Rossetti della scuola elementare di Cartaromana ha consegnato alla preside della Scotti, Lucia Monti, il testimone di questa staffetta che ha dato inizio alla “corsa” per i diritti di noi ragazzi. Le classi della Scotti hanno fatto partecipare pochi rappresentanti per classe che hanno esposto i lavori che erano stati eseguiti durante le ore di lezione con le professoresse di arte. Alcuni alunni hanno portato solo i progetti mentre altri hanno anche spiegato il significato di quello che volevano far capire, l’importanza e serietà dell’argomento. Una cosa che mi ha colpito molto è il fatto che anche bambini piccoli delle elementari sembravano agguerriti e consapevoli di quello che facevano, gli interessava quello che stavano mettendo in pratica e quello che dicevano gli altri. Loro stessi hanno portato con sé bei lavori e progetti e hanno imparato poesie sull’argomento che hanno esposto con tanta grinta davanti a numerose persone. Sia gli alunni delle medie della Scotti che della Baldino hanno portato cartelloni striscioni e soprattutto barchette di carta grandi e piccole perché sono il simbolo dell’edizione di quest’anno.
La seconda tappa si è tenuta alla scuola Mennella di Lacco Ameno. Qui più meno si è ripetuta la formula della prima tappa con la differenza che la preside Lucia Monti ha portato il testimone alla preside della scuola lacchese. Ma a mio avviso la tappa più entusiasmante delle tre però è stata quella svoltasi a Pozzuoli all’istituto comprensivo Artiaco. Noi ragazzi della Scotti insieme alla Baldino e i bambini della Buonocore abbiamo sfilato per arrivare alla scuola ed è stato molto emozionante e piacevole vedere piccoli alunni urlare slogan senza vergogna. Arrivati alla scuola tutti i bambini si sono affacciati dalle finestre della loro classe per salutarci e accoglierci calorosamente. Siamo andati in palestra ed è stato consegnato il testimone alla scuola e sono iniziati i discorsi di professori e alunni che spiegavano i vari diritti e come li hanno rappresentati, per esempio nella mia classe abbiamo fatto un cartellone su un diritto che secondo noi dovrebbe essere aggiunto alla Convenzione ovvero il diritto a non omologarsi, ad avere ognuno la propria personalità. Insieme ai ragazzi dell’Artiaco abbiamo svolto varie attività ma il rammarico è che siamo dovuti andare via abbastanza presto per non perdere il traghetto delle 12.
In conclusione, questa staffetta ha avuto un bellissimo significato ed è stata molto emozionante, c’è soltanto una che mi dispiace. Il cruccio è che accusano spesso noi ragazzi di fare certe cose solo per perdere tempo a scuola, ma se non facciamo niente siamo indifferenti sui nostri diritti e su quelli che in altri paesi non sono neanche immaginabili. Dobbiamo cambiare e non pensare sempre male di chi vuole provare a cambiare le cose, anzi provate a sostenere ed appoggiare noi giovani. .
* STUDENTESSA III C SMS G. SCOTTI ISCHIA