Valerio Sgarra vince il Premio Fabrizio De André sezione poesia
S’intitola “invenzioni” ed è stata scritta al bancone di un bar, il 16 gennaio l’evento a Roma con Niccolo Fabi e gli Ex Otago
S’intitola “Invenzioni” e l’autore, Valerio Sgarra, la definisce una poesia “Morbida”. E’ con questo componimento che si è aggiudicato il primo posto al premio Fabrizio De André sezione poesia. Patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus e organizzato da iCompany, con la direzione artistica di Luisa Melis, il Premio ha come scopo quello di stimolare (presso autori, compositori, interpreti ed esecutori esordienti di musica italiana) una creatività libera e scevra da tendenze legate alle mode, ai generi e ai concetti di commerciabilità, al fine di favorire l’originalità e la vitalità delle nuove produzioni artistiche. La poesia, tratta dal libro “Germogli di noia”, autoprodotto dall’autore e presentato a Ischia a ottobre 2015, è stata scritta al bancone di un bar, (l’Alchemie dei De Georgio che ha ormai chiuso i battenti). E’ lì che Sgarra, noto artista ischitano d’adozione, ha trovato l’ispirazione.
«Per tanti anni ho provato a fare il cantautore, ma raramente ho partecipato a premi e, quando l’ho fatto, non ho mai avuto nessun premio. Al primo tentativo con la poesia ho vinto questo riconoscimento su non so quanti e mi fa piacere che sia un premio intitolato a un cantautore che amo più di tutti in assoluto, De Andrè». È Vincenzo Costantino ad annunciare sui social il nome del vincitore della sezione poesia, scelto dalla giuria composta da: Dori Ghezzi (presidente di giuria), Luisa Melis (dir. artistica del Premio Fabrizio De André), Massimo Bonelli (iCompany e Concerto Primo Maggio), Fausto Pellegrini (Rai News), Federico Durante (Billboard), Marco Gallorini (Woodworm), Marta Venturini (produttrice), Mattia Marzi (Rockol), Diletta Parlangeli (giornalista), Silvia Boschero (Radio2), Riccardo De Stefano (ExitWell), Paolo Talanca (Il Fatto Quotidiano), Enrico Schleifer (RadUni), Dario Salvatori (giornalista e presentatore), Vincent Messina (discografico, produttore), Michele Moramarco (saggista, scrittore e autore musicale), Vincenzo Costantino Cinaski (poeta), Roberto Sironi (musicista, pittore, scrittore e autore di teatro), Piero Cademartori (editore), Rossella Diaco (conduttrice RAI). «Valerio Sgarra – annuncia Vincenzo Costantino – Nasce autore di canzoni ed è la dimostrazione pratica di come chi scrive canzoni può scrivere anche poesia». Due le poesie inviate al concorso, “Noi” poesia vagamente ispirata all’urlo di Ginsberg, in cui l’autore si cala nei panni di chi, 10 anni fa, aveva 50 anni e “Invenzioni” che ha conquistato la giuria costituita da scrittori, giornalisti, critici musicali ed operatori del settore e presieduta da Dori Ghezzi.
«Mi sono trovato spesso a chiedermi cos’è una poesia e cosa è una canzone. Delle canzoni – spiega l’autore – si dice spesso che sono vere e proprie poesie è come se venissero promosse; ma quando una poesia è brutta che succede, retrocede a canzone? Ragionando su questo credo, allora, che le mie poesie siano “canzonette retrocesse”». L’appuntamento conclusivo del Premio De André è per il 16 gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, occasione in cui saranno premiati i vincitori di questa edizione. Nel corso della serata, NICCOLÒ FABI riceverà la “Targa Faber”, già “Premio alla Carriera”: un nuovo riconoscimento, per il cantautore romano, reduce dal successo del disco “Tradizione e Tradimento”, nono album in studio che vede la produzione artistica di Niccolò Fabi con Pier Cortese e Roberto Angelini. L’artista, inoltre, dal 1° dicembre sta riempiendo i più importanti teatri d’Italia e vanta grandi risultati di pubblico e di critica. Agli EX-OTAGO andrà la “Targa Quelli che cantano Fabrizio”, già “Premio per la reinterpretazione dell’opera di Fabrizio”. Il gruppo genovese ha registrato, per l’album tributo Faber Nostrum, la canzone “Amore che vieni, amore che vai” di De André.