Unicef, staffetta dei diritti a Lacco Ameno: dallo ‘Scotti’ al ‘Mennella’ in difesa dell’infanzia
Letture, poesie, installazioni collettive, giochi, canti e coreografie alla palestra ‘Aceti’ della Fundera. Ad accogliere le comunità scolastiche, una testimone d’eccezione: Margherita Dini Ciacci, Presidente del Comitato Regionale UNICEF Campania e medaglia d’oro dell’Onu come “Donna della Pace” . Ieri il passaggio di consegne all’IC ‘Artiaco’ di Pozzuoli
Non è bastata la pioggia fermare l’ultima tappa isolana della Staffetta dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Lunedì scorso, alle nove in punto, i giovani studenti della Scuola Media “Scotti” di Ischia sono arrivati motivati ed entusiasti nei pressi del plesso Fundera dell’I.C. “Vincenzo Mennella” a Lacco Ameno, per consegnare il testimone a un’altra comunità scolastica. Quella che martedì 8 ottobre è arrivata a Pozzuoli, in terraferma, per un passo ulteriore verso un cammino di condivisione, sensibilità e consapevolezza. Oltre un mese di marcia, dieci diversi territori che simboleggiano dieci terre di passaggio, e un deciso invito all’azione, affinché questo movimento non sia semplice attraversamento, ma cambiamento, transizione, speranza in una comunità più attenta all’infanzia e ai suoi diritti.
La terza edizione della Staffetta sui diritti dedicata a Luigi Bellocchio, promossa insieme al Comitato Unicef Campania come percorso propedeutico alla Celebrazione del XXX anniversario della Convenzione dei Diritti dei bambini, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, è approdata dunque a Lacco Ameno. Ogni itinerario tra una tappa ed un’altra prevede il passaggio di testimone tra i ragazzi, che recapitano dispacci importanti di promozione di diritti da una cittadina all’altra, muovendosi in compagnia delle proprie scuole, dei dirigenti scolastici, degli insegnanti, delle famiglie e dei cittadini che ciascun Comune vorrà coinvolgere.
La terza edizione 2019, va ricordato, ha come titolo “Diritti salpiamo: rotta verso il futuro con e per i bambini e i giovani”. Una staffetta partita dall’isola d’Ischia il 4 ottobre che, attraversando il mare, vuole diventare metafora dei viaggi della speranza. Proprio nei giorni in cui si celebra la Giornata internazionale delle vittime dell’immigrazione, ricordando quel terribile 3 ottobre del di sei fa quando al largo dell’isola di Lampedusa, morirono trecentosessantotto esseri umani, tra cui tanti bambini. Allora si disse “mai più”, ma altre tragedie si sono susseguite fino ai nostri giorni. Fino a poche ore prima del passaggio di consegne tra la scuola di Ischia e quella di Lacco Ameno, quando un ennesimo barcone si è rovesciato con un bilancio di 13 donne morte (tutte di origini subsahariane) e otto bambini dispersi.
Letture, poesie, osservazioni, installazioni collettive, giochi, canti e coreografie hanno visto protagonisti i bambini della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado nella Palestra ‘Valentino Aceti’ della Fundera dopo la consegna della stele (simbolo della staffetta, e realizzata da uno scultore di Salerno) dalla Dirigente Lucia Monti (preside della scuola ‘Scotti’ di Ischia) alla collega Assunta Barbieri (preside del ‘V. Mennella’).
Diritto alla vita, alla famiglia, alla salute, alla casa, alla nazionalità. Diritto a esprimersi e diritto al gioco. Diritto al nutrimento e diritto a non essere sfruttati. Per milioni di bambini una sicurezza acquisita; per altri, lettera morta mai applicata. Solo attraverso una mirata educazione si possono ottenere il rispetto dei diritti, l’accettazione dell’altro, la non violenza, la cooperazione, la solidarietà e la fraternità. Ecco perché tante scuole dell’isola, come in terraferma, hanno aderito a questa iniziativa Unicef e continuano la loro marcia per affermare il diritto a vivere in un mondo migliore. Per testimoniare che si può costruire una società nella quale trovino cittadinanza tutti i diritti fondamentali sanciti dalla Convenzione Onu sulla tutela dell’infanzia e dell’adolescenza.
Ad accogliere le comunità scolastiche, una testimone d’eccezione: Margherita Dini Ciacci, Presidente del Comitato Regionale UNICEF Campania e medaglia d’oro dell’Onu come “Donna della Pace”. «Oggi piove, ma per me è una giornata di sole», ha dichiarato la Ciacci. «Il sole sono i bambini di Ischia, quando sorridono illuminano tutta l’isola. Noi delegati siamo i postini dell’amore, passiamo il testimone alle nuove generazioni per diffondere il messaggio Unicef. Dobbiamo gridare forte che i diritti dei bambini sono i doveri dei grandi. Ma i diritti di tutti bambini del mondo. Dobbiamo amarli e tutelarli tutti.»
«Con Margherita ho cominciato questo cammino», ha ricordato Lella Baldino, Presidente Unicef Ischia, insieme alla delegata Ischia Miria Di Costanzo. «E’ lei che mi ha insegnato cosa significa aiutare i bambini e comprenderne i bisogni. A scuola possiamo fare un lavoro enorme».
A rappresentare le istituzioni di Lacco Ameno, l’assessore alla Cultura Cecilia Prota. «Ciò che avete imparato a scuola sui diritti dei bambini portatelo a casa, nelle vostre famiglie», ha suggerito. «E’ fondamentale per la crescita di una società migliore. Noi adulti spesso ce ne dimentichiamo. Raccontate di questi diritti ai vostri genitori, quello che avete imparato grazie vostri insegnanti, i dirigenti e persone che si spendono da una vita per la tutela e l’impegno a favore dell’infanzia»
«La scuola ha sempre fatto e continuerà a fare la sua parte», ha poi assicurato la Dirigente scolastica Assunta Barbieri. «Dietro questa giornata c’è un grande lavoro di studio e conoscenza su realtà dove questi diritti non vengono applicati. Come ha detto la presidente Ciacci, i diritti dei bambini devono essere i doveri degli adulti. Cosa che puntualmente viene disattesa. La Convenzione compie trent’anni, è vero, ma pur essendo la più ratificata al mondo, è anche la meno applicata. Secondo me gli adulti devono fare una profonda riflessione e ripensare a tutto questo.»
In palestra un grande cartellone raffigurante il mare e le mille barche che vi si avventurano alla ricerca di una vita migliore. «Il mare non deve rappresentare un elemento divisorio ma un elemento di unione», ha continuato la preside «Oggi il Mediterraneo è diventato la più grande fossa comune al mondo. E’ assurdo, inaccettabile, non è pensabile che tanti bambini che scappano da guerre o dalla fame debbano perdere la vita in questo modo. Il passaggio dall’isola alla terraferma, a Pozzuoli, simboleggia anche la possibilità per tutti di considerare il mare come un ponte verso una destinazione diversa che assicuri la concreta realizzazione dei diritti della Carta. Ad aspettarci nella prossima tappa di questo cammino l’Istituto Comprensivo 5 ‘Artiaco’ di Pozzuoli è stata la collega Anna Marra. La delegazione del Mennella, presente con altre scuole isolane e rappresentanti delle istituzioni, è composta in gran parte dai bambini dell’infanzia e delle elementari, oltre a sei ragazzi della scuola media. Abbiamo deciso di portare i più piccoli perché dai più piccoli bisogna cominciare a parlare di diritti.»
Gli ostacoli che si frappongono a una piena realizzazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sono tuttavia ancora molti. «I nostri figli vivono in una realtà dove il 90% dei diritti sanciti dalla Carta vengono realizzati, ma non bisogna mai dimenticare che in altre parti del mondo tanti bambini vedono i loro diritti sistematicamente negati», ha osservato la Dirigente scolastica Lucia Monti. «E’ tempo di sensibilizzarci tutti alla conoscenza di situazioni diverse dalla nostra. I nostri studenti hanno dimostrato, ancora una colta, di aver interiorizzato tali principi. Hanno scritto poesie realizzato dei lavori, portato osservazioni coraggiose e consapevoli. Sanno che quello che a loro viene garantito, altrove viene negato. Della Carta ne discuteremo ancora a scuola, ma vorrei che un giorno, da adulti, potessero portare questo messaggio anche nelle istituzioni e nella vita pubblica.».
Si riuscirà a sconfiggere il fenomeno dell’abbandono scolastico? «Purtroppo c’è, esiste. In Italia si registrano numeri importanti, anche se qui a Ischia viviamo una situazione completamente diversa. In terraferma esistono tante zone, in cui ho anche insegnato in passato, dove c’è una fortissima evasione scolastica. Dobbiamo combatterla con tutti gli strumenti a disposizione. Chiedendo il supporto del Governo, delle amministrazioni, delle istituzioni. Con azioni didattiche ma anche di altro tipo: penso, ad esempio, all’aiuto economico alle famiglie che hanno bisogno. Sappiamo quanto sia difficile e dispendioso far proseguire i ragazzi nello studio. Lo è per una famiglia normale, figuriamoci per quelle che vivono in condizioni di disagio e non hanno la possibilità di far studiare i loro figli. Il nostro aiuto non deve mai venire meno.»
La giornata conclusiva della Staffetta sui diritti si terrà il 20 novembre a San Giorgio a Cremano, dove saranno esposti tutti lavori realizzati dalle scuole partecipanti, con attività ludiche e momenti di confronto tra bambini e giovani, alla presenza di docenti, famiglie e rappresentanti delle istituzioni.