Un’intera giornata nel nome della cultura. Un happening che non poteva che essere celebrato a Procida. Ed è stato un happening di grande successo, grazie anche alla perfetta organizzazione di Rosaria Cantagallo, l’imprenditrice napoletana di “Profumi di Procida” che ha eletto l’isola a sua “patria” di adozione. Il programma si è snodato in tre momenti, tutti vissuti nell’accogliente location dell’hotel “La vigna”. Tre momenti celebrati all’aperto, tra il verde del giardino e il sottostante profumo del mare. Il primo appuntamento ha visto la consegna dei premi “Una vita per la cultura”. Era la prima edizione, avrà un seguito nei prossimi anni. Il sindaco Ambrosino e tutti gli assessori, presenti, hanno provveduto alla consegna materiale delle targhe. Una brava e disinvolta Stefania Colangelo ha condotto la manifestazione, introducendo ciascuno dei premiati, dando loro l’opportunità di rispondere alle domande che riguardavano la loro carriera e leggendo le motivazioni. Hanno ricevuto l’ambito riconoscimento: l’imprenditore Gennaro Bartolomucci, il piccolo Nicolò Botta, la giornalista-scrittrice Annarita Briganti, l’avvocato Ivano Chiesa, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis (era assente perché impegnato ad organizzare il ritiro a Castel di Sangro, ha ritirato per lui Renato Silvestri), il chirurgo Vincenzo D’Alessandro, la stilista Anna Fendi, l’imprenditrice Biancamaria Lucibelli, l’editore Piero Graus, l’imprenditrice Sara Iannone, il console generale dell’Ucraina Maxim Kovalenko, la docente Agata Zanfino. Ma non è stato solo un evento mondano, l’assegnazione dei premi ha voluto sottolineare anche risvolti etici e sociali. Tra i premiati ha assunto particolare valenza la presenza di Nicolò Botta, al centro del progetto sociale “#iosononicolo”. Nicolò è un bambino salernitano di dieci anni, diversamente abile, nonché autistico, che con metodo e programmi strutturati, attraverso interessi speciali, i è riuscito a raggiungere ottimi obiettivi.
E sempre sul fronte del sociale da segnalare il significato del riconoscimento attribuito a Biancamaria Lucibelli Caringi, nobildonna romana che da oltre trenta anni organizza il “galà delle margherite”, una manifestazione nota nel mondo e il cui ricavato va interamente devoluto in beneficenza. Nel pomeriggio è stato poi presentato il libro di Lino Zaccaria, “L’aquilotto insanguinato”. Parla della avventura di Corradino di Svevia, il giovanissimo nipote di Federico II, fatto decapitare a Napoli, a soli sedici anni, da Carlo d’Angiò. Prestigioso il parterre dei relatori: il professor Guido Trombetti, già rettore della Federico II, il magistrato-storico Sergio Zazzera e il giornalista Domenico Ambrosino. Ha moderato Tiuna Notarbartolo, patron del Premio Elsa Morante. Letture affidate ad Antonio Leccisi. Infine chiusura con cena e serata e di gala, con intermezzo musicale e intrattenimento. Premiati ed ospiti scatenati nel dopo cena a ritmo di balli e musica.
“Sono veramente soddisfatta per la riuscita della manifestazione e dò appuntamento a tutti per l’anno prossimo. Ci faremo forti dell’esperienza di questa prima edizione e organizzeremo un evento ancor più ricco e interessante. Questo evento – ha dichiarato l’organizzatrice Rosaria Cantagallo – è stato un omaggio a Procida, alla sua gente, al suo essere un’isola ancora autentica, con i suoi valori antichi, con i suoi profumi, ed oggi attraversata da un fortissimo richiamo di cultura. Abbiamo mobilitato personaggi di grande rilievo nazionale che hanno ricevuto il premio ed abbiamo allestito un programma ricco di appuntamenti e di suggestioni, che ha fatto breccia tra i procidani e non solo.”