Una Vigilia baccalando in Piazza San Rocco a Barano

Folla alla 5a edizione del “Circolo ricreativo e ciclistico”

Ormai è diventato un appuntamento fisso (foto dello scrivente), che, grazie al patrocinio del Comune e di vari sponsor, il “Circolo ricreativo culturale e ciclistico” presieduto dal buon Armando Molinaro, è organizzato in Piazza San Rocco a Barano d’Ischia centro con un pranzo all’aperto e portate caserecce preparate sul posto da encomiabili cuochi volontari che ogni anno verso mezzogiorno mettono a disposizione il loro tempo per offrire quintali di baccalà, pizze farcite dall’orto, vino genuino, bibite e infine spaghetti aglio olio prezzemolo e un po’ di peperoncino agli utenti che da ben cinque anni si danno un fraterno appuntamento sulla panoramica piazza tra i due magnifici campanili di San Sebastiano e San Rocco, ai quali certamente i fedeli, il Parroco don Pasquale Trani e lo stesso attivo Circolo vorranno restituire una nuova Icona dello stupendo Redentore e del Crocifisso sulle guglie, contro cui si sono accaniti i distruttivi temporali. Nonostante il periodo invernale, ogni anno proprio il giorno della Vigilia a Barano splende il sole del buon Dio che vede e provvede, compiaciuto che, in coincidenza della nascita del povero Dio Bambino, il popolo sia invitato a stare insieme (gratis…) per la bellezza di stare insieme, di condividere e per dire in tal modo “grazie” a tutti coloro che puntualmente ogni anno ormai preparano l’appuntamento da consumare sulle panchine, sui tavoli delle botti o sugli scalini, mentre un creativo Gruppo Musicale accompagna l’incontro e il parlare con “pezzi”di serenità conviviale: ovviamente non ci sono televisori e i virtuali telefonini sono spenti, tanto è bello potersi guardare negli occhi, poter sorridere, potersi salutare e parlare, rivedersi. Lo scrivente, in preda ai soliti raffreddori da mal di gola, ha potuto gustare (veramente diversi bicchieri, che non stordivano!) quel soave vino cotto insaporito dal mistero di ingredienti dell’esperto Pasquale Lombardi e quel baccalà ben colato dal sale che i vari Aniello Di Massa, Pietro Di Iorio, Luigi Mattera e altri di cui mi è ignoto il nome (ma noto a Dio) hanno ancora una volta preparato e che i refoli di maestrale cercavano invano di portar via: grazie, Armando e Amici tutti, ricordando comunque le immutabili Parole del Dio Bambino: -“Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”-.* Pasquale Baldino – Responsabile promotore diocesano Cenacoli Mariani e docente Liceo.

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