CRONACA

Una targa al Santobono in ricordo del piccolo Leo

E’ stata apposta nella sala di rianimazione dell’ospedale. I genitori del bambino di Forio hanno accolto l’iniziativa con favore, adesso il piccolo deceduto di recente sarà ricordato per sempre

«È sempre emozionante e vibrante per il cuore ricevere un messaggio da uno dei tanti dottori conosciuti negli ultimi giorni di Leo, quando combatteva in sala di rianimazione. Ancora di più lo è ricevere la notizia che Leo non sarà dimenticato, ma portato nel cuore di tutti, trasmettendo tanto amore come solo lui sapeva fare, con quei suoi occhioni color mare che parlavano dell’infinito». Così i genitori di Leonardo, il bambino di Forio deceduto in seguito a delle complicanze respiratorie, hanno annunciato che nella sala d’attesa della rianimazione dell’ospedale Santobono, «dove abbiamo incontrato gli occhi di una seconda famiglia, ci saranno parole che ricorderanno il nostro Leo».

Lo scorso marzo, nello stesso giorno in cui l’Agenzia Italiana del Farmaco ha ufficializzato l’adozione del farmaco più costoso al mondo per tutti i bambini affetti da SMA1 fino a 21kg, il piccolo Leo non ha superato la battaglia più difficile dovuta ad altre complicazioni che da giorni lo tenevano in terapia intensiva. Leo è diventato un angelo, eppure ha già salvato migliaia di altri bambini qui sulla terra. Due giorni prima il piccolo Leo ha compiuto un anno all’ospedale Santobono di Napoli dove era ricoverato da qualche giorno in seguito a delle gravi difficoltà respiratorie. I genitori attraverso la pagina social “Uno SMAgliante LEOncino” creata per diffondere la battaglia di Leo. Anche dopo la prematura dipartita del piccolo Leo, Francesco e Francesca hanno portato avanti la pagina con aggiornamenti relativi alla malattia e sugli avvenimenti inerenti alle opzioni terapeutiche. i genitori di Leo hanno raccontato come sia «difficile morire di SMA, ma si possono creare tante complicazioni dal nulla, anche banali per una persona in salute, che possono essere però compromettenti per un corpicino delicato come quello del nostro Leo». Ed ancora: «Al di là di quanto è successo, Leo è vita. Ha insegnato tanto, soprattutto a dare, ad amare e a sorridere sempre nonostante tutto, perché un giorno senza un sorriso è un giorno non vissuto».

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