Una nuova mobilità per un’isola più verde
Ieri mattina presso il Polifunzionale di Fontana il convegno promosso da I Mobility Ischia alla presenza di amministratori locali e classe imprenditoriale. Nel mirino il progetto per costruire un territorio finalmente più green: riflettori sull’elettrico con tutti gli annessi e i connessi nell’iniziativa fortemente voluta dal “pioniere” Ferdinando Buono
DI ARIANNA ORLANDO
“La nuova mobilità per un’isola più verde” è il convegno di cui Ischia, proprio in questo momento, aveva più bisogno. Il progetto per un mondo più green ci riguarda senz’altro da vicino e ci include in una collaborazione effettiva in cui l’ecologia diventa un’occasione favorevole di convenienza. Quanti si lamentano del traffico ischitano? Quanti sono tristemente consapevoli che il quantitativo di auto sulla nostra isola grigio-verde è esorbitante? Quanti si accorgono che siamo circondati dal mare ma viviamo nella confusione automobilistica di una città? E di fronte a questi interrogativi (e constatazioni) senza remore il convegno di ieri, presso il polifunzionale di Fontana, promosso da I Mobility Ischia, sotto un sole pallido e placido, ci sembra una cosa buona e giusta. Gli interventi sono stati proficui, numerosi e interessanti: incalzanti soprattutto, dopo gli onori di casa e i saluti istituzionali del sindaco Irene Iacono che ha ricordato innanzitutto il valore culturale del centro polifunzionale e ha continuato con il dibattito intorno alla mobilità sostenibile rendendosi conto che questo è esattamente quel “dibattito attorno cui devono sedersi gli attori principali della transizione green”.
Presenti tra gli altri Gianni Elia e Luigi Di Vaia per il Comune di Ischia e Ilaria Ferrandino per Casamicciola. Ha moderato i lavori della conferenza Antonio Di Iorio che ha esordito in questo modo: “Vorrei dirvi che è un piacere presentare l’evento di oggi ma non è così perché anche Ischia, con un pizzico di coraggio, deve farsi strada per il cambiamento climatico che il mondo intero sta affrontando. Il brand di “isola verde”, di fatto, è in pericolo perché tale immagine non è esattamente congruente alla visione che i turisti percepiscono una volta appordati alla nostra terra. Le amministrazioni con gli imprenditori e i cittadini devono assumersi la responsabilità di un cambiamento culturale radicale. Pensare green significa di fatto ridurre la componente egoistica e privilegiare la collettività, ritenendo di primaria importanza l’idea di preservare l’ambiente per le generazioni future e lasciare loro un ambiente pieno di risorse e non privo di queste. Non avremmo forse il dovere, come ischitani ad esempio, di consegnare ai posteri un’isola persino più bella di quella che abbiamo trovato per primi?”. Il discorso è ruotato intorno ai benefici di ricorrere all’elettrico benché si sia notata e dibattuta anche la difficoltà economica che i più ritroverebbero nell’affrontare una scelta di questo tipo. I-mobility e la figura dell’ingegnere Ferdinando Buono sono pionieri del vivere elettrico per via della forte fiducia che provano verso questo ma la sinergia tra classe dirigente, classe imprenditoriale e cittadinanza-sebbene l’elettrico sia in in grado di garantire uno stile di vita migliore- sarebbe in questo caso fondamentale. Ma Ischia, così come è ora, è pronta a questo cambiamento epocale?
La presenza massiccia di imprenditori nella platea della conferenza è senz’altro un segnale positivo. A Ischia ci sono troppe macchine? Sì. L’elettrico migliorerebbe le cose? Assolutamente. E allora il decorso delle cose è semplice: sensibilizzarsi, cambiare, pensare di più in termini di tutti meno in termini di uno, pensare all’ambiente e al pianeta, credere nell’elettrico. “Il futuro che ci aspetta va in questa direzione e dobbiamo essere bravi a farci trovare pronti”. Uscire inoltre dal paradigma del possesso della macchina potrebbe essere d’aiuto così come lo sarebbe ricorrere di più al servizio dei mezzi pubblici e pretendere un suo miglioramento. Il discorso si è trattenuto su argomenti come la mobilità come servizio di condivisione, le prospettive della mobilità sull’isola di Ischia e le iniziative green a impatto sul turismo. “Il primo grande, grosso, unico problema di Ischia sia la mobilità affaticata dalle numerose macchine, dai mezzi di trasporto eccessivamente grandi, dai taxi che sono presenti sull’isola: siamo diventati una piattaforma di lamiere”: queste le parole di impegno del sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, secondo cui la prima necessità è quella di ridurre almeno del 50% il parco-macchine ischitano. Per questo motivo il sindaco pensa al car sharing, modo di passare dall’idea di possesso dell’auto all’uso dell’auto.
Tra le strade da seguire, la necessità di uscire dal paradigma del possesso della macchina che potrebbe essere d’aiuto così come lo sarebbe ricorrere maggiormente al trasporto pubblico
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Nel giorno del terzo compleanno di I-mobility, la cui mission è quella di rivoluzionare la mobilità sull’isola di Ischia, si verte ancora una volta il discorso sull’importanza dell’innovazione. L’importanza di preservare il verde e dirigersi verso una prospettiva green di pensiero è innanzitutto il primo vantaggio che possiamo esigere e per cui bisogna lottare e imporsi per limitare i danni di questa società umana contemporanea che ha conosciuto i piaceri della comodità dimenticandone però i danni. Al convegno ha partecipato anche una delegazione dell’Associazione Albergatori Isolaverde (aderente ad Assoturismo Confcommercio), il cui presidente Nicola Lombardi a margine dei lavori si è così espresso: “Siamo entusiasti di aver partecipato al convegno odierno sulla mobilità sostenibile, un tema cruciale per il futuro della nostra isola. La sostenibilità non è solo una scelta responsabile, ma una necessità per preservare la bellezza e l’unicità del nostro territorio, che rappresenta il cuore pulsante del turismo ischitano. Come Associazione Albergatori, ci siamo fatti promotori presso il Comune di Casamicciola di un progetto di mobilità sostenibile che prevede l’implementazione di navette ecologiche per collegare la parte bassa del comune con la zona alta, garantendo un servizio più comodo e meno impattante per residenti e turisti. Inoltre, abbiamo proposto un piano ambizioso per trasformare il sistema di trasporto locale con l’introduzione di taxi esclusivamente elettrici, accompagnando questa transizione con un programma di rottamazione dei veicoli a motore attualmente in uso. Questi progetti dimostrano il nostro impegno concreto nel rendere Ischia un modello di sostenibilità nel Mediterraneo. È fondamentale che istituzioni, operatori turistici e tecnici collaborino per creare soluzioni innovative che non solo migliorino la qualità della vita dei cittadini, ma anche l’esperienza di chi visita la nostra isola. Insieme, possiamo garantire un futuro migliore per le nostre comunità e preservare la bellezza del nostro territorio per le generazioni future“