Una donna nuova per tempi nuovi, ovvero la Beata Maria Lorenza Longo. Se ne parla domani a Villa Arbusto con una ospite d’eccezione: l’ischitana suor Rosa Lupoli
L’ AiParc C.T. diretto sull’isola d’Ischia dalla sua attivissima presidente Caterina Mazzella, allarga i suoi orizzonti e si affida alla preparazione delle sue socie per iniziative di ricerche storiche e di individuazione di personaggi illustri del passato che hanno avuto ruoli di primo piano nella società civile della nazione tramandandone esempi inimitabili di fattibilità e concretezza nel campo scientifico, economico, letterario, artistico e spirituale. Così alla socia dott. ssa archeologa Mariangela Catuogno, responsabile Commissione Archeologia C.T. AiParc Isola d’Ischia è venuta in mente l’dea di organizzare per domani alle pore 18,30, in nome e per conto dell’ Associazione presieduta da Caterina Mazzella a Villa Arbusto di Lacco Amen. un particolare incontro culturale avendo per tema la “scoperta” di una personalità così centrale nella Napoli catalana e delle sue opere, ovvero “Una donna nuova per tempi nuovi: Beata Maria Lorenza Longo”.
Del resto la finalità meritoria dell’ Associazio è qui ulteriormente spiegata molto bene dalla stessa presidente Caterina Mazzella che nel merito ci ha rilasciato suo personale seguente pensiero: “Rientra tra le finalità della AIParc ( Associazione italiana dei Parchi Culturali) quella di approfondire la conoscenza di figure del passato che abbiano influito sullo sviluppo socio culturale del territorio .E, rientra nella metodologia di lavoro del nostro sodalizio( fondato nel febbraio 2021) attuare sinergie con le Istituzioni del territorio- in questo caso Comune di Lacco Ameno e Museo di Pithecusae- per il raggiungimento degli obiettivi che di volta in volta ci poniamo.
Fondamentale punto di forza per la programmazione di iniziative ed eventi sono le competenze dei nostri associati: l evento sulla Beata Maria Lorenza Longo e’ stato ideato proposto e curato dalla dott Mariangela Catuogno,archeologa e storica esperta,Consigliera e Responsabile Comm Archeologia del CT Aiparc Ischia. Le capacità relazionali della dott Catuogno hanno sapientemente coinvolto la maggiore ” promoter” della Beata Longo” ,ovvero Suor Rosà Lupoli ischitana e Abbadessa delle Monache Cappuccine di Napoli( nel famoso Monastero delle 33, vicino all Ospedale degli Incurabili). Si evince che certamente sara’ un incontro imperdibile ed unico,sulla scia delle tante attività poste in essere da Aiparc- da ricordare la lectio del avv Giovannino Di Meglio sulla Beata Maria Cristina di Savoia- altra figura femminile che ha operato a Napoli a favore delle donne e degli indigenti. Incontro imperdibile quindi per disvelare dall oblio e far conoscere una straordinaria ed innovativa figura femminile del primo 500 a Napoli”. «Proveremo a raccontare una figura femminile davvero fuori dal comune» ci anticipa l’archeologa Mariangela Catuogno.
«Una personalità che attraversò la prima metà del ‘500 ricoprendo sempre un ruolo di primo piano. Anzitutto come sposa di Joan Lonc, nobiluomo catalano presente nel catalogo dei Reggenti napoletani, quindi intessendo una serie di relazioni con la nobiltà e con personaggi di spicco del tempo; poi, rimasta vedova e guarita da una grave malattia dopo un pellegrinaggio al Santuario di Loreto, dedicandosi totalmente a una spiritualità sincera, operativa, sempre al servizio degli ultimi e dei più bisognosi. A lei si deve l’istituzione dell’Ospedale degli Incurabili, con un approccio essenzialmente laico che ne favorì l’autosufficienza, facendolo diventare uno dei centri medici più importanti del Meridione. In prima linea nella cura dei malati, soprattutto prostitute e reietti, del ‘mal franzese’: la sifilide, all’epoca diffusissima».
All’ incontro di domani a Villa Arbusto moderato dalla dott.ssa Mariangela Catuogno, sarà presente un’ospite d’eccezione: Suor Rosa Lupoli, Abbadessa delle Monache Cappuccine di Napoli. ischitana, un’antica passione per lo sport, ma soprattutto autrice di un volume, “Dal grido degli ultimi al silenzio di Dio” (edizioni Colonnese), che, attraverso una puntuale e accurata documentazione d’archivio, restituisce alla contemporaneità lo spessore umano, sociale e religioso di Maria Lorenza Longo. Una personalità che ha lasciato un segno indelebile nel cuore del centro antico di Napoli grazie a due opere: l’Ospedale degli Incurabili e il Monastero delle Cappuccine. Il suo reliquiario comprende un frammento di osso del cranio.Quando Suor Rosa Lupoli apprese che finalmente la fondatrice del suo Ordine Suor Maria Lorenza Longo sarebbe presto fiventata Beata, noi avemmo cosi a scrivere: La nostra Suora Rosa Lupoli, ischtana doc è proprio figlia della chiesa, sposata con Dio e benefattrice spirituale e materiale dei bisognevoli.
Oggi Suor Rosa è felice come non mai per una bella notizia che l’ha colta di sorpresa quando pensava che la buona novella potesse ancora tardare a venire,.visto che l’attesa durava da ben 139 anni. La venerabile Maria Lorenza Longo Requenses sarà presto beata. La bella notizie gliela comunicata dal Vaticano il Postulatore generale. Queste le parole di Suor Rosa Lupoli nell’annunciare la notizia. “Difficile condividere la gioia, afferma Suor Rosa Lupoli, ma dopo 139 anni abbiamo ricevuto la notizia tanto attesa che il miracolo da noi presentato è stato approvato all’unanimità dai sette medici della consulta della Congregazione per le cause dei santi. Il Postulatore generale comunicandomi la notizia mi ha detto di cominciare a pensare alla data della beatificazione e alla data della memoria liturgica. Grazie a quanti ci sono stati vicini e ci hanno sostenuto! L’anno prossimo di questi giorni tutti insieme gioiremo per la beatificazione della venerabile Maria Lorenza Longo fondatrice dell’ospedale Incurabili di Napoli e delle monache cappuccine sparse in tutto il mondo!!!”.
Riassumo la sua sua storia. Maria Lorenza Longo Requenses (Lleida?, 1463 circa – Napoli, 1539) è stata una religiosa spagnola italiana, fondatrice dell’Ordine delle monache clarisse cappuccine. Pur non essendo nobile Maria apparteneva sicuramente ad una famiglia di alto rango e sposò nel 1483 Joan LLonc, vice reggente della cancelleria di Ferdinando II d’Aragona, e nel 1506, con tre figli, seguì il marito a Napoli: rimase vedova poco tempo dopo, poco prima del 1509. Affetta sin dalla giovinezza da una forma di artrite reumatoide, causata dall’avvelenamento di una serva, che le impediva l’uso della mani e dei piedi, nel 1510 si recò in pellegrinaggio al santuario della Santa Casa di Loreto, per impetrare la grazia della guarigione: guarita, entrò nel Terz’ordine secolare di San Francesco assumendo il nome di Maria Lorenza. Dopo essere tornata a Napoli, insieme al suo lavoro di tutrice e governante della contessa di Avellino Maria de Cardona iniziò a prestare servizio presso l’ospedale di San Nicola al Molo presso il Castel Novo, ma poi ebbe l’idea di fondarne uno nuovo per soddisfare le richieste dei sempre più numerosi infermi.
Grazie al sostegno dei suoi potenti amici, e all’ispirazione di Ettore Vernazza, notaio genovese fondò l’ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili, presso porta San Gennaro, inaugurato il 23 marzo del 1522: per intercessione del vescovo di Chieti Gian Pietro Carafa, l’ospedale ottenne numerosi privilegi dai papi Leone X ed Adriano VI; i suoi statuti vennero approvati da papa Clemente VII con la bolla Ex supernae dispositionis dell’11 dicembre 1523. La Longo fu governatrice dell’ospedale per dieci anni. Nel 1533, dopo l’arrivo dei chierici regolari teatini a Napoli, la Longo scelse come suo confessore Gaetano di Thiene, grazie al quale maturò l’idea di abbandonare la direzione dell’ospedale per fondare un monastero di vita contemplativa : il 19 febbraio 1535, con la bolla Debitum Pastoralis Officii, ottenne da papa Paolo III il consenso alla fondazione di un nuovo monastero sottoposto alla Regola di Santa Chiara del 1253. Il monastero, detto “di Santa Maria in Gerusalemme”, ebbe la sua prima sede in alcuni locali annessi all’ospedale degli Incurabili. I padri teatini assunsero la direzione spirituale delle religiose. Il 30 aprile del 1536, con la bolla Alias nos, il pontefice concesse alla Longo di elevare il numero delle monache a trentatré, in omaggio agli anni di vita terrena di Gesù.
Nel 1538 le monache abbandonarono la loro prima sede per la chiesa di Santa Maria della Stalletta, trasformato nel protomonastero di Santa Maria in Gerusalemme: la direzione delle monache passò ai frati cappuccini, adottandone alcune costumanze insieme alla I regola di Santa Chiara e le costituzione di Santa Colette di Corbie. Il legame tra le monache della Longo ed i cappuccini venne definitivamente sancito col motu proprio di paolo III Cum Monasterium del 10 dicembre 1538. In altri locali messi a disposizione da Maria Ajerba, duchessa di Termoli furono accolte alcune prostitute che presso l’ospedale erano guarite dalla sifilide e si erano convertite e per questo con Decreto della Penitenzieria apostolica ,nel 1537 venne fondato il monastero “delle Pentite” diretto dalla stessa Ajerbo. Maria Lorenza Longo, dopo un collasso, nel 1539 abbandonò la carica di abbadessa che ricopriva dalla fondazione: morì nello stesso anno in ottobre dopo aver nominato sua successora Madre Vittoria D’Afflitto Il 9 ottobre 2017 papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto che ne riconosce le virtù eroiche per cui è venerabile. Quindi stando alla notizia che vuole La fondatrice dell’ordine delle Cappuccine e dell’ospedale Incurabili di Napoli Suor Maria Lorenza Longo diventare presto beata , vi sarà ora l’ultimo iter del lungo processo da seguire che vedrà la nostra Suor Rosa Lupoli in prima fila nella preparazione della festa presumibilmente per ottobre del prossimo anno. Per dirla tutta, Suor Rosa Lupoli è l’orgoglio dell’isola. Questo infine l’iter del pfocesso di beatificazione fino alla nomina: Il 9 ottobre 2017 papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto di riconoscimento delle virtù eroiche di Lorenza Longo[9]. Il 10 ottobre 2019 la consulta medica espresse parere positivo sulla positio Super miro, che il 18 febbraio 2020 ricevette parere favorevole unanime anche dalla consulta teologica.Il 9 ottobre 2021 è stata proclamata beata nella cattedrale di Napoli, durante una celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi. [10]. La memoria liturgica ricorre il 21 ottobre. Il suo reliquiario comprende un frammento di osso del cranio.
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Fotoricerca ed Elaborazione Di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter