CRONACAPRIMO PIANO

Un Re a Ischia, si presenta il nuovo dirigente della PS

Ieri mattina presso gli uffici del commissariato di polizia l’incontro del vicequestore Ciro Re con gli operatori della stampa locale. Un curriculum di tutto rispetto per un funzionario navigato e dalle idee già chiare. Prevenzione, repressione, vicinanza ai cittadini e la voglia di incidere su movida, bullismo. La priorità resta garantire la sicurezza agli isolani e ai turisti

Un incontro informale, piacevole, nel quale ha voluto raccontare e raccontarsi, complimentandosi anche con i suoi interlocutori che sul suo passato e sul suo excursus professionale erano debitamente informati. In tempi di avanzate tecnologie, d’altronde, nulla è impossibile ma il primo faccia a faccia tra il nuovo dirigente del commissariato di polizia di Ischia, Ciro Re, e i giornalisti ischitani, hanno subito lasciato intuire come si sia voluti andare nel segno della discontinuità: non un dirigente che dell’isola vuole fare un trampolino di lancio, ma un poliziotto dall’invidiabile curriculum e che per Ischia rappresenterà sicuramente un valore aggiunto. I riconoscimenti affissi alla parete sono tanti, lui ha voluto esporli tutti come fa ogni qualvolta cambia incarico e sede, e non a caso il cronista scherzando – ma non troppo – ha voluto osservare che di solo trasloco spenderà un capitale. Ma ogni pergamena, ha voluto ricordare Re, rappresenta un ricordo e guardarli e fare un tuffo nel passato serve spesso anche per conservare intatto l’entusiasmo nello svolgere la propria professione. “Può sembrare assurdo, ma io voglio che il personale vada a casa scontento che la giornata di lavoro è finita: se si lavora bene e in maniera serena, si dà sempre qualcosa in più”. Una sorta di mantra per un uomo che da dirigente della Digos è stato oggetto anche di pesanti minacce, che si è occupato di polizia postale, di formazione del personale, poi l’incarico a Napoli al commissariato di San Carlo Arena (non proprio Berverly Hills, non crediamo ci sia bisogno di sottolinearlo) prima del trasferimento a Ischia. Insomma, un dirigente “fatto”, senza se e senza ma.

Sull’approccio con la realtà ischitana le idee sono chiare. Anche perché prima di incontrare tutti gli attori del territorio (compreso gli stessi sindaci, ieri ha fatto capolino in commissariato Giovan Battista Castagna, che martedì si trovava a Napoli per l’incontro con il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini), partendo dai suoi colleghi delle forze dell’ordine e passando anche per il mondo associazionistico – gli appuntamenti proseguiranno anche nei prossimi giorni – Ciro Re si è intrattenuto a fare riunioni su riunioni con il suo personale proprio per conoscere a menadito il territorio nel quale si troverà ad operare. “Dobbiamo vendere sicurezza – spiega – facendo in modo che il cittadino possa avere la possibilità di scendere in strada sempre, anche alle quattro del mattino, senza alcun timore. E tutto questo può essere possibile solo se saremo squadra”. Un altro comandamento, poi quando gli chiediamo cosa significherà lavorare in una realtà turistica e che per questo si muove a “folate” risponde così: “Bisognerà capire affondare in maniera più ficcante. Sull’isola arriveranno presto due motoveicoli leggeri, per le piccole strade isolane. Lo faremo senza essere invasivi, ovviamente. Io punto sulla qualità dell’azione, bisogna essere efficaci ma senza voler apparire a tutti i costi”. Ciro Re è appena all’alba del suo percorso ischitano, ma anche quando gli chiediamo qual è il segno che vorrebbe lasciare sull’isola non mostra esitazioni e risponde in un attimo: “Un bel ricordo, non c’è dubbio. Così come mi è successo nelle Marche ma anche nella mia esperienza napoletana. Certo, Ischia è ancora una realtà tranquilla ma molti mi dicono che per ovvi motivi non può essere considerata più l’isola felice di un tempo. E’ facile riscontrare storie legate a codice rosso, lo spaccio di droga è in costante ascesa, ma la sfida è di quelle intriganti e di questo ringrazio il Questore. Qui porto il know how, le conoscenze e l’esperienza maturata in 32 anni di servizio, spero di creare un ottimo rapporto con la cittadinanza. Gli ischitani devono capire che noi non siamo l’altro, la controparte, o addirittura il nemico pronto a sanzionare a tutti i costi. Noi rispettiamo e rispetteremo sempre tutti, anche le persone che magari hanno commesso degli errori. Professionalità, correttezza ed educazione sono principi inderogabili, la gente deve sentirci vicini”.

I colleghi gli ricordano di essere cintura nera di Judo, e che all’interno del commissariato opera il papà di una giovanissima campionessa quale Michela Terranova: “Il judo è uno sport impegnativo, che costa fatica e dove non esistono paura per il sacrificio e dolore e soprattutto – particolare non trascurabile – dove non si guadagna nulla e questo lo rende sport nell’accezione più nobile del termine”, spiega Ciro Re con un pizzico di orgoglio. Il discorso poi scivola sul mondo by night: “La chiamano mala movida – spiega il dirigente – ne ho parlato anche con i sindaci. Intensificheremo i controlli già da oggi (ieri per chi legge, ndr), di questo me ne sono reso conto ma conosco bene il settore. Me ne sono occupato anche a Napoli dove per dimensione i problemi erano diversi. Sensibilizzeremo gli esercizi commerciali per invitare i commercianti a non somministrare bevande alcoliche ai minori: saranno effettuati servizi di prevenzione, sono consapevole che l’economia deve riprendere a correre ma così come a Napoli vorrei che gli operatori del terziario fossero le nostre prime sentinelle”. Gli chiediamo che idea si è fatta, nel corso di questa iniziale e breve permanenza ischitana, dei tanti incidenti stradali mortali che hanno funestato il tessuto isolano negli ultimi dieci anni ed anche a ritroso: “La collega (Maria Antonietta Ferrara, ndr) ha lavorato a un progetto per l’installazione di telecamere sul territorio, che possono essere utilizzate come deterrente. Vorrei fare un qualcosa in più, procedendo con la polizia municipale ad istituire dei posti fissi con l’intento di far comprendere ai cittadini che in quei punti specifici bisogna guidare senza pigiare troppo il piede sull’acceleratore”.

Il passato in Polizia Postale fa scivolare il discorso anche su fenomeni molto diffusi come bullismo e cyberbullismo che imperano specialmente in ambiente scolastico. Ciro Re ha naturalmente le idee chiare: “Cercheremo di far conoscere questo mondo al di là di quello che già si conosce, cercando di far capire chi è il mostro che spesso si nasconde dietro uno schermo e magari si mostra come un innocente fanciullo per conquistare la fiducia del prossimo. Il progetto è quello di portare dei tecnici esperti nelle scuole, spero che venga accolto da tutti gli istituti presenti sul territorio. La tecnologia è e sarà il futuro e non possiamo far niente per fermarlo, ma istruire e mettere in guardia specialmente i più giovani è una missione alla quale ci dedicheremo senza lesinare energie”.

Foto Franco Trani

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Corry54

Tranquilli, sarà RE solo di cognome, poi divebterà sudditro dei poteri forti dell’isola, capisce ammè

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Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex