di Isabella Puca
Ischia – Il cuore grande di Ischia è esploso d’amore ancora una volta. L’isola non è rimasta indifferente, infatti, dinanzi al dramma che sta vivendo il centro Italia, martoriato dallo scorso agosto da continue e spaventose scosse di terremoto. Sin da quando è partita l’emergenza gli isolani hanno raccolto quanto più possibile, tra viveri, giocattoli e indumenti da inviare alle zone terremotate e, con l’arrivo del Natale, hanno continuato a non dimenticarsi di chi era costretto a festeggiarlo nel freddo di una tenda, lontano dalla propria casa. Tante le iniziative come quella che ha visto Federalberghi premiare durante la cerimonia del “premio fedeltà” con un cesto di prodotti norcini oppure quella privata di Villa Maria dove, con la visita del presepe, era possibile inviare un sms alla protezione civile in favore della ricostruzione delle zone terremotate. A chiamarci, qualche tempo fa, è stata Silvia Cappucci, una giovane insegnante umbra; una telefonata certamente inaspettata che ha però chiarito però il senso delle distanze: noi non siamo poi così lontani dal cuore verde d’Italia, l’Umbria, la loro sofferenza in questi momenti difficili caratterizzati da forti scosse di terremoto, è anche la nostra. Il motivo della chiamata è legato a un videomessaggio con il quale i tanti amici dell’Umbria hanno voluto inviare gli auguri di Natale alla nostra comunità e non solo.
In un momento critico per l’Umbria, data la situazione post terremoto, alcuni ragazzi, amici e colleghi, gestori di attività ricettive e ristorative turistiche, hanno deciso di incontrarsi per decidere cosa poter fare per la loro regione, al fine di ripartire e aiutare le popolazioni e le persone che conoscono che stanno vivendo un momento di disagio. Da qui, lo scorso 6 Dicembre, l’incontro tra Claudio Mencaroni, Nunzia ed Anna Frustagatti, Ferdinando Rossi, Silvia Cappucci e Cinzia Rosati che, virtualmente, hanno dato vita a un confronto per mettere le proprie idee a disposizione degli altri, e istaurare così un’autentica relazione di cooperazione e collaborazione tra parti. Insieme hanno pensato di promuovere la propria regione attraverso un video amatoriale per dimostrare all’Italia e non solo, che l’Umbria, Cuore Verde di Italia, è un cuore pulsante, vivo, e che le attività commerciali vorrebbero tornare ad ospitare chiunque desideri venire a visitarla e chiunque si voglia spostare al suo interno. «I video – ha raccontato Silvia – sono stati messi miracolosamente insieme da Maurizio Conti, responsabile, produttore e gestore del canale YouTube “CliKKami Web”, che si occupa di promozione di strutture ed eventi grazie all’ausilio di droni di alto livello. Nei vari spezzoni si possono riconoscere i visi degli abitanti e dei gestori di attività delle città in cui sono stati girati, inoltre, si possono leggere i nomi dei principali paesi che hanno collaborato indirettamente e direttamente alla realizzazione di questo umile prodotto». Alla fine del video un piccolo invito a visitare l’Umbria anche da parte di Alfiero Toppetti, noto attore umbro, premiato nel 2015 durante l’evento: “Umbri a Roma per Cinema e Televisione”, che di recente personifica il fondatore della ditta Sapori nella pubblicità che sta girando in internet e che ha lavorato in molti film di Pupi Avati.
Per tutta la durata delle scorse festività natalizie, il video “Buon Natale dal cuore Verde d’Italia” presente su youtube, ha fatto il giro del mondo raccogliendo migliaia di visualizzazioni. «Questa esperienza cooperativa – ha detto ancora Silvia – e collaborativa è stata molto utile, coinvolgente ed appassionante, sia per le parti che lo hanno messo in opera sia per chi ha partecipato inviando i cortometraggi. Vivere un contesto associativo non vuol dire delegare agli altri qualcosa di cui usufruirne puramente ma, invece, fare di persona ciò che ci possa far sentire partecipi di un progetto condiviso e vissuto, mettendo a disposizione dell’altro le proprie capacità e competenze, nonché strategie di risoluzione, per provare la gioia di aver realizzato qualcosa di proficuo e duraturo. Al giorno d’oggi purtroppo tali iniziative sono poche perché in molti si pensa al proprio orticello senza vedere al di là del proprio naso, senza capire che l’altro non è nostro nemico ma bensì nostro alleato, in un periodo in cui non deve vincere chi taglia il traguardo per primo ma solo chi aiuta l’altro ad arrivare insieme a lui».