Udienza inutile e rischiosa, l’avvocato “diserta” il tribunale
Una nota dura, dai contenuti tutt’altro che soft. E’ quella indirizzata dall’avvocato penalista ischitano Antonio De Girolamo al giudice monocratico della sezione distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli Felice Angelo Pizzi. Il noto legale fa riferimento all’udienza penale in programma nella giornata di oggi e rappresenta al giudice “che eviterò di partecipare a detta udienza onde presenziare al cosiddetto ‘rinvio in presenza’ previsto dal decreto del presidente del tribunale n. 140/2020 del 3 giugno u.s. Sento però il dovere di motivare le ragioni che presiedono a tale comunque sofferta decisione (mai come in questo caso ‘sofferta’ ha un suo perché, atteso che dopo quasi un anno un giudice togato è stato stabilmente assegnato al settore penale della sezione distaccata di Ischia ed almeno un saluto ed un augurio di buon lavoro da un penalista come me sarebbe stato doveroso…”.
De Girolamo passa poi ad elencare e riassumere i punti che lo porteranno a non essere presente oggi presso gli uffici di via Michele Mazzella: “Trovo assolutamente poco rispettoso per la mia dignità professionale dovermi recare in tribunale solo per sentirmi dire che il processo sarà inviato al…, laddove con una semplice pec da parte della cancelleria lo avrei saputo ugualmente; ignoro se il 12 giugno (oggi per chi legge, ndr) Ella tratterà alcuni processi (ma dalla visura del sito del Tribunale di Napoli non mi pare proprio) e pertanto trovo quantomeno singolare che un giudice debba recarsi a Ischia solo per leggere delle date di rinvio che ben potevano (e dovevano) essere comunicate dalla cancelleria; il presidente del tribunale nel citato decreto stabilisce che i processi non inclusi tra quelli da trattare saranno rinviati in udienza nella fascia oraria dalle ore 9 alle ore 10.30 e che i difensori avranno cura di recarsi in tribunale nel rigoroso rispetto dell’orario di fissazione loro comunicato e potranno (grazie!) sostare nelle aree antistanti l’aula di udienza osservando il prescritto distanziamento sociale ed usando i dispositivi di protezione individuale”.
Nel passaggio successivo l’avvocato Antonio De Girolamo mette in dito nella piaga e rincarando la dose aggiunge: “Orbene, se non avessi appreso dai media di un sopralluogo che il presidente del tribunale ha fatto qualche tempo fa presso la sezione distaccata di Ischia, potrei ipotizzare una mera sconoscenza dello stato dei luoghi, ma purtroppo così non è: ed allora, ipotizzando una quindicina di processi fissati per il 12 giugno, alcuni con più imputati, tutti da rinviare (quindi in orario compreso tra le ore 9 e le ore 10.30) e la contemporanea presenza di uno o più difensore per ognuno di essi, nonché di eventuale patrocinatori di parte civile, mi risulta difficile pensare ad un benché minimo ‘prescritto distanziamento sociale’ che possa essere osservato nell’adrone del tribunale, cioè nell’area antistante l’aula di udienza. Il penalista isolano non ha ancora concluso: “Ignoro inoltre se per tale occasione – scrive rivolgendosi al giudice – all’ingresso del tribunale sarà stato attivato il controllo della temperatura corporea (sicuramente fino ad oggi non lo è stato) così come pure se verrà effettuata la preventiva sanificazione dell’aula di udienza e delle suppellettili ivi poste, microfoni compresi”. Poi arriva la fin troppo scontata conclusione: “Alla luce di quanto sin qui esposto, Le chiedo di voler trasmettere la presente al presidente del Tribunale di Napoli affinché venga valutata la revoca del citato decreto n. 140/2020 con specifico riferimento alle udienze penali da tenersi nell’immediato futuro presso la sezione distaccata di Ischia ed alla sola parte relativa ai cosiddetti rinvii in presenza”.