Ghirelli chiama a raccolta i termalisti dell’isola d’Ischia. L’amministratore dell’Evi ha fissato per domani 3 settembre, alle ore 15.30, un incontro presso la sede centrale dell’ente in via Leonardo Mazzella a Ischia.
L’oggetto della riunione è la discussione sulle problematiche relative al Piano Regionale di Tutela delle Acque. Lo scorso 12 agosto, sul bollettino ufficiale della Campania è stato pubblicato l’avviso di avvio della fase di consultazione relativa alla proposta del Piano di tutela delle acque della Regione: si tratta della cosiddetta procedura Vas, dove la sigla sta per “valutazione ambientale strategica”. Entro sessanta giorni da quella data è consentito a chiunque sia interessato di proporre richieste o presentare osservazioni relative al citato piano. Per questo motivo, nella riunione indetta da Ghirelli, a cui sono invitati anche i sindaci, bisognerà definire un documento comune da trasmettere all’Unità Operativa Dirigenziale di Tutela delle acque e gestione della risorsa idrica regionale. L’amministratore ha già partecipato a un incontro propedeutico, lo scorso 26 agosto, presso la Regione Campania.
Lo scorso 5 agosto, con apposito decreto dirigenziale, il dottor Michele Palmieri, dirigente regionale, ha varato la presa d’atto dei documenti costituenti il Piano di tutela delle acque (Pta) e degli atti necessari per l’espletamento delle procedure Vas. La prima edizione del Pta della Regione Campania era stata adottata nel 2007 con Delibera di Giunta Regionale. Tale Piano, redatto dalla Sogesid SpA nell’ambito della Convenzione Regione Campania – Sogesid S.p.A. – rep. n. 13360 del 26 marzo 2003, fu elaborato secondo i criteri stabiliti dal D.lgs. 152/1999; l’iter di approvazione del Piano, pur avendo avviato una fase di VAS, non era stato poi completato in quanto sono progressivamente intervenute importanti modifiche al quadro di riferimento normativo comunitario, nazionale e regionale.
Proprio allo scopo di adeguare la documentazione dell’adottato PTA alle sopraggiunte prescrizioni normative, sono state effettuate, nel lasso di tempo intercorso una serie di attività a valere sulla medesima Convenzione prorogata con atti del 22 marzo 2006, del 26 marzo 2009 e del 12 aprile 2011, sulla base di Programmi Operativi redatti d’intesa tra la Sogesid S.p.A. e gli uffici regionali competenti. La Sogesid S.p.A. h poia proposto un nuovo Programma Operativo n. 406199 del 12 giugno 2017, approvato dal Direttore Generale per l’Ambiente, Difesa del Suolo e l’Ecosistema per l’adeguamento del PTA all’attuale scenario normativo, svolgendo anche le funzioni di soggetto che predispone il Piano in ambito VAS. Con deliberazione n. 830 del 28/12/2017, pubblicata sul BURC n. 6 del gennaio 2018, la Giunta regionale ha disposto l’avvio della fase di consultazione pubblica ai sensi dell’art.122 del D. Lgs. 152/2006 del documento “Progetto Di Piano – Struttura e Strategia del Piano di Tutela delle Acque della Regione Campania” che individua la strategia e gli obiettivi per la Pianificazione di settore in coerenza con la realtà territoriale della Regione Campania. Con nota del 24/05/2018, la Regione Campania ha dato avvio al Processo di Vas. Con la trasmissione e pubblicazione sul sito istituzionale, dell’avviso di pubblicazione, mettendo a disposizione dei vari soggetti coinvolti, il Rapporto Preliminare ed il Progetto di Piano.
Intanto sono stati attivati proficui tavoli di confronto e di copianificazione con i vari soggetti cointeressati alla risorsa idrica in primis ARPAC, DAM ed EIC e non ultimo l’IZSM, e sono stati acquisiti i dati ad oggi disponibili per la definizione dello “stato di qualità” dei corpi idrici individuati nell’ambito degli elaborati costituenti il PTA ed altre elaborazione previste nell’ambito dei decreti attuativi del dlgvo 152/06. Va tenuto conto che fanno parte integrante del PTA oltre agli elaborati descrittivi, anche le norme tecniche di attuazione (NTA), necessarie per la gestione degli usi dei corpi idrici, nonché un programma di misure strutturali e non strutturali finalizzate a rimuovere e a mitigare le criticità rilevate dall’analisi pressione/impatti per quei corpi idrici che non hanno raggiunto lo stato di qualità buono al 2015.
Con tale strumento sono state poste le basi per una migliore strutturazione della rete ARPAC per affrontare criticità e problematiche relative a acquiferi multi falda di pianura; valori di fondo, nitrati, ecc., ma è anche uno strumento, nel suo insieme, come definito nel preliminare di Piano, che individua la strategia e gli obiettivi per la Pianificazione di settore in coerenza con la realtà territoriale della Regione Campania.