Proprio su queste colonne alcuni giorni fa vi avevamo proposto un articolo dal titolo “A Pasqua vieni a Ischia, è quasi gratis” e, si badi bene, non era una provocazione, bensì l’offerta proposta dal sito internet piratinviaggio.com per trascorrere le vacanze pasquali sulla nostra isola. Inoltre, nella descrizione dell’offerta si leggeva testualmente: “Cari Pirati, oggi vi proponiamo un soggiorno di puro relax nella meravigliosa isola di Ischia, all’insegna anche del risparmio assoluto! Per farvi trascorre un soggiorno davvero economico ma senza rinunciare alla qualità, abbiamo selezionato un hotel a conduzione familiare, che vanta tariffe davvero eccezionali!
Ci sono tante opzioni disponibili last minute e sino a primavera inoltrata, anche per Pasqua, Pasquetta, 25 Aprile e Primo Maggio! Non aspettate che le disponibilità si esauriscano, concedetevi questa vacanza quasi regalata a tariffe super sia per coppie che gruppi o famiglie”. Sicuramente ognuno è libero di fare i prezzi che vuole, ma è inevitabile che dopo una simile offerta si siano scatenate una serie di indignazioni da parte di alcuni volti dell’isola che non vogliono vedere sprofondare Ischia nel baratro del low cost. In effetti, 10,50 euro è una tariffa estremamente bassa considerando che Pasqua quest’anno, almeno a livello temporale, è collocata in una data piuttosto avanzata del calendario in cui sull’isola si comincia a parlare già di media o alta stagione. Non sta a noi comunque fare le riflessioni del caso perché il nostro compito è quello di dare le notizie e di mettere in luce i problemi che riguardano il tessuto sociale. Possiamo però dare la parola a chi è nel settore alberghiero o a chi si interfaccia con esso per cercare di capire quali siano le motivazioni che spingono a fare offerte irrisorie per un pernottamento. Così, abbiamo deciso di ascoltare le dichiarazioni di alcuni esponenti dell’hotellerie, delle istituzioni e dei commercianti.