Turismo, se l’isola deve davvero rassegnarsi al low cost
Dopo l’offerta choc di 10,50 euro a persona per un pernottamento a Ischia abbiamo raccolto le amare considerazioni di albergatori, commercianti e istituzioni su quanto sia grave il danno in termini di immagine
Proprio su queste colonne alcuni giorni fa vi avevamo proposto un articolo dal titolo “A Pasqua vieni a Ischia, è quasi gratis” e, si badi bene, non era una provocazione, bensì l’offerta proposta dal sito internet piratinviaggio.com per trascorrere le vacanze pasquali sulla nostra isola. Inoltre, nella descrizione dell’offerta si leggeva testualmente: “Cari Pirati, oggi vi proponiamo un soggiorno di puro relax nella meravigliosa isola di Ischia, all’insegna anche del risparmio assoluto! Per farvi trascorre un soggiorno davvero economico ma senza rinunciare alla qualità, abbiamo selezionato un hotel a conduzione familiare, che vanta tariffe davvero eccezionali!
Ci sono tante opzioni disponibili last minute e sino a primavera inoltrata, anche per Pasqua, Pasquetta, 25 Aprile e Primo Maggio! Non aspettate che le disponibilità si esauriscano, concedetevi questa vacanza quasi regalata a tariffe super sia per coppie che gruppi o famiglie”. Sicuramente ognuno è libero di fare i prezzi che vuole, ma è inevitabile che dopo una simile offerta si siano scatenate una serie di indignazioni da parte di alcuni volti dell’isola che non vogliono vedere sprofondare Ischia nel baratro del low cost. In effetti, 10,50 euro è una tariffa estremamente bassa considerando che Pasqua quest’anno, almeno a livello temporale, è collocata in una data piuttosto avanzata del calendario in cui sull’isola si comincia a parlare già di media o alta stagione. Non sta a noi comunque fare le riflessioni del caso perché il nostro compito è quello di dare le notizie e di mettere in luce i problemi che riguardano il tessuto sociale. Possiamo però dare la parola a chi è nel settore alberghiero o a chi si interfaccia con esso per cercare di capire quali siano le motivazioni che spingono a fare offerte irrisorie per un pernottamento. Così, abbiamo deciso di ascoltare le dichiarazioni di alcuni esponenti dell’hotellerie, delle istituzioni e dei commercianti.
Non è che si deve rassegnare al low cost si è già rassegnata al low cost
A dirla tutta c’è anche peggio: bassi non abitabili affittati a nero ai vacanzieri napoletani che dormono con due turni: nonni e genitori di notte e nipoti di giorno!
non ci vuole la zinghera per indovinare il perche’-ad ischia c è un altro giornale locale che sta descrivendo la verita e la situazione di tantissimi imprenditori dell isola-purtroppo servono soldi -per tanto non si guarda a niente-neppure al
la dignita’
Ogni anno l’isola perde un colpo, sempre più in basso, ma l’importante e alla sera avere la cassa piena, contenti loro contenti tutti. L’isola è destinata alla povertà piùà schifosa, quella dei turisti peggiori, volgari violenti contrabbandieri droghieri,e quant’altro. Se va bene cosi tenitaville caro caro sta munnezza e turismo