Turismo, facciamo le “carte” alla stagione che verrà
L’estate è ancora molto lontana, la Pasqua meno, e allora siamo andati a sentire gli addetti ai lavori. Abbiamo chiesto ad alcuni volti noti dell’isola quali sono le aspettative e gli auspici per la stagione turistica
L’isola d’Ischia, piaccia o no, vive dei mesi estivi e del turismo che ne deriva. Certo, una volta si apriva a Pasqua e si lavorava alacremente per 8-9 mesi, mentre adesso bisogna accontentarsi di 4-5 mesi per poi assistere a una lenta e desolante desertificazione con i turisti che in inverno preferiscono altre destinazioni, nonostante a Ischia ci siano notevoli ricchezze (vedi le terme, i luoghi di interesse culturale e i percorsi naturalistici). Manca evidentemente una comunione d’intenti tra le amministrazioni locali e le associazioni di categoria nel creare le condizioni e i presupposti per restare aperti anche nei mesi invernali. Ad ogni modo, l’estate è all’orizzonte ed è necessario attrezzarsi per affrontare la nuova stagione turistica che, sotto certi aspetti, si preannuncia simile a quella dell’anno scorso. Per avere un quadro più chiaro della situazione abbiamo parlato con alcune persone, cercando di carpire quali sono le previsioni e le aspettative.