CRONACAPRIMO PIANO

Truffa ai nonni, il nipote: «Gli hanno strappato una parte di vita»

Le toccanti parole di Daniele Leardini a Il Golfo, il racconto del raggiro nei particolari e poi un accorato appello per la coppia di anziani: «Aiutatemi a ridar loro un minimo di fiducia»

In alcuni giorni sono già stati raccolti migliaia di euro. Ma per arrivare a 15mila euro manca ancora tanto. Le somme sono quelle raccolte con un crowdfunding lanciato on line per ridare ai nonni di Claudia e Daniele la somma sottratta da alcuni truffatori. «Siamo i nipoti di questi due meravigliosi nonni di 86 e 90 anni», scrivono i nipoti per lanciare la raccolta fondi. «Quando non eravamo in casa, dei truffatori hanno rubato tutti i loro risparmi di una vita intera. Hanno allontanato mio nonno da casa con una finta telefonata in cui simulavano la voce di mio fratello, nella quale chiedeva il suo aiuto. Mentre mio nonno lo raggiungeva, questi delinquenti sono entrati in casa ed hanno preso tutto l’oro e 15 mila euro che mio nonno conservava per il loro funerale e per vivere il resto della loro vita sereni». Oltre il danno, per i due nonnini isolani c’è la beffa.

«Mio nonno – ci racconta il nipote Daniele – é un uomo distrutto, ha smesso di mangiare e vuole morire per il dispiacere, stesso vale per mia nonna. Sono mortificati, si sentono umiliati. Sono giorni che non escono di casa». La raccolta fondi lanciata on line rappresenta un modo per restituire «loro un po’ di serenità, hanno perso già tutti i loro ricordi legati alla cassa che è stata rubata, almeno vorrei saperli più sereni», ci confessano i nipoti. «Mi distrugge sapere – racconta ancora Daniele -di non poter far nulla e vedere i miei poveri nonni consumarsi rinchiusi nella stanza e terrorizzati». Sul versante delle indagini, al momento, non c’è nessuna novità. I Carabinieri guidati dal comandante Angelo Pio Mitrione stanno visionando le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza di alcuni esercizi ubicati nella zona nella speranza che possano fornire indicazioni utili per arrivare all’identificazione dei responsabili. «Mi fa rabbia – commenta Daniele Leardini – vedere che i due truffatori arrestati a Casamicciola per una truffa analoga sono già liberi». «Fa male», incalza. «Almeno in quel caso c’è stato il recupero della refurtiva. Per noi, invece, niente». «Ciò che è inquietante – continua il nipote dei nonni truffati – è che anche l’altro caso è successo nel mio stesso quartiere ed i nomi falsi dei truffatori sono gli stessi. Insomma modalità troppo simili che fanno fare dei cattivi pensieri». «I miei nonni sono distrutti – continua nell’accorato racconto Daniele – perché hanno capito solo dopo di essere stati raggirati. Dopo la truffa, infatti, c’è stato un ulteriore momento di confusione. Sul telefono fisso di casa di mio nonno continuavano ad arrivare delle telefonate di una persona che si presentava come un Carabiniere di Ischia e che provava a farmi uscire di casa. In realtà io ero al telefono con il mio cellulare con i veri uomini dell’Arma». Insomma una vicenda che ha creato panico e confusione oltre che amarezza per la truffa. Daniele conclude con un appello: «A tutti dico di non abbassare mai la guardia. Non bisogna fidarsi di nessuno, nemmeno di chi si presenta come amico di parenti. Quando si viene truffati ci si sente umiliati». «Adesso spero – chiosa Daniele – di riuscire a sensibilizzare quante più persone possibili per poter ridare una parte dei soldi messi da parte nel corso di un’intera vita dai miei nonni».

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