Troppo traffico sulla superstrada “killer”, ecco perchè occorre riaprire via Iasolino
Intanto domani al Grande e prestigioso Albergo Terme Manzi di Piazza Bagni a Casamicciola, si parlerà della “Sicurezza stradale per l’Isola d’Ischia”, un convegno promosso dalla Città Metropolitana di Napoli ed organizzato da Il Golfo
Quando nei primi anni ’70 al Comune d’Ischia si gettavano le basi per realizzare quella che doveva sembrare la prima ed unica “autostrada” a completamente dell’ esistente anello stradale dell’isola, non poche furono le preoccupazioni manifestate da coloro che nell’ambizioso progetto vedevano già deficienze pericolose. Si faceva osservare a ragion veduta, la mancanza di svincoli per raggiungere in sicurezza i terreni laterali, ove si sarebbe costruito, come del resto è avvenuto, senza riguardi, la mancanza dell’impianto di illuminazione installato solo alcuni anni dopo, l’ assenza di marciapiedi “salvavite” ed altri elementi tecnici e di arredo da dover prendere in seria considerazione. Fra gli osservatori attenti, autori di rilievi legittimi, il più insistente e deciso a farsi ascoltare fu proprio l’assessore all’Urbanistica dell’Amministrazione comunale che stava partorendo l’opera pubblica del secolo, il compianto geometra Vincenzo Delizia che tra le altre cose denunciava anche interessi poco chiari sul percorso reale della cosiddetta “superstrada” la cui costruzione favoriva in forma evidente alcuni proprietari di terreni ove la nuova strada era destinata a passare piuttosto che altri tagliati fuori dall’impresa.
Insomma tanti dubbi e molte perplessità sul nascere di quell’ opera pubblica che alla fine è stata realizzata come i tecnici del tempo l’avevano progettata. Ebbe la meglio la ferma volontà politica di chi aveva in mano le sorti del paese sull’isola e nel Continente. Da allora ad oggi, tant’acqua è passata sotto i ponti, portando via con sé protagonisti colpevoli e non colpevoli e proprie idee, lasciando solo le scorie che si sono rivelate nel corso degli anni, micidiali per la sicurezza pubblica dell’opera in questione. Cos’è oggi la superstrada dei dubbi e delle perplessità di oltre 40 anni fa ? Senza alcun timore di essere smentito, la superstrada di cui si sta parlando, è un pericolo pubblico per tutti, per i malcapitati occasionali pedoni, alcuni dei quali vi hanno perso la vita e per gli autoveicoli che guidati da irresponsabili a forte velocità superando di gran lunga il limite consentito a seconda dei tratti di strada (30 km, 40 km e 50 km.) percorsi, vi hanno lasciato la pelle loro stessi e chi si è visto coinvolto nell’incidente ormai classificato in serie. Non a caso la nostra “autostrada” è identificata come la strada della morte per i numerosi incidenti mortali verificatisi nell’ultimo decennio. Devo purtroppo con tristezza ammettere, e senza giri di parole, che a questo increscioso stato di cose che fa accapponare la pelle, senza rendersene conto, stanno contribuendo, credo in buona fede, il sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino e i suoi collaboratori con la loro illogica ed in buona parte anche inefficace “guerra” alle macchine attraverso cervellotici divieti di circolazione che applicati non fanno altro che peggiorare la situazione. Quello che più turba e fa discutere è l’assurdo divieto di transito lungo il tratto di Via Iasolino fra la chiesa di Portosalvo e il Municipio in entrata ed uscita di giorno e di notte con il conseguente inevitabile dirottamento di tutti gli autoveicoli provenienti dalla Sopraelevata del Porto e dalla Statale 270 (si chiama ancora così ?) sulla Superstrada della morte, aumentando di fatto e di molto il numero dei veicoli presenti in strada ed i tempi di reale circolazione, specie nelle ore in cui l’automobilista è diretto al parcheggio proprio, pubblico o di fortuna. Sulla superstrada si corre all’impazzata con folli sorpassi che ti fanno rabbrividire. La segnaletica per il limite di velocità, pur esistendo non è abbastanza visiva per ricordare al centauro fuori di testa ed all’automobilista esaltato al volante che la loro corsa verso la meta può finire anzitempo. Pertanto non esagero se tra l’ altro suggerisco l’installazione dopo ogni duecento metri di strada, cartelli tipo Autostrada del Sole, col braccio che sporge in alto al centro del letto stradale recante pannello a display con effetti speciali fluorescenti di giorno ed illuminati e lampeggianti di notte. I marciapiedi, pur necessari per l’emergenza, in oltre 40 anni, non sono mai stati realizzati. Alcuni varchi di uscita sulla strada, di ville costruite a monte non godono della sicurezza necessaria per evitare possibili mortali incidenti nel pieno della carreggiata di scorrimento. Di fronte ad un quadro reale e fedele così sconvolgente e da paura con cui è presentata la situazione della cosiddetta Superstrada della morte, il sindaco Enzo Ferrandino, l’assessore alla viabilità, la Comandante dei vigili urbani e tutti i tencnici specifici in forza al Comune d’Ischia, come possono rimanere insensibili ed ancora fermi sulle proprie posizioni ? Prima che vi scappi un altro morto sulla strada incriminata, si liberi, per quanto sarà possibile, la superstrada dal criminale peso di un transito automobilistico ad alta velocità inutilmente intenso e si faccia scorrere il traffico lungo il detto tratto di via Iasolino per la…salvezza, la comodità e la buona pace di tutti. Domani al Grande e prestigioso Albergo Terme Manzi di Piazza Bagni a Casamicciola, si parlerà della “Sicurezza stradale per l’Isola d’Ischia”, un convegno promosso dalla Città Metropolitana di Napoli ed organizzato da Il Golfo. Interverranno il sindaco di Casamicciola Giova Battista Castagna, l’eurodeputato Giosi Ferrandino, il senatore lacchese Domenico De Siano, gli altri sindaci isolani, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris nella qualità di presidente della Città metropolitana, altre autorità e tecnici. Moderatore dell’importante incontro sarà il giornalista Paolo Chiariello.
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