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Troppe auto sul traghetto, Golf tiene in scacco la “Don Peppino”

Un’auto con regolare biglietto non riesce a imbarcarsi e blocca il portellone. Solo l’intervento delle forze dell’ordine seda gli animi e consente la partenza per Pozzuoli con 30 minuti di ritardo

Attimi di tensione hanno animato il porto di Ischia nel pomeriggio di ieri. Scene a cui avremmo potuto assistere nel bel mezzo dell’estate si sono invece concretizzate in una placida giornata di metà autunno, in un giovedì di Halloween che ha aumentato il flusso di partenze verso la terraferma. Il ponte di Ognissanti ha aumentato il numero delle partenze considerevolmente e forse qualcosa deve essere andato storto nelle biglietterie della banchina olimpica. Avrebbe dovuto partire alle 16:05 il Don Peppino della Gestour, ma il traghetto diretto verso Pozzuoli è rimasto più del dovuto bloccato presso la banchina Olimpica. L’ultima auto che avrebbe dovuto imbarcarsi non è riuscita a salire bordo. Troppe le auto già caricate dal traghetto. Per l’automobilista della Golf nera l’amara sorpresa si è tramutata in furente rabbia.

Si sa, perdere un traghetto da un’isola, per di più non per propria colpa, può essere veramente una jattura. Si può arrivare in ritardo sulla terraferma anche di ore, con tutte le conseguenze del caso, che vanno dalla perdita di coincidenze al dover dire addio ad appuntamenti importanti. Non proprio una bella circostanza. E’ inevitabile, quindi, che nel vedersi negato l’accesso alla nave diretta verso la terraferma l’automobilista, dotato di regolare biglietto, possa lasciarsi prendere da profondo sconforto che si è in men che non si dica tramutato in una vera e propria protesta.

Non voleva proprio saperne di perdere il traghetto che avrebbe dovuto farlo sbarcare, circa un’ora dopo, presso il porto di Pozzuoli e bene ha pensato di piazzarsi sul ponte del traghetto impedendo così alla Don Peppino di levare gli ormeggi e di navigare verso il porto puteolano.

Muovendosi ai limiti di una denuncia per interruzione di pubblico servizio, l’automobilista, irato, non voleva proprio saperne di far partire il traghetto. La pancia della nave della Gestour era già visibilmente piena, i curiosi che si sono raggruppati al porto per assistere alla singolare scena, hanno potuto accertarsi dell’overbooking del traghetto semplicemente sbirciando verso la nave.

Solo l’intervento delle forze dell’ordine, dopo decine di minuti di lotta verbale tra automobilista e marinai della Gestour, ha convinto il proprietario dell’auto, che ha tenuto in scacco la Don Peppino e i suoi passeggeri per almeno mezz’ora, a rimettere in moto l’autovettura e di fare retromarcia verso la banchina olimpica. A sedare gli animi ci hanno pensato gli uomini della Capitaneria di Porto guidati dal Tenente di Vascello Andrea Meloni, comandante dei Circomare di Ischia e gli agenti della Polizia agli ordini del vice questore Alberto Mannelli, dirigente del Commissariato di Polizia di Ischia.

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Non appena la nave ha alzato il portellone l’automobilista si è recato presso la sede della Guardia Costiera del porto per depositare un esposto esposto formale per quanto accaduto. Le circostanze che hanno portato alla svista che ha causato tanta confusione nel porto di Ischia, con parole forti che sono volate ai danni della compagnia di navigazione che effettua spola tra Ischia e Pozzuoli, sono adesso al vaglio di chi sta cercando di vederci chiaro sulla vicenda. Ma non è difficile pensare che il problema sia stato causato dalla vendita di ticket non in linea con le reali capacità di imbarco della Don Peppino. Come ciò sia potuto accadere saranno le forze dell’ordine ad accertarlo.

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