Tributo a Lina Wertmüller per l’anteprima di Ischia Global
Per la pre-apertura della 17° edizione del festival un omaggio alla regista degli insoliti destini e degli amori anarchici che, tra qualche mese, riceverà l’Oscar alla carriera e una stella sulla Walk of fame di Hollywood. Bellocchio, Zaillian, Deutch e Albano tra gli ospiti più attesi
“Gli americani, grazie
a Dio, mi hanno sempre voluto bene”. E’ con queste parole che la grande
Lina Wertmüller ha ringraziato l’Academy of Motion Picture Arts & Sciences
di Los Angeles per la designazione all’Oscar alla carriera che sarà consegnato il
prossimo 27 ottobre all’11esima edizione dell’Annual Governors Awards
dell’Academy, insieme a Geena Davis e a un genio del cinema come David Lynch. L’Oscar
alla carriera – si legge nella motivazione – le è stato assegnato “per
onorare il modo in cui si è distinta nel perseguire i suoi obiettivi nella
vita, per il contributo straordinario all’arte cinematografica e per il
servizio eccezionale reso all’Academy”.
A questo riconoscimento è poi seguita l’attribuzione di una stella sulla
celebre Walk of Fame di Hollywood, il cammino delle star del cinema, della tv e
dello spettacolo mondiali.
Traguardi meritatissimi per un’artista geniale e anticonformista, amica di Ischia e del suo festival, stimata da tanti colleghi che in questi anni, insieme a Pascal Vicedomini, all’Istituto Capri nel mondo e all’Accademia Arte Ischia, si sono sempre battuti perché arrivasse questo riconoscimento. Un appello all’Academy e alla Camera di Commercio di Hollywood firmato da personaggi come Sophia Loren, Vanessa Redgrave, Helen Mirren, Taylor Hackford, Harvey Keitel, Tony Renis, Nastassja Kinski, Bradley Cooper, Andrea Griminelli.
Per la 17° edizione, che parte ufficialmente domani, Ischia Global Festival dedicherà alla Wertmüller una mini-retrospettiva dei suoi film più celebri. E, già da stasera, un tributo al suo film più noto (e premiato): “Pasqualino settebellezze”, la cui copia restaurata verrà proiettata sul grande schermo della baia del Regina Isabella.
Sono passati più di 50 anni dal suo esordio dietro la macchina da presa (“I basilischi”, 1963) e Lina Wertmüller non ha smesso di progettare, divertirsi, scrivere e inseguire la vita con sincerità e passione. Capelli corti, aria sbarazzina da maschiaccio e celebrati occhiali dalle celeberrime montature bianche, la regista è un’icona anche fuori dal set.
Qualcuno, forse lei stessa, ha scritto che, a proposito dei suoi film, si dovrebbe parlare di “commedie alla Wertmüller”. Storie nelle quali l’esagerazione, la forza del grottesco e i ritmi della regia si impongono sulla narrazione, esaltandone tutti i passaggi più emozionanti. Una miscela esplosiva di satira e umorismo, maschilismo e femminismo, commedia di costume e impeti melodrammatici che l’hanno imposta tra le personalità più originali del cinema italiano e internazionale. Nata a Roma il 14 agosto del 1928 da un avvocato lucano di lontane origini svizzere e da madre romana, Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich (il suo nome all’anagrafe) ha conservato a lungo un legame intimo con la terra d’origine, il paesino di Palazzo San Gervasio in provincia di Potenza. Assistente di Fellini, regista di trasmissioni che hanno fatto la storia della TV come “Le avventure di Gian Burrasca”, la Wertmüller ha costruito una galleria di “tipi e personaggi” che illustrano una vera e propria storia degli italiani, di cui l’autrice tratteggia vizi e virtù, tic linguistici, pregiudizi e slanci di cambiamento, emancipazioni e sconfitte. Gli anni ’70 restano il suo momento di massima gloria e zenith creativo: “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, “Film d’amore e d’anarchia”, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto”. Nel 1977, con il film “Pasqualino Settebellezze” Lina Wertmüller è la prima donna della storia a conquistare una candidatura all’Oscar come migliore regista. Un successo tale, negli Usa, che permette al film di guadagnarsi altre tre candidature, tra cui quella a Giancarlo Giannini (uno dei suoi attori feticcio) come miglior attore protagonista.
Data l’età, non sappiamo se la regista sarà presente a
Ischia per raccogliere l’affetto di pubblico e addetti ai lavori. I rumors
danno la sua partecipazione per certa domenica sera per l’apertura ufficiale
della kermesse. Dovesse arrivare, e sentirsi in forma, la ritroveremo senza
dubbio in piazza Santa Restituta a Lacco Ameno o a Piazza Marina a
Casamicciola, per incontrare i suoi fans.
Intanto è tutto pronto per il galà di apertura di domani sera al Grand Hotel
della Regina Isabella, cuore pulsante del festival e quartier generale degli
incontri più attesi con le star italiane e internazionale che presenteranno i
loro film sul grande schermo nella baia di fronte al Fungo, probabilmente caso
unico nei festival cinematografici di tutto il mondo. Da domani, Ischia Global
concentrerà sull’isola Verde tutto il meglio dello showbiz, attirando i voraci
occhi dei media e rilanciando le eccellenze della Campania nel mondo. La
fiducia e la simpatia di tanti amici dello spettacolo, sempre più numerosi
edizione dopo edizione, sono la prova che è ancora possibile, anche in uno
scenario globale certamente più complicato di un tempo, riportare l’isola
d’Ischia e l’intero Golfo di Napoli tra le destinazioni privilegiate di chi ama
la bellezza, l’arte e l’ospitalità.
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