Trasporto pubblico allo sbando, nuovo affondo del sindacato
Il coordinamento UGL Ischia indirizza una nota di “fuoco” all’Eav mettendo sul banco degli imputati i vertici dell’azienda ma anche le direttive locali che tra l’altro metterebbero a serio rischio l’incolumità del personale di bordo e degli stessi passeggeri oltre a causare una serie di evidenti anomalie. Nel dettaglio le doglianze dell’O.S.
Un’altra nota di fuoco, che rappresenta un vero e proprio attacco frontale, che non risparmia davvero nessuno. Né i vertici dell’azienda né tantomeno chi muove le fila sul territorio locale. A indirizzarla alla EAV è il coordinamento UGL di Ischia, che ormai da tempo conduce una battaglia tesa ad evidenziare le carenze che caratterizzano il servizio di trasporto pubblico sull’isola, che stanno emergendo particolarmente nel periodo estivo, quando popolazione stanziale e di conseguenza potenziale utenza finiscono inesorabilmente con il moltiplicarsi. Attacco frontale, dicevamo, che è contenuto in una lettera aperta che inizia subito entrando a gamba tesa: “La scrivente O.S. è ancora una volta costretta a notiziare l’opinione pubblica, i mezzi di stampa, i passeggeri, i turisti e tutti gli isolani delle continue inefficienze della dirigenza locale Eav che danneggiano in maniera considerevole l’immagine del servizio automobilistico pubblico (una volta eccellente e motivo di vanto dell’offerta turistica)”.
Poi i rappresentanti del sindacato entrano nel merito della questione: “Attraverso i canali consueti legati l’attività sindacale – si legge – sono state portate a conoscenza dei vertici dell’Azienda una serie di problematiche legate alle vetustà dei mezzi e delle relative attività di manutenzione con direttive aziendali locali che mettono a serio rischio l’incolumità del personale di bordo e dei passeggeri. Sostituzione dei vetri degli autobus con materiale policarbonato non conforme alle direttive ECE R43 e non omologato così come le modifiche ad alcuni autobus di tipologia piccola agli specchietti retrovisori che limitano la visibilità durante la guida in palese contrasto con l’art.75 del C.d.S. A ciò si aggiunge la reiterazione di comportamenti non conformi dei collaboratori aziendali del Servizio Manutenzione (che non riguardano i meccanici che operano con professionalità ed abnegazione) nei confronti dei conducenti che segnalano le anomalie e le avarie degli autobus, spesso che non sono correlate alle procedure previste per le relative riparazioni”. Un’atmosfera certo non delle più serene, un quadro della situazione non idilliaco e continuando nella lettera l’UGL ovviamente non lo nasconde: “Un clima pesante che incide sull’attività degli operatori di esercizio, già oggetto di critiche e lamentele da parte della clientela, che a ragione lamentano disservizi legati alla puntualità dell’esercizio su cui incidono pesantemente le continue avarie in linea di mezzi inquinanti e vecchi, le percorrenze inadeguate di 40 anni fa. Inoltre, il servizio, in particolare nelle fasce orarie serali, vede molti meno autobus in circolazione rispetto alle ore diurne nonostante l’ampia richiesta da parte dell’utenza, di sovente costretta a viaggiare su mezzi al limite della capienza o restare sulle fermate per il relativo sovraffollamento. Basta pensare che la frequentatissima linea 2 per Citara termina il suo servizio con la partenza alle ore 19.50 da Ischia Porto, mentre tutto il flusso passeggeri è dirottato sulle linee 1, CD e CS.”.
Poi non manca la stoccata indirizzata al presidente Umberto De Gregorio: “Con tutto il rispetto, una località turistica come Ischia non può essere paragonata a Sarno o a Torre Annunziata”. Non manca l’auspicio l’auspicio che ad intervenire siano anche i sindaci dei Comuni isolani
La stoccata finale è riservata, pur senza citarlo, al presidente Umberto De Gregorio che in occasione di una recente visita a Ischia (per incontrare i componenti della Commissione Europea Turismo e Trasporti e prendere parte a un convegno dibattito) aveva fatto notare alla stampa locale come il servizio di trasporto pubblico su gomma sull’isola funzionasse molto meglio che in altre località campane: “A nulla, fino ad oggi, sono serviti i solleciti, i tentativi di collaborazione, le proposte da parte di questa O.S. ai vertici aziendali per migliorare il servizio in una località turistica come Ischia che, con tutto il rispetto, non può essere paragonata a Sarno o a Torre Annunziata. La presente vuole rappresentare un sollecito verso i sei sindaci isolani ad intervenire e verso le Autorità preposte alle verifiche ed ai controlli sulle problematiche de quo al fine di evitare rischi e pericoli all’utenza e al personale di bordo”.
Mi compiaccio con i sindacati.
il comportamento dell’EAV e dei suoi vertici è indubbiamente vergognoso e lesivo dell’immagine turistica dell’isola d’Ischia.
Ma la vergogna più grande di tutte è l’omertà dei 6 sindaci d’Ischia che invece avrebbero il dovere istituzionale di agire con tutti i mezzi per salvaguardare la credibilità delle infrastrutture con grande impatto sulla credibilità del nostro sistema turistico.