Trasporti pesanti, proseguono i controlli

Proseguono i controlli sulle merci anche pericolose che viaggiano via mare. Ieri l’ultima di una lunga serie di controlli pervicaci che vedono l’azione congiunta ed interforze delle autorità. L’obbiettivo sarebbe quello di spezzare il possibile filone del trasporto irregolare di merci pesanti e pericolose assieme ad un giro poco cristallino di false attestazioni ed attività che potrebbero configurare la truffa ai danni dello stato oltre che a diversi reati ambientali, ma anche la necessità di aumentare la sicurezza nei trasporti. Infatti, carichi non correttamente denunciati potrebbero costituire una minaccia e causare incidenti. Il recente trascorso di sinistri ne hanno dato la prova. In passato è stato chiarito dagli inquirenti che, attraverso la compilazione fraudolenta di fittizie dichiarazioni di conformità e di documenti di trasporto (Ddt) ideologicamente falsi, emessi da alcune società su cui si sono accesi i riflettori, volumi considerevoli di materiali che, oltre ad essere celati al tracciamento fiscale, mal trasportato rappresentano anche una minaccia per la sicurezza nei trasporti e nella navigazione. Ci sarebbero, questo, ovvero la volontà di porre fine ad un sistema pericoloso, dietro alla massiccia attività di controllo avviata dalla Prefettura di Napoli con una azione congiunta di Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Carabinieri che da mesi sta portando ad una massiccia attività di controllo sui porti isolani. Ieri di buon mattino l’ultima attività in tal senso. Checkpoint sul porto di Casamicciola Terme, verifiche ad Ischia e controlli documentali anche a Pozzuoli. Tutto, nel quadro delle indagini condotte, stando a quanto ci è dato apprendere, su due filoni che viaggiano parallele ed entrambe sul mare e con traghetti battenti bandiera rossa. Ma anche sul prosieguo di una indagine riservatissima tesa a chiarire reti in materia ambientale ed economica che nei mesi scorsi ha portato a colpire e mettere sotto i riflettori di una grossa impresa di trasporto e costruzione ischitana. L’attenzione delle autorità massima nonostante i provvedimenti assunti resta, dunque, massima e ieri mattina la Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Carabinieri controlli totali sui mezzi sbarcati in particolare dalla motonave traghetto Maria Buono Medmar.

Più nel dettaglio, gli uomini della capitaneria di Porto, la GDF ed i militari dell’Arma competenti per territorio, agiscono nell’ambito di quello che potrebbe definirsi un “Action Day” concordato tramite canali prefettizi di cooperazione hanno dato esecuzione a una intensa attività di controllo. Gli agenti impiegati nell’ operazione hanno effettuato controlli documentali a Pozzuoli all’imbarco ed allo sbarco e nei porti di destinazione i cui esiti sono stati resi noti: 7 le contravvenzioni per il mancato rispetto della norma. Una attività finalizzata alla verifica dei camion imbarcati con i loro carichi, la qualità dei materiali e la destinazione degli stessi. Controlli sui documenti e sul peso delle merci trasportati dai bisonti della strada. Rifiuti, terre, prodotti e materiali destinati anche alla attività edilizia. L’azione scaturisce dal provvedimento prefettizio e da una complessa e articolata attività investigativa, nonché da servizi di osservazione, controllo e pedinamento, che ha consentito di raccogliere possibili indizi relativi all’esistenza di possibili illeciti e dunque oltre che perseguire anche prevenire. Come di fatti ha reso noto la stessa autorità procedente « dalle prime ore della mattina è stata effettuata presso il porto di Casamicciola Terme una vasta operazione condotta in sinergia tra la Compagnia Carabinieri di Ischia, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia – Guardia Costiera e la Compagnia della Guardia di Finanza finalizzata alla verifica dell’osservanza della normativa in materia di sicurezza stradale, sicurezza della navigazione e tutela dell’ambiente marino costiero, con l’elevazione di diverse sanzioni amministrative- come spiega il TV Antonio Magi-

L’obiettivo è quello di spezzare il perverso e irregolare trasporto di merci pesanti e pericolose

I militari dell’Arma, della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza hanno effettuato congiuntamente una serie di controlli, anche attraverso l’impiego di una pesa pubblica certificata, con lo specifico scopo di accertare che gli autocarri in arrivo e partenza non eccedessero il limite massimo di portata nonché, verificare che le merci fossero corredate dalla prevista documentazione fiscale, che tra le merci in arrivo e partenza non vi fossero “merci pericolose o rifiuti” artatamente occultati per il trasporto in promiscuità ed il rispetto da parte delle unità navali di linea della normativa di settore». All’esito le sanzioni, in fatti, dai controlli effettuati, sono state elevate 7 sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada e al codice della navigazione, in particolare per eccedenza di peso e carico mal sistemato per un ammontare di oltre mille euro. L’attività svolta si colloca nell’ambito di un più ampio piano di intensificazione dell’azione di contrasto all’economia illegale, a tutela dell’ambiente e della tracciabilità dei rifiuti, nonché la sicurezza del trasporto marittimo e stradale. Le attività congiunte di controllo e prevenzione continueranno, verosimilmente, anche nei prossimi giorni al fine di tutelare la sicurezza della navigazione e il traffico merci attraverso un controllo specifico sui carichi trasportati dalle unità navali di linea, a tutela della pubblica incolumità in considerazione all’entità dei passeggeri in transito.