di Marco GaudiniBARANO.
Recentemente abbiamo pubblicato il punto di vista di Corrado Visone, nome conosciuto nel mondo artistico teatrale isolano, direttore artistico del premio Aenaria sul Comune di Barano, e sulla sua politica. Visone ha infatti azzardato questo paragone tra il Molise e il territorio baranese, affidando alla propria pagina di facebook una lunga riflessione sul Comune “montano”. “Barano- ha scritto Visone- non esiste. Questo piccolo Molise dell’isola di Ischia, questo paese senza piazza. Oltre i Pilastri c’è una terra di mezzo, una periferia abitata, un dormitorio nascosto dalla nebbia. Unico Comune dell’isola ad aggiungere al proprio nome l’appellativo“d’Ischia!, per sentirsi parte, per acquistare definizione. Barano d’Ischia, come a dire la razza, a chi si appartiene. Paese indistinto, ché si preferisce provenire da Testaccio, da Buonopane, da Fiaiano. Agglomerati sparsi, delimitati da vigne e parracine. Chiese e nuvole, panchine umide. Nessuno si ferma a Barano. Non c’è un corso, non ci sono negozi, non c’è un vero motivo: la vita si distende altrove. I turisti sbagliano accento, e se ci vanno, è solo per caso. Non ci sono parchi giochi, neanche un’altalena, campetti di calcio lasciati a marcire. Paese che si consegna a un’eterna senescenza. Ci vorrebbe che piovesse l’acqua di Nitrodi, che fa bene ai reni, alla pelle, alla gastrite. Magari piovesse acqua di Nitrodi, e bagnasse la piazza di Piedimonte, restituisse vita al cemento di Piazza San Rocco, o riparasse le buche per strada. Basterebbe unire quegli eroi che da Barano non sono fuggiti e continuano caparbiamente a fare cultura, imprenditoria, a proporre idee e soluzioni. Barano è terra fertile, è terra utile. Che a volte non è necessario mirare al centro, ma a lato, alla periferia. Superare il confine, attraversarlo senza fermarsi, lasciarsi avvolgere dal rumore di fondo, dall’armonia di Barano. Un ritmo dettato dai piedi nudi e dal battito di bastoni, danza primitiva e ancestrale. Prendere il sole che prende la montagna sulla lunghissima spiaggia meridionale. Guardare i cavalli correre a Fiaiano e salire fino a Buceto. La natura, le foglie, le spine, i ruscelli abitano qui. Non c’è speranza per l’isola se non si salva Barano, se non assume un’identità precisa, se non apre una biblioteca, se non se ne va a dormire, distratta e ubriaca dal suo vino inebriante, che è acqua e sangue di questa terra. Barano non esiste, eppure è ancora viva”. A questa amara riflessione, ha risposto il Segretario PD di Barano, Tony Buono, che ha evidenziato, quanto quello mosso da Visone, sia solo un punto di vista, ma molto lontano dalla realtà. »Quello che dice – commenta Tony Buono – potrebbe essere interpretato come un’opera teatrale, visto che Visone viene da questo mondo. Ma se vogliamo vedere le cose per come stanno, la realtà dei fatti, allora è tutt’altra storia». Ma andiamo nello specifico della replica di Buono: «evidentemente sfugge a chi vuole solo criticare – spiega Tony Buono – che a Barano vi è il parco giochi più grande dell’isola d’Ischia, e si trova in ottime condizioni. Per quanto riguarda l’aspetto culturale, abbiamo le migliori scuole, non solo dell’isola, riconosciute di livello “eccellente” dal Ministero dell’Istruzione, istituti che si trovano in condizioni strutturali nettamente superiori ad altre realtà. Circa l’aspetto turistico, evidentemente ci dimentichiamo che abbiamo la spiaggia più grande dell’isola, nella quale vengono nei periodi di alta stagione circa 10.000 turisti al giorno. I nostri alberghi lavorano benissimo e sono, quelli aperti, quasi sempre pieni. Certamente non vi sono molte strutture alberghiere – spiega Tony Buono – come in altri Comuni isolani, in quanto avendo noi una conformazione di tipo frazionale, venendo meno una concentrazione urbanistica, anche gli albergatori hanno preferito, per realizzare le proprie strutture, di andare altrove, o nei maggiori centri o vicino al mare. Ma questo deriva dal fatto che Barano, sia morfologicamente costituita in un certo modo. Non si può poi sempre e solo puntare su una canonica struttura turistica – commenta Tony Buono – noi, ad esempio, puntiamo ad un turismo alternativo: la gente infatti non vuole andare solo “al corso” ma chiede anche di passeggiare in montagna, di andare a mangiare in una delle cantine caratteristiche, o in uno dei tanti agriturismo che stanno aprendo, che esaltano la nostra enogastronomia, dove il turista trova un diverso tipo di soddisfazione. Questa assetto, diverso, che abbiamo messo in campo dal punto di vista turistico è linfa per l’intera isola. Noi promozioniamo infatti nelle varie attività un “Prodotto Ischia” che è completo in tutti i suoi aspetti, grazie proprio ad una diversificazione dell’offerta turistica. Non comprendere questo, dimostra la scarsa attenzione dei nostri interlocutori. Dal punto di vista commerciale, inoltre, non mi risulta che vi sono strutture nel nostro Comune in grandi difficoltà, anzi nel settore della grande distribuzione, abbiamo le attività più importanti dell’isola» – ha concluso Tony Buono, Segretario PD di Barano d’Ischia.