TOMBOLATA DEI BAMBINI IN PIAZZA SAN ROCCO A BARANO COL MAGICO ARRIVO DELLA REGINA DELLE NEVI ELSA TRA SOLE, EMOZIONI E TANTO DIVERTIMENTO
LA STORIA DELLA TOMBOLA ED I SUOI NUMERI DAI SIGNIFICATI IRONICI ED ALLUSIVI – LA TOMBOLA DALLE NOSTRE PARTI, NACQUE TRA NAPOLI ED ISCHIA NEL 1734 PER UNA DIATRIBA SORTA TRA IL RE CARLO III DI BORBONE ED IL FRATE DOMENICANO GREGORIO MARIA ROCCO – IL GIOCO DELLA TOMBOLA LO DIFFUSE SULLÌ’ISOLA RE FERDINANDO II E LA REGINA TETELLA NELLA METÀ DELL’800 PRIMA CHE SI APRISSE IL PORTO D’ ISCHIA - BELLA INIZIATIVA COINVOLGENTE COL SOSTEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E DEI COMMERCIANTI – LA COLLABORAZIONE PROFESSIONALE DELL’ARTISTA ANTONIO CUTANEO E DELLA SUA FAMIGLIA – L’ IMPEGNO DELL’ASSESSORE DANIELA DI COSTANZO E DELLO STAFF SPECIAL CLUB CON CRISTINA ARCAMONE E MICHELE SALVIA
Tutti felici e contenti a Barano per la Tombolata dei bambini in piazza San Rocco che ha avuto luogo in una radiosa mattinata di sole di qualche giorno fa che ha richiamato mamme, papà e nonni a divertirsi come non mai insieme ai loro piccoli e piccole in un gioco coinvolgente ed allegro tipico delle festività natalizie, ahimè passate. La bellissima iniziativa ricca di emozioni e di tanti sorrisi felici si è svolta in collaborazione con il Comune e i commercianti locali con le proprie attività disponibili ad ogni forma di sostegno e vicinanza sociale. Tanto sole ma anche tanta… neve per l’arrivo di Elsa che oltre a ringraziare i bambini ha fatto il giro per i negozi. Chi è Elsa ? Elsa è una delle protagoniste dei film d’animazione Frozen – Il regno di ghiaccio e Frozen II – Il segreto di Arendelle, prodotti da Walt Disney Animation Studios. Creata dal regista Chris Buck, Elsa è liberamente ispirata alla regina delle nevi dell’omonima fiaba di Hans Christian Andersen.
Il personaggio Disneyano è stato preso a prestito dal mondo fiabesco per regalare ai bambini ed alle bambine di Barano la dolce sensazione di vedere in mezzo a loro l’amata Elsa Regina delle nevi che nella fiaba è descritta come “una donna avvolta in sottilissimi veli bianchi che sembravano formati da milioni di fiocchi di neve brillanti come stelle. Era molto bella e fine, ma fatta di ghiaccio, di un ghiaccio splendente e brillante, eppure era viva; gli occhi osservavano come due chiare stelle”. A Barano nella mattinata di sole ma anche di neve inscenata dal contributo estroso de La Bottega d’Arte, è stato possibile ammirare l’arrivo magico di Elsa che ha incuriosito piccoli e grandi. E’ stato un evento quello di piazza san Rocco mirato alla gioia dei bambini di Barano. Affinchè tutto potesse riuscire nel migliore dei modi si sono dati da fare con costante ed ammirevole impegno l’Amministrazione Comunale di Barano con la sua Assessora in prima persona Daniela Di Costanzo, lo staff Special Club con Cristina Arcamone e Michele Salvia, la famiglia Cutaneo cpn l’artista Antonio, e le figlie Angela e Lisa Cutanro, l’elfo seguace di Babbo Natale Alessandro, i commercianti Rossella Pisani, Paola Pisani, Rosanna Taliercio, Antimo Ferrari, Pietro Ferrari, Farmacia Garofalo, Gioielleria il gioiellino, Pasticceria Maria, supermercato Md Piedimonte. Naturalmente protagonista assoluto della bella mattinata baranese dedicata ai bambini è stato l’antico ed intramontabile gioco della tombola con le sue cartelle numerate, il cartellone guida, il classico canestrello con i numerelli da 1 fino a 90 e le bucce di mandarino o o chicchi di fagioli per coprire i numeri estratti segnati sulle cartelle.Il gioco della Tombola ha la sua storia.
Infatti la tombola dalle nostre parti, nacque tra Napoli ed Ischia nel 1734 per una diatriba sorta tra il re Carlo III di Borbone, che era deciso ad ufficializzare il gioco del lotto nel Regno perché, se fosse rimasto clandestino avrebbe sottratto introiti alla casse dello Stato, ed il frate domenicano Gregorio Maria Rocco, che riteneva il gioco del lotto un amorale e ingannevole diletto per i suoi fedeli. Alla fine riuscì a spuntarla il re Borbone , ma a patto che nella settimana delle festività natalizie il gioco venisse sospeso perchè il popolo non doveva distrarsi dalle preghiere. Il popolo che non voleva rinunciare a giocare, si organizzò in un altro modo: i novanta numeri del lotto furono racchiusi in un ” panariello” di vimini e furono disegnati i numeri su delle cartelle, così la fantasia popolana trasformò un gioco pubblico in un gioco a carattere familiare che arrivo in seguito anche a Ischia. Lo diffuse Re Ferdinando II e la regina Tetella nella metà dell’800 prima che si aprisse il porto d’ Ischia. Il nome tombola deriva dalla forma cilindrica del pezzo di legno dove è impresso il numero e dal rumore che questo fa nel cadere sul tavolo dal panariello, che una volta aveva la forma del tombolo. Ai novanta numeri del gioco furono dati significati diversi, che variano da regione a regione; quelli della tombola napoletana ed ischitana sono quasi tutti allusivi e talvolta scurrili. Molto famose a Napoli sono le tombolate dei “femminielli” dei vicoli dei quartieri popolari della città.
Ecco di seguito i numeri e il loro significato: 1 L’Italia, 2 ‘ A criatura (il bimbo),3 ‘A jatta (il gatto), 4 ‘O puorco (il maiale),5 ‘A mano (la mano),6 Chella che guarda ‘nterra (organo sessuale femminile), 7 ‘A scuppetta (il fucile), 8 ‘A maronna (la madonna),9 ‘A figliata (la prole), 10 ‘E fasule (i fagioli), 11 ‘E surice ( i topi), 12 ‘E surdate ( i soldati), 13 Sant’ Antonio, 14 ‘O mbriaco (l’ubriaco), 15 ‘ O guaglione (il ragazzo), 16 ‘O culo (il deretano), 17 ‘A disgrazia (la disgrazia), 18 ‘O sanghe ( il sangue), 19 ‘ A resata (la risata), 20 ‘A festa (la festa), 21 ‘A femmena annura (la donna nuda), 22 ‘O pazzo (il pazzo), 23 ‘O scemo (lo scemo), 24 ‘E gguardie (le guardie), 25 Natale, 26 Nanninella (diminuitivo del nome Anna), 27 ‘ O cantero (il vaso da notte), 28 ‘E zzizze (il seno), 29 ‘O pate d”e criature (organo sessuale maschile), 30 ‘E palle d”o tenente ( le palle del tenente- riferito all’organo sessuale maschile), 31 ‘O padrone ‘ e casa (il proprietario di casa, 32 ‘O capitone (il capitone), 33 Ll’anne ‘ e Cristo (gli anni di Cristo), 34 ‘A capa (la testa), 35 L’aucielluzzo (l’uccellino), 36 ‘ E castagnelle ( sorta di petardi ), 37 ‘O monaco (il frate), 38 ‘E mmazzate (le botte), 39 ‘A funa ‘nganna (la corda la collo), 40 ‘A paposcia (ernia inguinale), 41 ‘O curtiello (il coltello), 42 ‘O ccafè (il caffè), 43 ‘A femmena ‘ncopp” o balcone (la donna al balcone), 44 ‘E ccancelle (il carcere), 45 ‘O vino (il vino), 46 ‘E denare (i denari), 47 ‘O muorto (il morto,) 48 ‘O muorto che parla (il morto che parla), 49 ‘O piezzo ‘ e carne (il pezzo di carne), 50 ‘O ppane (il pane), 51 ‘O ciardino (il giardino), 52 ‘A mamma (la mamma), 53 ‘O viecchio (il vecchio), 54 ‘O cappiello (il cappello), 55 ‘A museca (la musica), 56 ‘A caruta (la caduta), 57 ‘O scartellato (il gobbo), 58 ‘O paccotto (liimbroglio), 59 ‘E pile (i peli, ) 60 Se lamenta (si lamenta), 61 ‘O cacciatore (il cacciatore), 62 ‘O muorto acciso (il morto ammazzato), 63 ‘A sposa (la sposa), 64 ‘A sciammeria (la marsina), 65 ‘O chianto (il pianto), 66 ‘E ddoie zetelle (le due zitelle), 67 ‘O totano int”a chitarra (il totano nella chitarra), 68 ‘A zuppa cotta (la zuppa cotta), 69 Sott’e’ncoppo (sottosopra), 70 ‘O palazzo (il palazzo), 71 L’ommo ‘e merda (l’uomo senza princìpi), 72 ‘A meraviglia (la meraviglia), 73 ‘O spitale (l’ospedale), 74 ‘A rotta (la grotta), 75 Pullecenella (Pulcinella), 76 ‘A funtana (la fontana), 77 ‘E diavule (i diavoli), 78 ‘A bella figliola (la bella ragazza), 79 ‘O mariuolo (il ladro), 80 ‘A vocca (la bocca), 81 ‘E sciure (i fiori), 82 ‘A tavula ‘mbandita (la tavola imbandita), 83 ‘O maletiempo (il maltempo), 84 ‘A cchiesa ( la chiesa), 85 Ll’aneme ‘o priatorio (le anime del purgatorio), 86 ‘A puteca (il negozio),87 ‘E perucchie (i pidocchi), 88 ‘E casecavalle (i caciocavalli) 89 ‘A vecchia (la vecchia) 90 ‘A paura (la paura).
Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter
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