Qualche settimana ho chiesto di essere ricevuto dal Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Ischia, capitano Andrea Centrella, e dal comandante della locale stazione, luogotenente Michele Cimmino, come cittadino e come giornalista.
Avevo impellente necessità di capire alcune cose. Come al solito e con la disponibilità che l’Arma ha sempre verso gli interlocutori fui accontentato subito. Posi alcune domande sperando in un aiuto. Perché dopo alcuni mesi non ricevevo risposte dal Comando Vigili sull’applicazione di ordinanze sindacali non fatte rispettare e da me sollecitate per iscritto? Perché alcune famiglie che si trovano nelle immediate vicinanze di due discoteche non riescono ad avere assistenza e devono continuare a subire danni ambientali senza riuscire a dormire la notte? Perché sul mercato Comunale il Comune non interveniva? Perché su via Alfredo De Luca non si toglievano le strisce blu palesemente contro legge perché la strada è stretta?
Ebbene con una metodicità degna di ossequio i due mi spiegavano, leggi alla mano, che loro non avevano potere di intervento su molte delle domande che ponevo. Mi spiegavano, i due gentili e professionali servitori dello Stato, che i poteri erano essenzialmente nelle mani del Sindaco e che ricorrere alla Procura molte volte era inutile perché anche il Magistrato e l’autorità giudiziaria possono poco in casi del genere.
Anche non essendo del tutto convinto piegavo a libretto, ringraziavo e andavo via. Vi indicherò in altri articoli alcuni esempi che dimostrano che sia il Capitano che il Luogotenente hanno ragione. Mi riferisco ad alcuni episodi dove la magistratura effettivamente nulla ha potuto.
Dunque il Sindaco ha in mano il vivere civile della sua gente. D’altra parte questo è il vero concetto della democrazia. Il popolo elegge il suo Sindaco e se sbaglia i cittadini devono aspettare la prossima elezione per avere qualche speranza. Se poi i cittadini sbagliano più volte vi trovate a vivere in un paese come Ischia.
