Testaccio è una laguna, piazza Mar del Plata è un mare…

Nomen omen. Non sarà stato di certo un caso intitolare la Piazza di Testaccio alla cittadina argentina di Mar del Plata, se non altro per la quantità d’acqua che si accumula ad ogni pioggia e la trasforma in un mare, per l’appunto. Ieri è stata una giornata molto critica per la frazione a ridosso della baia dei Maronti. Le abbondanti precipitazioni hanno creato notevoli disagi a residenti ed automobilisti con il centro completamente allagato. Un lago il parcheggio sottostante la piazzetta, dove chi ha lasciato l’auto non ha potuto raggiungerla perché l’area di sosta era sommersa. Nessuna sorpresa, uno scenario disarmante che si verifica ad ogni temporale. Grazie alle applicazioni sugli smartphone, gli automobilisti consultano il meteo prima di lasciare l’auto parcheggiata. Infatti, solo pochi veicoli sono rimasti intrappolati, tutti gli altri sono stati previdenti. Impossibile anche scendere dall’autobus per il paesaggio lagunare creato dagli acquazzoni.

Situazione molto più difficile, invece, lungo Via Piano. La strada che conduce al campo sportivo “Don Luigi Di Iorio” e le arterie secondarie sono rimaste per diverso tempo completamente sommerse, come l’acqua alta a Venezia. Letteralmente intrappolati i residenti della zona ed a nulla sono valsi i tentativi di cercare di far defluire le acque. E’ stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per liberare le vie che si erano trasformate in canali. Anche qui la storia si ripete da sempre ed ad ogni pioggia gli allagamenti sono pressoché garantiti.

Caustico l’intervento di Maria Grazia Di Scala sulla desolante questione. «Penso che le condizioni di Via Piano a seguito della pioggia non abbiano eguali in nessuna strada dell’isola. Da anni la gente non può entrare in casa, l’acqua scorre a fiumi, e non è solo acqua piovana….. ancora una volta il tributo elettorale reso dagli abitanti di quella località all’amministrazione che si pone in diretta continuità con quella precedente non trova giustificazione alcuna. Certe cose non le capirò mai!». A Testaccio, ormai da tempo, si può camminare solo con il sole.

Luigi Balestriere

Foto di Michele D’Antonio

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