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Tempo di bonifica nel centro di Casamicciola

Stretta del Comune su immobili e dehors “abusivi”: Via le verande da “Capriccio Giochi e Mare”, “Eurobet” e “Ferramenta Cinquegrana”. Accessi antiabusivismo coordinati dalla Procura anche in un immobile

Il Comune ordina la rimozione dei dehors sui marciapiedi di Piazza Marina e via Tommaso Morgera. Il provvedimento univoco, ma che investe più attività commerciali casamicciolesi, di concerto tra Gaetano Grasso con l’Ufficio Tecnico Comunale e il Comando Vigili Urbano di Chiara Bocconafuso. Così la struttura del Municipio ha disposto che siano rimossi gli spazi esterni, le verande e gli ambienti chiusi realizzati sul suolo pubblico da il “Capriccio Giochi e Mare”, “Eurobet” che affacciano proprio sulla Marina ed alla “Ferramenta Cinquegrana” esercente in un immobile nei pressi della Ex Casa Cantoniera. Tutti oggi ospitano imprese a cui è ordinato di demolire il dehors costruito all’esterno della struttura. Al momento non si conoscono i particolari dei provvedimenti, alcuni già notificati agli interessati. Il sopralluogo alle strutture in questione c’è stato già. Stando a quanto ci è dato apprendere, così come già avvenuto in altre zone della piazza, la loro presenza non rientra nell’ambito di idea di riqualificazione del paese portata avanti dal governo locale, in alcuni casi invece si tratta di strutture realizzate, sine titulo, su suolo pubblico e nel merito dei quali sono in corso gli accertamenti per verificare la regolarità dei pagamenti.

Stando alle informazioni in nostro possesso, l’Ufficio Tecnico ritiene i dehors costruiti abusivi perché “sono da considerarsi a tutti gli effetti interventi di nuova costruzione”, pertanto assoggettate “al regime normativo del Permesso di Costruire”. Ciò in quanto non sarebbero rimovibili essendo “ancorati al suolo e interamente bullonato. Oltre ad avere un impianto di illuminazione autonomo ed elettrico collegato all’unità immobiliare principale”. Quindi struttura da demolire entro il termine (perentorio) di 90 giorni. A meno che il proprietario non faccia ricorso al Tar entro 60 giorni oppure al Presidente della Repubblica entro 120 giorni. Un’azione a metà che va verso l’inasprimento avverso i fenomeni di “abusivismo totale”, quello commesso da chi non ha nessun diritto ad occupare suolo pubblico e “le occupazioni di suolo pubblico eccedenti lo spazio autorizzato” a cui vanno comminate le sanzioni previste dalle normative vigenti”.

Sembrerebbe una inversione di tendenza nella concezione dello spazio pubblico perché un po’ ovunque ed ovviamente anche a Casamicciola, il fenomeno dei dehors che da tempo ormai rappresenta un valore aggiunto per esercenti e clienti, ma anche una sorta di trasformazione in casbah, con un pesante impatto sulla vivibilità di interi quartieri e centri storici. Quel che voleva essere un incentivo alla movida e alla concorrenza tra esercenti, ha di fatto incentivato anche la perdita di decoro e la scarsa fruibilità da parte di tutti degli spazi pubblici, divenuti fortezze privato a servizio delle imprese. Da qui la necessità e la ferma intenzione dell’ente guidato da Giosi Ferrandino ad avviare una pervicace azione nel perseguire un certo tipo di abuso ed aumentare la pressione dei controlli in una certa direzione. La questione Dehors si registra, infatti, dopo i sequestri delle strutture su scogliera sotto il Pio Monte ed in contemporanea con un importante accesso presso un ex complesso, un immobile di lusso in via Eddomade, trasformato in Villa e residenza privata. Qui, nell’ambito di una vasta indagine che riguarda il “Fallimento” e quant’altro delle aziende che furono di una rinomata impresa conosciutissima sull’isola e anche ben oltre la realtà locale, venerdì 20 settembre alle prime luci del mattino c’è stato un blitz della Procura che ha coordinato la Polizia Municipale di Chiara Boccanfuso per un accesso agli atti con acquisizione di Documenti ed un sopralluogo al complesso immobiliare che sovrasta la litoranea di Tommaso Morgera. L’attuale inquilino, inizialmente non ha risposto alle chiamate, rifiutandosi di aprire i cancelli. Il Comandante Boccanfuso ha così informato la Procura di Napoli che ha ordinato che venisse richiesto l’intervento dei Pompieri. Sul posto sono stati chiamati anche i Vigili del Fuoco per un eventuale accesso forzoso. Alla fine, i cancelli sono stati aperti ed è stato effettuato un sopralluogo, il cui esito, non è stato noto, ma che comunque avrebbe fatto rilevare la presenza di alcuni volumi non allineati catastalmente e poi, verosimilmente acquistati all’asta o con altra via. Le autorità competenti in questo caso starebbero valutando tra un sequestro dei fabbricati che non risultano in regola e la notizia di reato. Fatto sta che nella cittadina termale si registra un incremento di accessi e sortite offensive presso strutture pubbliche e private del paese.

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