Telefonia, l’Agcom in pressing sulle Compagnie per le esenzioni agli sfollati
Il sindaco Giovan Battista Castagna aveva segnalato la mancata ottemperanza degli operatori alle misure disposte per agevolare i cittadini terremotati
Il sisma del 21 agosto 2017 aveva indotto l’Autorità garante per le Comunicazioni a deliberare una misura in favore dei cittadini terremotati. In sostanza, le Compagnie telefoniche di rete fissa avrebbero dovuto esentare dal pagamento delle fatture tutti i soggetti privati, proprietari o titolari di diritti reali di godimento su immobili o residenti negli stessi o comunque domiciliati che dopo il sisma avessero presentato al proprio operatore telefonico apposita documentazione attestante lo stato di inagibilità o lo sgombero del fabbricato, abitazione, studio professionale o azienda. A tali utenti era stata accordata la possibilità in qualsiasi momento di recedere gratuitamente dal servizio o chiedere il trasloco in altra sede, con mantenimento della numerazione, dove possibile.
Tuttavia, tale delibera ha incontrato diverse resistenze nell’applicazione pratica, infatti numerose segnalazioni sono pervenute al Comune di Casamicciola da parte di diversi cittadini, che non hanno potuto beneficiare dell’esenzione. Il sindaco Castagna si è quindi rivolto direttamente alle principali Compagnie, Telecom Italia, Fastweb, Tiscali, Vodafone, oltre che al Comitato regionale campano per le Comunicazioni, sollecitando l’adozione di ogni provvedimento idoneo a rendere effettiva la delibera dell’Agcom per i cittadini colpiti dal sisma nei tre Comuni del cratere. La stessa Agcom, dopo l’intervento del sindaco di Casamicciola, ha provveduto a contattare le Compagnie telefoniche stigmatizzando la loro inottemperanza alla delibera dell’Autorità garante per le comunicazioni, chiedendo inoltre alle società in questione di fornire informazioni circa il numero di utenti che hanno chiesto l’esenzione stabilita dalla delibera e il numero di coloro che hanno effettivamente ricevuto lo storno delle fatture sospese, il numero di istanze di recesso dal servizio o di trasloco in altra sede, ed eventuali criticità riscontrate nella gestione delle istanze indicando eventuali casi anomali e richieste non accolte con relativa motivazione.