Tea Costa e i suoi “Valori a colori”
Ancora oggi e domani visitabile presso l’ex carcere del Molino alla Mandra la mostra dell’archipittrice, che affronta una serie di temi e commissiona arte simbolica, oreficeria, artigianato, uso dei colori e tecniche raffigurative
DI ARIANNA ORLANDO
Valori a colori: questo il titolo della mostra a opera dell’archipittrice Tea Costa, in esposizione presso l’ex Carcere della Mandra (Torre di Punta Molino) a Ischia ancora per i prossimi 22 e 23 luglio (h. 18 fino alle 22). La mostra è il tentativo dell’archipittrice di affrontare temi achetipici ma anche altri con maggiore levità e leggerezza. Innanzitutto individuiamo che strutturalmente i lavori di Tea Costa risentono e riflettono non solo la sua passione per il colore quanto anche della formazione in ambito di scuola di architettura. Gli oggetti sugli sfondi piani, questi ultimi da un lato con il loro valore plastico dall’altro co-partecipativo alla formazione del soggetto, possiedono una tridimensionalità accattivante che accende ed espande il livello di attenzione dell’occhio. Questo aspetto quasi ludico della struttura delle opere di Costa è presumibilmente una delle sue maggiori attrazioni. Tematicamente si riflette sulla maternità, sull’abbraccio, sulla vita, sulla leggerezza e sull’infinito. L’artista inoltre approfondisce la conoscenza di sé attraverso un autoritratto dal titolo “me” in cui convergono molti elementi essenziali della sua personalità. L’opera artistica di Tea Costa commissiona arte simbolica, oreficeria e artigianato, uso dei colori e tecniche raffigurative che nel complesso creano un apparato armonico e ben orchestrato. Le opere si basano su uno sfondo colorato su cui pende, come un gioiello sopravvosto, un oggetto in rame che è il soggetto definito dell’opera. Grande spazio è lasciato a Ischia in questa mostra dai colori vivacissimi e dai soggetti in sovraesposizione dalla Ischia pittrice Tea Costa che con il suo lavoro ha esaltato le.pareti del carcere di Punta Molino.
TRE DOMANDE ALL’ARTISTA
Qual è il significato della sua opera ?
Essendo di origine ischitama ma ho vissuto prima a Napoli poi in Francia ed attualmente a Modena ho iniziato a dipingere “la mancanze” : il mare, i pesciolini, l’architettura ischitana. Nello stesso tempo rappresento gli abbracci.Gli abbracci rubati all’epoca del covid, abbracci tra famiglia, tra innamorati, tra amiche. Unitamente,nel 2024 ho creato i quadri ciondolo in cui utilizzo sempre la tecnica ad olio su tela ma con l’aggiunta di piccoli gioielli in rame. Ogni quanto ha un valere ilper me importante come le radici di Ischia rappresentate dal Castello, la natura, la danza, la maternità, la superstizione, il sacro, la vita.
Quali sono i motivi per qui le suo opere hanno una composizione tridimensionale? Cosa vuole trasmettere?
Essendo architetto forse ho una deformazione professionale alla quale,oltre alla prospettiva nel bidimensionale aggiungo il tridimensionale con il ciondolo appeso con un filo di rame che rappresenta la canna da pesca che “pesca” i valori importanti. I auadro cosi’ sara’ sempre diverso ed in movimento asseconda delle differenti ombre data dalla luce riflessa.
Quanto Ischia influenza le sue opere ?
Non c’è misura, l’influenza è infinita, non misurabile.Ischia è il mio ossigeno, la mia casa, le mie radici, la famiglia, l’amicizia, la passione. Per questo motivo il quadro con il Castello aragonese l’ho intitolato Me: mi rappresenta è il mio autoritratto