TARI agli sfollati, errore del “sistema”: arriva il dietrofront

Inizialmente in molti hanno temuto il peggio, anche se in realtà non erano mancati coloro che avevano compreso che verosimilmente il sistema era andato in “crash” per un disguido o un equivoco che sarebbe stato di lì a poco risolto. Certo è che lo scenario che si era palesato dinanzi a tanti cittadini casamicciolesi – rimasti con lo status di sfollati dopo il sisma del 21 agosto 2017 e l’alluvione successiva del 26 novembre 2022 – non era assolutamente dei più incoraggianti. Gli stessi infatti si erano visti puntualmente recapitare dalla SOGET (la società che cura la riscossione per conto del Comune termale) gli avvisi Tari relativi al 2023, compresi i proprietari degli immobili ubicati nelle cosiddette zone rosse o comunque resi inagibili a seguito degli eventi catastrofici che hanno in due distinte riprese devastato il paese. Le notifiche sono partite impazzite ed hanno raggiunto i destinatari via PEC o attraverso il canonico servizio postale, che però ovviamente non ha trovato nessuno presso gli indirizzi in questione, visto che abitazioni ed attività commerciali risultano disabitate o chiuse per i motivi di cui sopra. 

Nel pomeriggio di ieri arriva a fare chiarezza la nota del Comune: gli avvisi sono partiti erroneamente, i provvedimenti saranno revocati in autotutela. All’origine dell’errore il mancato coordinamento degli uffici comunali

Molti cittadini si erano già rivolti ad alcuni legali (su tutti l’avvocato Agostino Iacono che era già stato interessato da quanto stava succedendo da diverse persone) ma alla fine il caso si è sgonfiato da solo. Nel pomeriggio di ieri, infatti, l’ufficio stampa del Comune di Casamicciola ha diffuso una nota nella quale si legge testualmente: “

In relazione alla Tassa sui Rifiuti per l’anno in corso il comune di Casamicciola comunica che sono stati recapitati erroneamente avvisi di pagamento anche ai proprietari di unità immobiliari ricomprese nella zona rossa (zone A1 –A2 –A3) così come individuata nell’ultima ordinanza in tal senso emessa dal Commissariato Straordinario alla Ricostruzione, la numero 12 del 12/05/2023. L’errore è stato causato dal mancato coordinamento tra gli uffici comunali preposti e la società esterna incaricata della formazione dei ruoli di pagamento. Il comune provvederà di conseguenza a revocare in autotutela tali provvedimenti: i cittadini che li hanno ricevuti potranno perciò considerarli come già annullati”.