Targhe alterne “miraggio” a Ischia, la parola ai sindaci
I primi cittadini dell’isola verde commentano il varo del provvedimento nella vicina Procida
Il provvedimento varato nei giorni scorsi a Procida alimenta l’annoso dibattito sui problemi di mobilità nelle isole del Golfo. Parliamo dell’ordinanza firmata dal comandante della polizia municipale Luigi Martino con la quale è stato stabilito che “su tutto il territorio comunale viene disposta la circolazione a targhe alterne di tutti gli autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori non adibiti a servizio pubblico, pertanto potranno circolare nei giorni dispari tutti i mezzi che hanno l’ultimo numero di targa dispari e nei giorni pari tutti i mezzi che hanno l’ultimo numero della targa pari”.
Le targhe alterne, che ora sono una realtà sull’isola di Arturo, in passato più volte erano state ipotizzate come il provvedimento che avrebbe potuto quantomeno ridurre l’assurda pressione del traffico veicolare sulle strade di Ischia, ma finora non è mai stato operativo un piano congiunto per l’applicazione concreta. Il sindaco di Ischia,Enzo Ferrandino, ha sinteticamente esposto la possibile controindicazione di un provvedimento giudicato comunque favorevolmente: «Tendenzialmente, l’introduzione delle targhe alterne evoca la circolazione veicolare tipica di una metropoli. Applicata a una realtà come la nostra, che comunque soffre l’eccessivo numero di veicoli circolanti, appare come un provvedimento evocativo del caos cittadino, e che dunque potrebbe ledere l’immagine del territorio, ma va riconosciuto che in alcune zone dell’isola può essere un valido strumento che nel prossimo futuro potrebbe anche essere sperimentato».
Più articolata la riflessione di Francesco Del Deo, sindaco di Forio: «Dobbiamo trovare una soluzione definitiva, sia per quanto riguarda il servizio pubblico dell’Eav, sia per quanto riguarda il servizio dei taxi, con l’obiettivo di ridurre il traffico. La nostra situazione è completamente diversa da quella dell’isola di Procida, anche considerando le diverse caratteristiche morfologiche dei due territori. Il discorso delle targhe alterne è molto più fattibile su un territorio come quello di Procida. In ogni caso, imporre le targhe alterne in periodo di covid-19 significherebbe affollare ulteriormente i pullman con i rischi intuibili. Procida è più piccola, gli spostamenti possono essere affrontati anche a piedi in alcuni casi; a Ischia purtroppo non è possibile vista l’estensione ben maggiore, con tante strade che una volta erano sentieri di campagna, strade vicinali ora diventate comunali che non sono servite dal trasporto pubblico. Sull’isola stiamo comunque studiando un piano per la mobilità alternativa in sinergia fra le varie amministrazioni, che nel giro di un paio d’anni al massimo dovrà essere definitivamente approvato.
Oggi le automobili a Ischia sono diventate molte, troppe, ma il servizio pubblico è ancora insufficiente, quindi imporre la limitazione dell’uso dell’auto senza una adeguata contromisura è di fatto controproducente, creando anzi ulteriore disagio». In un comune come quello di Serrara Fontana, il problema ha dimensioni ovviamente più contenute, tuttavia il sindaco Rosario Caruso non esclude l’utilità delle targhe alterne nell’ottica complessiva: «A Serrara Fontana il problema del traffico è meno sentito, per una serie di motivi, ma ovviamente considerando l’isola nel suo complesso si tratta di una piaga annosa. Si tentò di limitarla con l’espediente del “bollino blu” che fu comunque fallimentare. Se si vuole attivare un’iniziativa tesa a contenimento del traffico sul territorio isolano, le targhe alterne costituiscono una soluzione certamente più idonea.
Dunque in astratto non sono sfavorevole, ma ovviamente andrebbe applicata dove effettivamente c’è tale necessità. Nella parte alta dell’isola, da Barano in su, il traffico è ridotto, e l’uso dell’auto non è tale da richiedere l’adozione di una misura come le targhe alterne. In ogni caso, ripeto, essa è una soluzione condivisibile, ma va considerata come punto di partenza per poi passare a una vera e propria educazione dei cittadini alla mobilità sull’isola. Il sistema di trasporto locale dell’Eav sta tornando a livelli di efficienza: ad esempio, se ognuno di noi, io per primo, utilizzasse la linea dedicata Serrara-Maronti per raggiungere la spiaggia, così come per raggiungere altri punti dell’isola, si otterrebbe un rilevante miglioramento della situazione del traffico, con una significativa diminuzione della pressione veicolare sulle nostre strade. Ecco quindi l’importanza dell’educazione degli utenti, per ottenere un cambiamento a livello di mentalità, nell’uso dei mezzi e nella concezione della mobilità in generale».