CULTURA & SOCIETA'

Susy Laude: «Stregata da Ischia, il cinema italiano superi gli stereotipi»

L’attrice e regista ospite del Film Festival: “Durante il Covid noi attori abbiamo aiutato la gente a distarsi”. Oggi convegno sul cineturismo, in programma anche proiezioni

“E’ in periodi come quello che abbiamo vissuto con la pandemia che emerge l’importanza del cinema. Mi hanno ringraziato, sui social, perché facciamo ridere e teniamo compagnia, siamo stati vicini a tutti nel momento più difficile, che per fortuna è alle spalle”.

Ospite della diciottesima edizione dell’Ischia Film Festival, dove ha presentato la protezione del film “Gli uomini d’oro” di Vincenzo Alfieri, l’attrice, sceneggiatrice e regista Susy Laude ha rivelato di essersi “letteralmente innamorata di Ischia, un’isola incantata”.

“Il cinema italiano – ha sottolineato – spesso vive di stereotipi: io, per esempio, sono cresciuta in ruoli drammatici e ho lavorato con Albertazzi, ma negli ultimi anni, prima di quest’ultimo film, si era generato un meccanismo per cui mi veniva assegnati ruoli prevalentemente da commedia. In America, per esempio, non è così”.

“Il lockdown? L’ho trascorso in campagna in Toscana, mi ero appena sposata e preoccupata dai primi casi di Codogno – da buona appassionata di film di fantascienza – avevo sentore di quel che poteva succedere. Con lui e mio figlio abbiamo messo su una sorta di teatro virtuale, per i canali social: è servito a distrarci, ho avuto molti amici che hanno perso i genitori in Lombardia. Una cosa terribile. Speriamo di ricominciare presto con la Compagnia del Cigno di Ivan Cotroneo: gli altri progetti sono per ora congelati”.

Gli scenari futuri dell’audiovisivo e del cineturismo post coronavirus sono al centro della diciottesima edizione del Convegno Internazionale sul Cineturismo, in programma venerdì 3 luglio online con il supporto di Film Commission Regione Campania e la prtecipazione di esponenti internazionali del settore tra cui Anica, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiBACT, il portale Italy for Movies, le film commission di Spagna, Austria, Inghilterra, Marche e Campania.

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Con la direzione di Michelangelo Messina, l’Ischia Film Festival – da sempre incentrato sul legame tra cinema e territorio – prosegue in versione ibrida fino al 4 luglio. Al Castello Aragonese, questa sera alle 20.45 sono in programma le proiezioni di “Si muore solo da vivi” di Alberto Rizzi (presenti il regista Alberto Rizzi e l’attore Alessandro Roia) e del film “Il Regno” di Francesco Fanuele (presenti il regista e l’attrice Silvia D’Amico). Sul portale www.ischiafilmfestivalonline.it continuano a essere visibili le opere in concorso, che provengono da 31 Paesi differenti: il 3 luglio sarà possibile assistere alla proiezione della pellicola “Reunion” di Niki Iliev (Sezione Lungometraggi), “Il muro bianco” di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi, “The old man and the singer” di Amir Osnalou e “When mom is gone” di Zeynep Gulru Kececiler (Sezione Locatin Negata), “Inverno” di Giulio Mastromauro, “The swing” di Samara Sagynbaeva (Sezione Cortometraggi), “La grande onda” di Francesco Tortorella (Sezione Animazione), “Fame” di Giuseppe Alessio Nuzzo (Sezione Scenari Campani). Da non perdere anche “Strip and war” di Andrei Kutsila e “La musica è finita” di Vincenzo Pirozzi (Sezione Fuori Concorso).

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