“Stop alle potature errate”, l’incontro con Maroé all’Antoniana

Ha offerto tantissimi spunti di riflessione l’incontro organizzato dall’Associazione Gli Alberi e noi per il mese degli alberi. Ospite della Biblioteca Antoniana, lo scorso venerdì, è stato l’arborista Pietro Maroé che, arrivato sull’isola da Udine, ha spiegato in cosa consiste il suo lavoro e in che modo bisogna prendersi cura degli alberi. Presente al tavolo della conferenza l’assessore all’ambiente Carolina Monti che ha diffuso l’iniziativa promossa dall’amministrazione guidata da Enzo Ferrandino: l’operazione Gussone che vedrà piantare mille alberi entro il 2022.

«Non pianteremo pini, gli uffici delegati al verde stanno studiando per capire quali arbusti sono adatti al nostro territorio. Ci siamo rifatti a Gussone, che nell’800 realizzò le prime pinete, ma pianteremo alberi della macchia mediterranea andando a curare le zone dove il verde non c’è proprio. E’ solo l’ultima delle iniziative che abbiamo messo in atto, come un albero per ogni nato che ha visto piantare già una cinquantina di nati e la ricerca di finanziamenti per ottenere fondi da destinare all’acquisto di piante e arbusti. Un grande grazie va alle associazioni, c’è una grande sinergia per raggiungere un obiettivo comune. Accettiamo tutte le critiche aiutateci a dirci come e cosa dobbiamo fare, ricordando i tempi della burocrazia. Noi ce la stiamo mettendo tutta».

Da parte di Lilly Cacace i ringraziamenti per chi ha reso possibile un intero mese dedicato agli alberi, «piantiamo alberi sin da prima che diventasse di moda, grazie a tutte le associazioni partner della nostra iniziativa.Grazie a Carolina Monti e al Comune di Ischia per questo impegno, e onore alla lotta che da anni vede LegambienteIschia e glialberi e noiisolaverde unite alle altre associazioni e a tutte le persone di buona volontà per il verde dell’Isola Verde».Il microfono è poi passato all’ospite d’onore del pomeriggio all’Antoniana, Maroé giovane ventiquattrenne, ma grande esperto in materia.«Sono un tree climbing, – spiega al pubblico ischitano – curo gli alberi dall’alto, un sistema che permette di raggiungere tutte le parti della pianta senza danneggiare la chioma».Insieme a un gruppo di amici ha fondato SuPerAlberi e, insieme, ingegneri e filosofi, informatici e studenti di Lettere, trascorrono il loro tempo a studiare, misurare e curare gli alberi monumentali e non.

Si chiamano “arbonauti” e Maroè è figlio d’arte: suo padre, così come suo nonno, è stato uno dei primi arboricoltori e tree-climber italiani. E’ stato lui a trasmettergli la passione degli alberi e la voglia di arrampicarsi e perdersi tra le frondeLa timidezza delle chiome (Rizzoli, 2017), è il suo primo libro, nato proprio per diffondere una corretta informazione sugli alberi e le loro necessità.Istruttore di corretto uso e manutenzione motoseghe l’attenzione della platea si sposta subito sull’importanza di avere un personale addetto che sappia curare il nostro verde, altrimenti poi, è inutile piantarlo!“Ogni albero ha delle necessità individuali, che non dipendono soltanto dalle sue caratteristiche, ma anche dal contesto ambientale e dalla sua storia. Le potature errate, che disseminano i viali delle nostre città di alberi con la chioma a forma di “scopa di saggina”, con l’andare del tempo aumentano i problemi e i rischi che una pianta può correre, invece di arginarli”.Il 7 dicembre, alle ore 17.30, alla Biblioteca Antoniana, sarà la volta di una conversazione con Stefano Sergio Dati, autore di “Voci tra gli alberi”. Per concludere il programma il 13 dicembre, alle ore 17.30, alla Biblioteca Antoniana, dove il filosofo Giuseppe D’Acunto parlerà su “Fratello Albero”.