Stop alle limitazioni per i turisti russi, ecco la petizione
A lanciarla su change.org l’imprenditore Saverio Presutti che si appella al presidente del Consiglio Mario Draghi: il pericolo è quello di vedere impedito l’accesso in Italia, con danni pesanti anche per l’economia isolana
Non si fermano dibattito e preoccupazioni legati alle possibili problematiche, ormai note, per l’accesso sul territorio nazionale di cittadini e nello specifico turisti provenienti dalla Russia. Un mercato che negli ultimi anni ha comunque contribuito a fare la sua parte nell’ambito dell’economia isolana ed è chiaro che dovervi rinunciare sarebbe un problema non da poco. Ne è consapevole, tra gli altri, l’imprenditore Saverio Presutti che dopo aver anche partecipato ad una serie di incontri su portali specializzati con altri addetti ai lavori ha deciso di lanciare anche una petizione su cnange.org appellandosi direttamente al presidente del Consiglio Mario Draghi.
Ecco il testo della petizione: Signor Presidente del Consiglio,con questo appello lanciamo un forte grido di allarme. Il settore del turismo è oramai vicino al baratro in tutti i suoi settori: tour operator, alberghi, guide, accompagnatori turistici, ristoranti, trasportatori e tutto l’indotto che ne è coinvolto.Un appello nel quale si riconoscono oltre 1000 aziende che hanno partecipato alla video conferenza internazionale svoltasi lo scorso venerdì 4 febbraio sulla piattaforma della testata specializzata Travelnostop. Le frontiere turistiche con la Federazione Russa sono chiuse e da due anni siamo fermi con il lavoro. Il mancato riconoscimento del vaccino Sputnik da parte dell’EMA, e quindi dell’Italia, colpisce i comuni cittadini russi che sono altra cosa rispetto al potere politico, impedendo così a milioni di turisti di venire in Europa e in Italia, e limitando di fatto la libera circolazione delle persone. I sottoscrittori di questo appello vivono soprattutto grazie ai mercati turistici provenienti dalla Federazione Russa e dai Paesi di lingua russa. La chiusura delle frontiere al turismo tra Europa e Russia, sta provocando un grave danno alla nostra economia. Secondo tanti sondaggi e i dati dell’Ufficio dell’Enit di Mosca, una volta riaperte le frontiere, l’Italia sarà il primo Paese dove i russi vorranno andare in vacanza. Pertanto gridiamo forte: fateci LAVORARE! Il turismo ha bisogno di programmazione. Abbiamo necessità di programmare la prossima stagione, ma nel frattempo abbiamo bisogno di aiuti dal governo, per i prossimi mesi per ripartire. Tutti i tour operator italiani specializzati nell’incoming e nell’outgoing con la Federazione Russa e con i Paesi di lingua russa, interpretando il pensiero di tutto il settore turistico italiano, chiedono con urgenza la riapertura delle frontiere. Nella speranza che ascoltiate questo forte appello e in attesa di un positivo riscontro, cogliamo l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti”