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Stipati sulla nave come bestie da carico, brutto rientro a casa per i nostri turisti

di Isabella Puca

Ischia – Un rientro da una piacevole vacanza ischitana da dimenticare per molti turisti che, ieri mattina, si sono imbarcati con il traghetto Medmar delle 06.20 da Casamicciola per Pozzuoli e si sono trovati costretti a trascorrere l’intera traversata seduti sulle scale della nave o, addirittura, per terra. L’episodio è stato denunciato sul social network da Ilaria Di Meglio, una guida turistica, che si è sentita mortificata nel vedere i nostri turisti vivere quella situazione di disagio tanto da chiedere loro scusa da parte dell’intera isola. Un video pubblicato su Facebook fa vedere, infatti, un traghetto strapieno con tantissime persone in piedi nonostante sia consigliato, durante la traversata, di restare al proprio posto e, soprattutto, dopo aver pagato un regolare biglietto. Ciò che è ancora più vergognoso è che la maggior parte di queste persone sono anziane; nelle scale, inoltre, era seduto anche un signore con uno stroller per l’ossigenoterapia. «Dopo aver chiamato Carabinieri e Capitaneria – scrive Ilaria nel suo post denuncia – sperando in un controllo sul porto del numero effettivo dei passeggeri, mi ritrovo ad andare a lavoro con una denuncia scritta in Capitaneria che però non servirà a nulla e sapete perché? Perché mi hanno detto che tutto quello che potevano fare lo hanno fatto, cioè chiamare in biglietteria per chiedere quante persone hanno imbarcato. Ci vuole davvero coraggio a dirmi che queste foto non provano nulla perché non ho fotografato i 715 passeggeri che la Medmar ha dichiarato e che forse, siccome faceva freddo, non hanno occupato i posti fuori! Vado a lavoro disgustata e avvilita perché ho la sensazione che questo post, le telefonate fatte, la denuncia presentata non siano servite a nulla. Noi siamo nessuno». Dalle foto e dal video si evince che i passeggeri imbarcati erano davvero tanti, impossibile verificare il numero, ma ciò che è certo è che in regola o no, questi turisti avranno dimenticato quello che di buono Ischia ha lasciato loro facendo spazio alla terribile condizione in cui hanno viaggiato, alle sei del mattino, seduti su di un freddo scalino di ferro o peggio ancora su di una moquette calpestata da altre mille e più persone. Non è la prima volta che sulle pagine di questo giornale presentiamo episodi simili che fanno seguite a denunce di ischitani, o peggio ancora di turisti, che scelgono la nostra isola per un viaggio in pieno relax e si trovano poi a dover fare i conti con la dura realtà dei fatti. Nonostante le tante segnalazioni sembra che la situazione non cambi mai e, in periodi di massima affluenza i problemi sono quelli di sempre. «Ho sentito il dovere di chiedere scusa ai turisti – ha dichiarato ancora Ilaria – perché dovrebbero essere considerati ospiti e trattati come tali  e non come numeri né tanto meno bestie da carico».

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