POLITICAPRIMO PIANO

Stani Verde non si nasconde: «Nel 2023 con Gianni Mattera e Franco Regine»

Lunga intervista al consigliere di minoranza di Forio che già guarda alle elezioni amministrative in programma il prossimo anno e non nasconde un’alleanza ormai già siglata. Poi tocca un’altra serie di temi sensibili all’ombra del Torrione (e non solo)

Partiamo da una curiosità: le grandi manovre in vista del 2023 sono già iniziate o le danze si apriranno dopo l’estate? E soprattutto, quali scenari prevede?

«Le grandi manovre sono partite già da tempo. Per quanto riguarda noi, la campagna elettorale non è mai finita, perché già il giorno dopo il ballottaggio ci siamo subito messi a lavorare a testa bassa, cercando di riorganizzarci immediatamente. Per quanto riguarda gli altri schieramenti, noto che hanno grandi difficoltà: mentre alle ultime elezioni, c’erano tanti gruppi ad appoggiare Francesco Del Deo, adesso si sono trovate a fare i conti con la fuga di personaggi importanti della politica di Forio, come Gianni Mattera e Franco Regine, la stessa Angela Albano che ha un bagaglio di voti importantissimo, oltre ad avere un seguito notevole, grazie al fatto che si è data da fare sul territorio. E quindi ci sono migliaia di voti che si stanno spostando per trovare la loro collocazione. Per quanto riguarda Gianni Mattera e Franco Regine, ci siamo incontrati più volte, trovando una sintesi e un accordo di massima; al 99% affronteremo questa nuova avventura insieme. Abbiamo discusso con tutti gli amici del “vecchio” gruppo, e tutti hanno accettato di buon grado l’entrata di persone che comunque vantano una grande esperienza e possono dare, qualcosa in più al gruppo per aiutarlo a crescere ancora di più, ma non solo in termini strettamente elettorali, ma anche di esperienza».

«Con Gianni Mattera e Franco Regine ci siamo incontrati più volte, trovando una sintesi e un accordo di massima; al 99% affronteremo questa nuova avventura insieme. Il nostro gruppo ha accettato l’adesione di persone che vantano una grande esperienza e possono dare un notevole apporto»

È ipotizzabile un fronte comune anti Del Deo o c’è il rischio che una “grande ammucchiata” possa rivelarsi anche controproducente?

«Non è non è una grande ammucchiata, perché siamo persone legate tutte dallo stesso spirito, che è la voglia di rendere il paese un po’ più libero. Sotto l’egida di Francesco Del Deo e Mario Savio la gente si sente oppressa. Noi parliamo con le persone, e c’è chi ha il coraggio di esprimere la propria opinione pubblicamente, e sono tante le critiche che questa amministrazione riceve, sia sui social sia in giro. E c’è chi invece ci contatta in privato, proprio perché spaventato e intimorito dalla presenza di questa amministrazione. Addirittura ci sono persone che ci incitano a non fermarci perché temono che a Forio ci possa essere un accordo trasversale come è successo ad Ischia: ciò che spaventa tutti non è l’ammucchiata, ma la perdurante presenza di Francesco Del Deo e Mario Savio con i loro modi dittatoriali».

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«Sotto l’egida di Francesco Del Deo e Mario Savio la gente si sente oppressa. Le persone ci incitano a non fermarci perché temono che a Forio ci possa essere un accordo trasversale come è successo ad Ischia: ciò che spaventa tutti non è l’ammucchiata, ma la perdurante presenza di Del Deo e Savio con i loro modi dittatoriali»

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Stani Verde è pronto a tentare nuovamente la scalata alla poltrona di sindaco o non esiterebbe a cedere il passo a terzi?

«Rispetto alle scorse elezioni, se andiamo a verificare quale era la situazione un anno prima della consultazione, oggi rispetto al 2017 sono cresciuto tantissimo in termini di coalizione; quest’ultima oggi è diventata ampissima, anche perché sono riuscito a convincere quelle persone che nel 2017 non erano ancora convinti della mia candidatura a sindaco perché magari pensavano che – anche se avevo già 40 anni – mi vedevano ancora troppo giovane. In più ci sono ci sono tantissime persone che hanno avuto una brutta esperienza con Francesco Del Deo e Mario Savio, e che oggi hanno voglia di riscatto. Tutto questo ha portato a un numero realmente impressionante di persone che stanno sposando il mio progetto e quindi ho messo a disposizione nuovamente la mia candidatura a sindaco. Se poi dovesse arrivare una personalità importante, che riesca a mettere d’accordo anche quelle poche persone rimaste che non sono ancora convinte al 100%, a quel punto, allora, potrei anche pensare di fare un passo indietro: come le dicevo lo spirito che sta animando questo movimento, che sta crescendo in modo esponenziale – a volte mi meraviglio anche io di della facilità con cui riusciamo ad aggregare – è quello di voler cambiare qualcosa nel nostro paese, a partire dal rapporto con il cittadino. Quando ci si reca al comune, ci si imbatte in sei porte: mi ricorda quei videogiochi in cui c’erano vari livelli da superare. Dobbiamo abbattere questo muro e poi dobbiamo far sì che la gente non abbia più paura del sindaco. Il sindaco deve essere uno di loro, al servizio del popolo, ma non a chiacchiere come vogliono fare Francesco Del Deo e i suoi, che poi invece si mettono sul piedistallo sentendosi superiori a tutti. Sembrano frasi fatte, ma chi mi conosce sa che sono un ragazzo che non si sente né superiore né inferiore a nessuno, e questo mi porta a rispettare tutti, dal parlamentare all’ultimo elettore».

«Sempre più persone stanno sposando il nostro progetto e quindi ho messo a disposizione nuovamente la mia candidatura a sindaco. Se poi dovesse arrivare una personalità importante, che riesca a mettere d’accordo anche quelle poche persone rimaste che non sono ancora convinte al 100%, a quel punto potrei anche pensare di fare un passo indietro»

Nel cercare un’alternativa all’attuale maggioranza, ha più senso virare su vecchie volpi della politica come Franco Regine o puntare al rimescolamento delle carte con forze nuove e politicamente – prima ancora che anagraficamente – giovani?

«L’obiettivo del nostro gruppo è quello di portare avanti il progetto che abbiamo iniziato nel 2018, anche se tale progetto lo stiamo portando avanti sin dalla mia prima candidatura a consigliere comunale, quindi dal 2008. Il gruppo, come le dicevo, negli anni è cresciuto in modo esponenziale e ha sempre creduto nella possibilità di cambiare la politica, però per cambiare c’eravamo già resi conto all’epoca che bisognava farlo dall’interno e che sarebbe stato un percorso lento. Non escludiamo quindi la possibilità di allargare a personalità come quelle di Franco Regine, di Gianni Mattera, del geometra Luigi Patalano, di Angela Albano. Il concetto di “nuovo” e di “giovane” non è da intendere in termini anagrafici: a noi interessa che chi sposa questo progetto sia pronto a un cambiamento del modo di fare e di agire. Può avere anche 90 anni: significa che ha una grande esperienza, però deve essere una persona focalizzata sulla nostra visione degli obiettivi e delle problematiche, dal turismo alla transizione ecologica e in generale alla risoluzione di tutti i problemi che attanagliano il nostro paese, in un’ottica che deve guardare al futuro senza dimenticare, però quali sono le nostre origini. Ogni progetto che metteremo in campo sarà naturalmente diretto ad adeguare il nostro paese all’era in cui viviamo, però senza dimenticare le tradizioni.

Un esempio emblematico è quello che essi si ostinano a chiamare Waterfront, che in realtà sarebbe la Marina di Forio. Il progetto ha sicuramente aspetti positivi, tuttavia ha completamente snaturato l’essenza del luogo, senza riuscire a coniugarla con le esigenze turistiche. Non sono stati infatti creati servizi adeguati per accogliere i turisti che sbarcano: non c’è nemmeno una pensilina per chi aspetta il bus o il taxi…».

«Tra le tante pecche, questa amministrazione soffre soprattutto la mancanza di qualsivoglia programmazione. Quando lanciano un progetto sembra che dietro non ci sia alcuno studio: il waterfront a questo proposito è emblematico, con tutte le sue contraddizioni»

Quali sono a suo giudizio le manchevolezze più gravi che attribuisce all’amministrazione attuale?

«Questa amministrazione pecca su tutto, ma su una cosa in particolare pecca in maniera eclatante: la programmazione. Quando lanciano un progetto sembra che dietro non ci sia alcuno studio. Iniziano un’opera, come il Waterfront, poi durante la realizzazione prendono decisioni “sul momento”: non funziona così. Ci siamo trovati adesso col restyling delle mattonelle però non abbiamo la possibilità di fermata con un taxi, mentre il carico e scarico merci avviene in mezzo ai tavoli. Mentre le persone mangiano, vengono investite dagli scarichi delle marmitte. Siamo nel 2022, ma se il turista arriva in un giorno di pioggia arriverà inzuppato in albergo, non c’è un’area di sosta ben studiata per i taxi, i pulmini, le navette degli alberghi. In alternativa bisogna attendere sotto il sole. Nei giorni scorsi, come ho documentato con una foto, c’erano i taxi provenienti da altri Comuni posteggiati in attesa in mezzo ai tavolini dei locali. Mi domando come si faccia a realizzare un’opera del genere senza prevedere la cosa fondamentale, il trasporto del turista in arrivo, perché quella zona è un terminal. Tutta questa impreparazione sta portando molte persone all’esasperazione. Noi operatori del turismo non sappiamo neanche cosa rispondere a un turista che ci dice che magari è andato nella spiaggia libera e non si è potuto cambiare perché non c’erano gli spogliatoi e servizi, e che ha dovuto attendere a lungo un bus sotto il sole cocente».

«La nostra opposizione si basa innanzitutto sulla segnalazione dei problemi e delle possibili soluzioni, però di fronte alla costante inerzia dell’amministrazione, la denuncia diventa l’unica arma per ottenere risultati, come nel clamoroso caso dei lavori di regimentazione delle acque al Cuotto. Ma attenzione: le nostre denunce non sono mai anonime»

Cosa risponde a chi sostiene che la vostra opposizione è caratterizzata da denunce piuttosto che da proposte?

«Guardi, prima di sporgere una denuncia, noi andiamo in consiglio comunale, spieghiamo il problema al sindaco e ai consiglieri comunali, quando non riceviamo le risposte proponiamo anche la possibile soluzione. Ma quando il cittadino ci ferma per strada e ci ricorda di averci segnalato quel problema, che è tuttora irrisolto, e giustamente ci chiede cosa abbiamo fatto per porvi rimedio, a quel punto io sono costretto a denunciare perché è l’unica arma che mi è rimasta. Ma attenzione, non sono mai denunce verso privati, non sono mai denunce in forma anonima, e in generale non sono mai denunce che non riguardino la gestione della cosa pubblica. Secondo me c’è qualcuno che usa la denuncia anonima per colpire chi magari non è “allineato”, facendo credere che è stato qualcuno dell’opposizione. Io non so chi ci sia dietro questo disegno, ma lo scopriremo perché spesso ci hanno chiamato anche carabinieri e polizia per andare a riscontrare delle denunce fatte a nome nostro, ma la firma non era la nostra. Non avrebbe senso, per me, fare una denuncia senza recarmi personalmente presso la sede dei Carabinieri o della Polizia, tantomeno andrei a disconoscere la firma. Gliene racconto una: un ex dirigente comunale fu denunciato per aver utilizzato un veicolo del Comune per usi privati, e la denuncia risultava inoltrata con la mia firma. Quando mi sono recato in Polizia a verificare, è stato accertato che quella non era la mia firma. Un altro esempio di problemi per i quali noi proponiamo soluzioni, è quello del progetto della pluviale al Cuotto per la regimentazione delle acque dal campo sportivo di Panza fino a Citara. Dopo pochi giorni mi sono accorto che i lavori venivano fatti male: ho fatto diverse segnalazioni al comune, sono andato in consiglio comunale, ho comunicato direttamente al sindaco che quei lavori potevano essere pericolosi perché come stavano realizzando l’opera quella pluviale avrebbe avuto delle perdite che avrebbero creato dei cedimenti. Ebbene, il sindaco se ne è fregato, anzi mi rispose – ci sono i verbali a testimoniarlo – che si era confrontato con i tecnici e quanto da me denunciato in consiglio comunale non risultava vero. È andata a finire che, se non fosse stato per la nostra denuncia, la ditta che stava eseguendo i lavori avrebbe incassato il totale dell’importo messo a base d’asta, però realizzando i lavori soltanto fino all’hotel Mediterraneo, quindi mancava tutto il tratto che stanno facendo adesso, dall’hotel fino a Panza. Tutto questo è stato reso possibile solo grazie al fatto che la procura della Repubblica si è attivata: solo in quel momento il Comune ha iniziato a prendere provvedimenti verso la ditta. Oggi abbiamo aperto un contenzioso con la ditta al quale poi abbiamo anche rinunciato, perché la ditta è fallita. Dunque se il sindaco vuole prendere in giro la gente, può farlo solo con chi vuole credere senza verificare i fatti, perché tutto quello che ho detto e ho fatto nei miei anni di politica, è registrato negli atti e me ne prendo la responsabilità.

Nell’ultimo consiglio comunale mi sono rivolto a Francesco Del Deo, invitandolo a denunciarmi se ho detto sciocchezze in merito ai lavori al Cuotto o al molo Borbonico e allo strano affidamento di quelle opere, secondo me avvenuto contro la legge. Il sindaco invece ha ammesso che l’amministrazione sta facendo un’indagine, anche se io mi chiedo che indagine staranno mai facendo visto che sono passati quasi dieci anni. Dunque, qualcosa di anomalo c’è. Anche se chiediamo a un bambino per strada chi vincerà un appalto a Forio lui ti saprà dire nome e cognome, prima che la procedura sia conclusa. Mi chiedo come sia possibile che tutti sanno, e poi magari io che ho il coraggio di non tacere dovrei passare per quello che fa le denunce. Noi come gruppo di opposizione stiamo dando un esempio: se qualcosa non va nell’amministrazione della cosa pubblica, va segnalata, e se c’è qualcosa di anomalo ci si prende la responsabilità e si va a denunciare. Solo con la denuncia possiamo mettere un freno agli sprechi che si fanno nel nostro nel nostro Comune: siamo l’unico comune al mondo che spende € 35.000 all’anno per attivare quotidianamente gli annaffiatoi delle fioriere in tre punti del comune di Forio. Io non ho paura delle accuse che mi muovono Francesco Del Deo e Mario Savio, perché mentre prima loro potevano prendere in giro le persone raccontando delle sciocchezze, oggi grazie alla tecnologia è eccezionalmente facile sbugiardarli. Ogni volta che mi accuseranno, io mostrerò loro la prova video o documentale di quello che affermo, così mettiamo a tacere queste dicerie».

«Del Deo sta cercando di tenere unito quel che resta della maggioranza promettendo a molti la candidatura a sindaco, ma credo che egli si fidi soltanto di Mario Savio. Intanto stanno comprendendo che sta per arrivare uno tsunami»

Il dopo Del Deo dovrà vedere un nuovo candidato sindaco. Da osservatore che è dall’altra parte della barricata, su quale “cavallo” punterebbe un euro?

«Francesco Del Deo sta cercando di mantenere vicini a sé quei pochi che sono rimasti con lui, promettendo loro la candidatura a sindaco. Promessa che è stata fatta a tre o quattro elementi della maggioranza, che costituiscono l’ultimo baluardo che tenta di difendere questa amministrazione indifendibile. Penso che Francesco si fidi solo di Mario Savio, e quindi se ci sarà una minima possibilità che questa amministrazione possa presentarsi alle elezioni – perché io al posto loro dopo i disastri compiuti non mi presenterei affatto – credo che presenteranno Mario Savio come candidato. Loro comunque hanno il polso del territorio, e si saranno resi conto che sta per arrivare uno tsunami».

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