Da quando Enzo Ferrandino è sindaco il tasso di differenziazione e riciclaggio dei rifiuti nel Comune di Ischia è crollato paurosamente. È l’amara e clamorosa constatazione che emerge dall’analisi dei dati ufficiali visionabili sul sito della Regione Campania, nella pagina dell’Osservatorio Regionale della Gestione dei Rifiuti. “Da questi dati”, argomenta Luca Spignese, “è possibile anche fare un raffronto tra la situazione odierna e quella degli anni precedenti, fino a risalire al 2015. Quando io ero assessore ad Ischia e Giosi Ferrandino era sindaco il tasso di riciclaggio era del 53 per cento. Non altissimo, ma neanche da disprezzare e, comunque, di certo suscettibile di miglioramento. Ebbene: dal 2017, anno in cui la iattura della sindacatura di Enzo Ferrandino si è abbattuta sul paese, il tasso di riciclaggio è calato paurosamente. Addirittura in un solo anno, dal 2016 al 2017, è passato dal 53,53 per cento al 39,70 per cento! Un crollo verticale inaudito! Nel 2021 siamo andati ancora peggio: 34,89 per cento. Dopo, abbiamo una piccola risalita, tuttavia ben poco consolatoria: 37,26 per cento nel 2023”.
Il dato, sottolinea Spignese, “è ancora più vergognoso se consideriamo che, dal 2015, la produzione di rifiuti per cittadino è passata da 729 chili annui nel 2017 a 712 chili nel 2023. Insomma, i cittadini producono meno rifiuti ma la percentuale di riciclaggio si è abbassata mostruosamente. È l’ennesimo fallimento di quest’amministrazione”. La cosa ha risvolti anche economici, e non solo ambientali. Infatti, nota l’ex politico ischitano, “questo tipo di carenze comporta automaticamente l’aumento della tassa sui rifiuti. Parliamo, complessivamente, di milioni di euro spremuti agli ischitani”.